Si allarga il raggio della fiera d’arte Nomad. Tra il 2025 e il 2026 tappe anche ad Abu Dhabi e negli Hamptons
Tra arte, design e gioielleria il progetto diretto da Nicolas Bellavance-Lecompte dopo numerose edizioni in Europa espande la propria presenza sempre con l’obiettivo di offrire esperienze di visita uniche

St. Moritz, Capri, Monaco, Venezia, Cannes e ora anche Abu Dhabi e gli Hamptons. Dal 2017 il progetto itinerante Nomad presenta edizioni, solitamente più di una all’anno, che sono vere e proprie esperienze e non semplici rassegne fieristiche. Infatti, l’obiettivo del direttore Nicolas Bellavance-Lecompte è quello di porre in dialogo le opere – arte, design e gioielleria di lusso – con il contesto architettonico e geografico che lo ospita. Tra le ultime edizioni, per esempio, si ricordano quelle tenutesi nella trecentesca Certosa di San Giacomo a Capri e nell’ex clinica Gut a St. Moritz.
Nomad Abu Dhabi
Così, per la prima volta Nomad arriva anche in Asia Occidentale scegliendo l’ex Terminal 1 dell’Aeroporto Internazionale Zayed dal 19 al 22 novembre 2025. Progettato negli Anni Settanta dall’architetto francese Paul Andreu, lo stesso del Charles de Gaulle a Parigi per intenderci, il terminal oggi chiuso al pubblico sarà riattivato e trasformato in uno spazio espositivo in collaborazione con il Dipartimento di Cultura e Turismo di Abu Dhabi. “Questa edizione arriva in un momento culturale cruciale, arricchendo il panorama artistico degli Emirati ed entrando in dialogo con lo spirito architettonico e artistico di Saadiyat Island, sede di uno dei più ambiziosi poli museali al mondo”, spiegano dall’organizzazione.
Nomad St. Moritz
A febbraio sarà poi la volta di St. Moritz, sede prediletta della rassegna che dopo otto edizioni considera la Valle dell’Engadina la sua “casa d’inverno”. L’appuntamento è dal 12 al 15 febbraio 2026 anche se ancora la location definitiva non è stata annunciata. Tuttavia, gli organizzatori anticipano l’arrivo di nuove collaborazioni che rafforzeranno l’identità del format nomade.
Nomad negli Hamptons
È per giugno 2026, invece, l’arrivo dell’edizione oltreoceano, la prima negli Stati Uniti. Al centro il prestigioso Watermill Center, fondato dal regista e artista Robert Wilson: situato nel cuore degli Hamptons, il centro è rinomato per la sua vocazione sperimentale e per aver ospitato alcuni dei progetti più innovativi nel campo delle arti visive e performative. Con i suoi ampi spazi immersi nel verde e una comunità di collezionisti tra le più influenti a livello internazionale, gli Hamptons rappresentano “il contesto ideale per il debutto americano della fiera”, concludono.
Caterina Angelucci
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