Che fare nel primo giorno di libertà dopo che un’accusa ingiusta ti ha stroncato la carriera? Dominique Strauss-Kahn se ne va al MoMA

Se le sottolineiamo noi, le virtù taumaturgiche dell’arte, poi magari ci tacciano di essere di parte. Ma qui la fonte è insospettabile, e la situazione significativa quanto mai. Quanti desideri ha da esaudire nel suo primo giorno da uomo libero, un signore colto e benestante, dopo diverse settimane passate agli arresti per un’accusa sempre più […]

Se le sottolineiamo noi, le virtù taumaturgiche dell’arte, poi magari ci tacciano di essere di parte. Ma qui la fonte è insospettabile, e la situazione significativa quanto mai. Quanti desideri ha da esaudire nel suo primo giorno da uomo libero, un signore colto e benestante, dopo diverse settimane passate agli arresti per un’accusa sempre più verosimilmente infondata? E se quel signore, la prima sera libera se la passa in un grande museo, qualcosa significherà o no?
Stiamo parlando – l’avrete capito – di Dominique Strauss-Kahn, che lasciata la casa di Tribeca dove era ai domiciliari, con la fedelissima moglie Anne Sinclair si è concesso prima una lauta cena in un ristorante italiano (pare che il conto abbia sfiorato i 700 dollari), per poi dirigersi verso la 53° strada. Destinazione il Museum of Modern Art, dal quale sarebbe uscito sabato notte soddisfatto con un catalogo sotto braccio. Vi sta un po’ più simpatico, ora, lo squalo DSK? A noi sì, soprattutto se pensiamo alla media dei politici nostrani, che se dici MoMA pensano all’ultimo locale trendy sulla Costa Smeralda…

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Redazione

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