Quando i musei aprono. Il MuSt di Lecce

Il viaggio nel mondo dell'arte e la continua ricerca oltre la dimensione scultorea di Cosimo Carlucci. L'architettura barocca salentina ritratta, con la peculiare tecnica a strati, dalla fotografa Jenny Okun. In due mostre che hanno inaugurato l'apertura del Must, il Museo storico di Lecce.

L’apertura del MuSt, il Museo Storico di Lecce, è stato un regalo importante per i cittadini leccesi. E non solo per l’oggettiva valenza culturale e politica (nel senso puramente etimologico di polis) che l’inaugurazione di un museo in tempi di crisi può rappresentare. Ma anche per il valore artistico e simbolico dell’atto in sé. Un atto d’amore verso Lecce e il Mediterraneo.
La conferma a questa riflessione è la scelta, da parte del direttore Nicola Elia, di far coincidere l’inaugurazione del MuSt con l’apertura della mostra antologica dedicata a un artista pugliese, lo scultore di San Michele Salentino ma di adozione leccese, Cosimo Carlucci. Negli ambienti luminosi dell’ex complesso monumentale di Santa Chiara, appena restaurato e immerso nel pieno centro storico della città barocca, campeggiano le sculture donate dall’artista alla città di Lecce nel 1983 e restaurate con l’intervento del laboratorio del Museo Provinciale.

CARLUCCI Processualità Luce 1964 Quando i musei aprono. Il MuSt di Lecce

Cosimo Carlucci - Processualità-Luce - 1964

Particolarmente eloquente è, in Carlucci, la ricerca dell’armonia tra spazio, forma e luce nelle opere in ottone e in alluminio anodizzato appartenenti alla fase del “lamellare”, iniziata con Idea A e proseguita con Elevazione, Equilibrio A, Estensione – Luce. Opere che, proseguendo la ricerca avviata da Burri con il suo espressionismo materico ma soprattutto da Fontana con il movimento spazialista, catturano il sublime universale. Il percorso artistico di Carlucci è infatti costellato dal tendere verso “il superamento della dimensione scultorea”, come emerge anche nelle Exuviae, sculture bronzee.
Oltre all’omaggio a Carlucci, il MuSt ha dedicato i suoi spazi all’arte fotografica dell’americana Jenny Okun con la mostra Variations. Con la sua peculiare tecnica “multilivello” di stratificazione, l’artista ha ritratto i monumenti di Lecce e l’azzurro del cielo mediterraneo. Fra le 17 opere esposte, emergono Lecce Roman Theatre e Duomo Ceiling. “Guardare l’architettura”, ha scritto l’artista, “è come ascoltare la musica. Sono entrambe forme artistiche drammatiche che rivelano temi multipli e ripetitivi”.

Cecilia Pavone

Lecce
MuSt – Museo Storico
Piazza Vittorio Emanuele II
www.comune.lecce.it

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Cecilia Pavone

Cecilia Pavone

Cecilia Pavone, storica e critica d’arte, curatrice indipendente, giornalista professionista, è nata a Taranto ed è laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Bari. La sua ricerca verte sulla fenomenologia artistica contemporanea e sulla filosofia dell’arte. Scrive su riviste specializzate…

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