900 mq griffati Persano e Radelet, è a Torino la nuova avanguardia del restauro (anche contemporaneo)

Non è una novità, ma non ci stanchiamo di ripeterlo, che il sistema torinese dell’arte è probabilmente in Italia il più strutturato ed organico, centrale nella vita e negli interessi della città. E di questo, oltretutto, non cessano di arrivare conferme: come la nascita di uno dei migliori laboratori di restauro del Paese. Creato da […]

Non è una novità, ma non ci stanchiamo di ripeterlo, che il sistema torinese dell’arte è probabilmente in Italia il più strutturato ed organico, centrale nella vita e negli interessi della città. E di questo, oltretutto, non cessano di arrivare conferme: come la nascita di uno dei migliori laboratori di restauro del Paese.
Creato da Galileo Pellion di Persano e Thierry Radelet, forti di anni di collaborazione e di esperienza a 360° nel campo della tutela dei beni culturali, lo spazio – ben 900 mq suddivisi su due piani – è appunto pensato per accogliere, studiare, conservare e restaurare le opere d’arte, al servizio di Musei, Fondazioni,
Sovrintendenze, Gallerie d’arte e Collezioni private. E si presenta sulla scena forte delle specializzazioni complementari dei due promotori: Persano nel restauro dell’arte contemporanea, con una competenza specifica nell’Arte Povera, e Radelet nel restauro dell’arte antica e nell’analisi multi spettrale.
Non solo un laboratorio, ma un vero e proprio centro di ricerca, con attrezzature all’avanguardia nell’ambito dell’analisi non invasiva. Con l’obiettivo “di portare un contributo concreto nell’ambito della tutela dell’arte antica e contemporanea, prestando attenzione a tutte quelle componenti che fanno del restauro un’arte”.

Inaugurazione: domenica 15 maggio 2011
Via Modena 58 – Torino
[email protected]

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Redazione

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