Non dimenticare lo spazio. Macro orientale, a Roma si discute di ruolo pubblico dell’artista e di spazi culturali in Cina

Fra Rivoluzione Culturale, prime infiltrazioni di occidentalizzazione e capitalismo galoppante, pur carico di contraddizioni, la Cina ho vissuto e vive metamorfosi socio-economiche radicali, con tutti gli scompensi di ridefinizioni che altrove si sono metabolizzate in secoli di storia, qui affollatesi in pochi decenni. Fenomeni assai pregnanti di significati sotto tanti aspetti, ed altrettanto interessanti da […]

Fra Rivoluzione Culturale, prime infiltrazioni di occidentalizzazione e capitalismo galoppante, pur carico di contraddizioni, la Cina ho vissuto e vive metamorfosi socio-economiche radicali, con tutti gli scompensi di ridefinizioni che altrove si sono metabolizzate in secoli di storia, qui affollatesi in pochi decenni. Fenomeni assai pregnanti di significati sotto tanti aspetti, ed altrettanto interessanti da analizzare: anche negli aspetti che investono il mondo dell’arte e della creatività. Come definire il ruolo pubblico dell’artista in Cina? Quale il ruolo degli artisti nell’autogestione della produzione artistica? Quali sono e come sono gestite le diverse tipologie di spazi culturali? Qual è il rapporto instaurato dagli artisti cinesi con lo stravolgimento dello spazio pubblico, la sovrappopolazione e lo sfruttamento delle risorse?
Domande alle quali cerca di dare risposte l’incontro dal titolo Don’t Forget Space. La Cina tra spazio pubblico, sovrappopolazione, ricerca artistica e scena indipendente, in programma a Roma nella Sala conferenze del Macro, ospiti cinque artisti e curatori provenienti da Beijing, Chongqing e Shanghai. Il curatore e giornalista Boliang Shen illustrerà la scena degli spazi alternativi e di quelli auto-gestiti dagli artisti a Beijing e in altre città della Cina, mentre Ni Kun, curatore dell’organizzazione d’arte indipendente Organhaus, esporrà un progetto artistico internazionale ora in corso nel bacino delle Tre Gole: artisti cinesi ed europei si confrontano con la rapida trasformazione dell’area metropolitana di Chongqing che, con oltre trenta milioni di abitanti, è la più grande della Cina. Presenti inoltre gli artisti Ma Yongfeng, You Mi e Zhou Xiaohu.
Gli artisti e i curatori si recheranno in seguito a Bologna l’11 e il 12 maggio 2012, per la performance pubblica di Ma Yongfeng a piazza Re Enzo (piazza Maggiore), curata da Luigi Galimberti Faussone e realizzata con il patrocinio del Comune di Bologna.

Mercoledì 9 maggio 2012 – ore 18.30
Via Nizza 138 – Roma
www.macro.roma.museum

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Redazione

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