L’anelito verso la fantasia e la riflessione sul mutamento del rapporto uomo/natura. I racconti simbolici, resi attraverso il disegno, ispirati dalla letteratura dell’Otto e Novecento. Nella personale di Dario Molinaro alla galleria Rivaartecontemporanea di Lecce, fino al 26 gennaio.
Dario Molinaro - The visions all are fled - 2011 - courtesy Rivaartecontemporanea, Lecce
Il disegno come essenza dell’espressione artistica. La riappropriazione, attraverso visioni oniriche, della fantasia che rischia di essere smarrita nella “fattità” mondana. La rappresentazione simbolica del mutamento nel rapporto tra civiltà e natura. È la poetica di Dario Molinaro (Foggia, 1985), profondamente ispirata e legata alla letteratura. Il titolo della personale, The visions are all feld, è infatti un verso del poeta inglese John Keats. Disegni a china su carta intelaiata che ritraggono bambini, coppie, case, paesaggi campestri, carri armati e animali in via d’estinzione – dunque semicancellati – costituiscono lo spunto per una riflessione su tematiche ecologiche e sociali. Attraverso uno stile delicato, incisivo e originale. Narrazioni che, attraverso la raffinatezza del disegno, rendono la totale assenza del colore un affascinante stimolo per l’immaginario.