L’artista preferito dai nazisti? Gustav Klimt, ancora al centro della questione restituzioni

Da qualche anno il governo austriaco si sta attivando affinché le opere d’arte confiscate dai nazisti durante la dittatura siano restituite alle famiglie degli originari proprietari ebrei. Restituzioni che hanno comportato e tutt’ora comportano l’immissione di significative opere sul mercato internazionale dell’arte: caso esemplare il Ritratto di Adele Bloch-Bauer di Klimt, del 1907, per il […]

Da qualche anno il governo austriaco si sta attivando affinché le opere d’arte confiscate dai nazisti durante la dittatura siano restituite alle famiglie degli originari proprietari ebrei. Restituzioni che hanno comportato e tutt’ora comportano l’immissione di significative opere sul mercato internazionale dell’arte: caso esemplare il Ritratto di Adele Bloch-Bauer di Klimt, del 1907, per il quale il magnate dei cosmetici Ronald S. Lauder pagò 135 milioni di dollari nel 2006. Il ritratto è ora esposto alla Neue Galerie di New York.
Questa primavera altre opere firmate Gustav Klimt sono state restituite ai legittimi proprietari da parte del governo. Arriva da Bloomberg la notizia che Litzlberg am Attersee, un paesaggio del 1915, sarà presente all’asta Sotheby’s New York del 2 novembre 2011, e potrebbe essere battuto per più di 25 milioni di dollari.
Il dipinto si trovava nella collezione del Museo di Arte Moderna di Salisburgo, che lo ha riconsegnato, secondo le recenti normative imposte dal governo, a Georges Jorisch, nipote di Amalie Redlich, una donna ebrea che possedeva l’opera fino a quando non fu deportata in Polonia dai nazisti e assassinata nel 1941. Jorish ha dichiarato già da ora che intende donare parte del ricavato allo stesso Museo di Arte Moderna di Salisburgo, affinché sia costruito un ampliamento dedicato alla memoria di sua nonna.

– Sara Todeschini

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