Non solo pietre per Pinuccio Sciola (San Sperate, 1942) che, a sorpresa, si misura col ferro, più precisamente con vecchi tubi Innocenti, dismessi e arrugginiti, che impila a strutturare colonne infinite. Serviti alla costruzione di edifici, ora fanno da protagonisti divenendo essi stessi architettura che ben si colloca in ambito neogotico. Disposti in un percorso concentrico che culmina con una pianta d’ulivo, simbolo di pace e sacralità, le strutture verticali s’innalzano solenni al di sotto della cupola di una delle più antiche chiese della Sardegna: la Basilica di San Saturnino.
Ispirata alle guglie della grande incompiuta Sagrada Famiglia, l’installazione – circondata da specchi deformanti che trasfigurano e animano gli elementi – è un omaggio a Gaudí, all’architettura organica e al conflittuale rapporto tra uomo e natura. Dadi e bulloni incastonati si accostano a croci e ingranaggi raccordati all’apice dei tubi ad assumere la parvenza d’armi micidiali o alberi maestri di qualche nave nuragica. In un’atmosfera silenziosa carica di pathos e spiritualità.
Roberta Vanali
Cagliari // fino al 25 settembre 2012
Pinuccio Sciola – Le Colonne Infinite. Omaggio a Gaudí
BASILICA DI SAN SATURNINO
Piazza San Cosimo
070 659869 / 070 2010301
www.pabaac.beniculturali.it
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