L’inizio, la fine, l’inizio. Monet, Ryts Monet, a Venezia

Venezia inaugura appieno. Dalla Biennale di Architettura alla Mostra del Cinema. Ma una vela d'oro prende vento sulle sponde della Giudecca. La personale di un giovane apre le porte alla nascita, alla lucentezza e, alla fine, al suo respiro. Alla Galleria Upp, fino a fine ottobre.

In Giudecca, la personale di Ryts Monet (Enrico De Napoli, Bari, 1982; vive a Venezia) si compone di tre fotografie, un’installazione, un video, alcuni disegni e una scultura. Lo spazio bianchissimo della Galleria Upp si adatta perfettamente a ciascun supporto, strutturando fra i lavori esposti un legame costante. Rendendo ogni strumento un tramite linguistico di tipo analitico, induttivo.
La mostra dal titolo Sail si presenta come un organo che pulsa e prende vita da tre diversi fondamenti: dal gesto, dalla luce e da un acuto moto di conservazione. Che questo schema eidetico, interpretativo risieda nell’urlo fluorescente de Gli ottovolanti sono macchine sceniche per la produzione di vagiti o nella conicità dorata di una vela cucita con coperte termiche (il video Sail) o, ancora, nella scelta di una ipostatizzazione della materia ab originis (il Cubo), poco importa. La personale, nello spazio di una sola lettura, fa emergere con chiarezza la traccia persa dell’uomo, corpo messo davanti alla traccia della propria distanza. La lontananza mimetica, incerta, dagli elementi naturali quali: sassi, rive, fiumi, vento, luce o velocità rende il soggetto una sagoma (Work in progressoltre la scomparsa delle lucciole) che ha dato alla propria forma l’immagine della materia.
Nonostante la sua concisione, Sail ha il pregio di accostare suggestioni sinestesiche a percorsi concettuali uniformi, ad atti di trasformazione che spingono il giovane Ryts Monet a domandarsi, domandarsi ancora e, infine, a domandare.

Ginevra Bria

Venezia // fino al 30 ottobre 2012
Ryts Monet – Sail
GALLERIA UPP
Giudecca 282
328 4643887
[email protected]
www.galleriaupp.com

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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