Concorso per 1800 Assistenti e 577 Funzionari al Ministero della Cultura. Tutte le info e come prepararsi
Dopo anni di attesa a dicembre 2025 il MiC ha indetto due nuovi concorsi pubblici aperti sul territorio nazionale italiano. Per partecipare al concorso Assistenti basta un diploma, ma la preparazione non è scontata. Ecco tutto quello che c’è da sapere e i consigli per studiare
Al via al Ministero della Cultura le tornate di assunzioni per il 2025/2026 e attese da anni. Con i due concorsi recentemente pubblicati di dicembre 2025 – quello per Assistenti e per Funzionari – verranno assegnati in totale 2377 posti a tempo indeterminato. Un’occasione da non lasciarsi scappare per chi cerca un “posto fisso”, che nel mondo della cultura è cosa rara. L’avevano annunciato in estate, oggi i bandi sono pubblici e aperti fino a inizio gennaio. Cominciando con le scadenze importanti da segnarsi, entro le quali occorre aver inoltrato la propria domanda (si può aderire a entrambi):
– Per il concorso Assistenti 10 gennaio 2026;
– Per il concorso Funzionari 14 gennaio 2026.
Qui di seguito i dettagli dei due bandi e qualche consiglio utile per prepararsi.
Il concorso per Assistenti del MiC 2025
Il primo concorso intende reclutare in totale 1800 unità di Assistenti, suddivisi in due profili specifici:
– 1.500 unità di assistente per la tutela, accoglienza e vigilanza per il patrimonio e i servizi culturali (Codice 01) nell’ambito della famiglia professionale “Promozione e gestione dei servizi culturali ed educazione al patrimonio”
– 300 unità di assistente tecnico per la tutela e la valorizzazione (Codice 02) nell’ambito della famiglia professionale “Tecnico-specialistica per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale“.
Il numero dei posti varia a seconda della Regione.
Nell’inoltro della domanda è possibile scegliere una sola delle due categorie ed esprimere una preferenza regionale. Il luogo esatto di ipotetica assunzione non è noto in anticipo: in atto di assunzione verrà presentata la lista dei posti disponibili e – in ordine di punteggio delle prove – si potrà scegliere il proprio luogo di lavoro. Anche lo stipendio esatto – altro centro di massimo interesse – verrà formalizzato in tale sede. Non prima, anche se per la categoria di Assistenti ci si aggira intorno a 20mila euro lordi annui. Non di più.
I requisiti di partecipazione e le prove
I requisiti di partecipazione sono conseguentemente “bassi”. Basta un Diploma di Scuola superiore (o qualcosa di comparabile). Il punto è un altro: superare le prove. Una scritta, con 40 quesiti a crocette, e una orale se si supera la soglia minima di punteggio.
Per gli argomenti di studio, il programma è corposo e difficilmente ”parte del bagaglio di conoscenze da scuola superiore”. Per tutti occorre conoscere:
– Elementi di diritto amministrativo, con particolare riferimento al codice dei contratti pubblici, alla disciplina del lavoro pubblico, alla responsabilità dei pubblici dipendenti, alla protezione dei dati personali;
– Nozioni di diritto penale, con particolare riferimento ai reati contro la Pubblica Amministrazione;
– Codice dell’Amministrazione digitale;
– Elementi di diritto dell’Unione europea;
– Elementi di contabilità di Stato;
– Lingua inglese (livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue);
– Conoscenza e uso delle tecnologie informatiche e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nonché dei programmi informatici più diffusi, di quelli in uso all’amministrazione e di software gestionali utilizzati in relazione ai processi lavorativi di competenza.
Poi, 15 domande tratteranno temi distinti per ciascun codice di concorso, relativi alle seguenti materie:
Codice 01 – Assistente per la tutela, accoglienza e vigilanza per il patrimonio e i servizi culturali:
– Legislazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (con particolare riferimento a luoghi di lavoro, uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, cantieri temporanei o mobili, segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro);
– Nozioni di marketing e comunicazione;
– Elementi di diritto del patrimonio culturale e nozioni sul patrimonio culturale;
– Struttura e organizzazione del Ministero della cultura.
Codice 02 – Assistente tecnico per la tutela e la valorizzazione:
– Nozioni di archeologia, storia dell’arte, storia della critica d’arte, museologia e museografia;
– Metodologie e tecniche dello scavo e della ricerca archeologica anche in ambito subacqueo;
– Elementi di diritto del patrimonio culturale e nozioni sul patrimonio culturale.
… Insomma, tantissime nozioni e per nulla scontate.
Come prepararsi al concorso Assistenti del MiC 2025
Gli argomenti sono definiti, e per “conoscenza” si intende una competenza piuttosto puntuale su ogni macro-argomento. Per riuscire al meglio è consigliabile in anzitutto procurarsi il manuale relativo al concorso (vedi sotto i nostri libri consigliati), in cui si ritroveranno – tra i titoli dei capitoli – i temi indicati nel bando. Da questo si possono apprendere le nozioni per le prime domande comuni. Studiati quelli, più si approfondisce da altri testi, Codici o fonti – attenzione all’AI che non sempre le azzecca – digitali o cartacee. Per gli argomenti “culturali”, vale qualunque buon testo universitario.
Infine, consigliamo un po’ di esercizio sulle tante banche dati esistenti online, controllando che le materie chieste nelle domande siano quelle del concorso. Ulteriore pillola: uno sguardo alle prove (comparabili) degli anni precedenti pubblicate dal Ministero o da altri enti pubblici.
Per qualsiasi altra domanda vi rimandiamo al bando e alle relative FAQ.
Il concorso per Funzionari del MiC 2025
Veniamo al secondo concorso, quello per cui la Laurea è utile eccome. E potrebbe non bastare se non molto specifica. Qui i posti disponibili sono 577, e relativi alla famiglia professionale tecnico-specialistica per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale secondo la seguente ripartizione:
– n. 100 unità di funzionario architetto (Codice 01);
– n. 300 unità di funzionario bibliotecario (Codice 02);
– n. 167 unità di funzionario archivista (Codice 03);
– n. 10 unità di funzionario archeologo (Codice 04).
Non c’è indicazione di Regione di preferenza – come invece è previsto nell’altro bando per Assistenti – né, ovviamente, sede di destinazione in caso di assunzione. Tutto si saprà il giorno della “firma”, compreso anche in questo caso lo stipendio. Ipoteticamente siamo attorno a 23mila e 500 euro lordi l’anno.
I requisiti e le prove
Seguono i requisiti, molto più stringenti rispetto ai precedenti. Ciascuno dei quattro profili richiede infatti sia una Laurea Magistrale nell’ambito di interesse, sia un Master/Dottorato/ Diploma di Specializzazione, a seconda della casistica. Rimandiamo al Bando per tutte le alternative.
La prova di ammissione è altrettanto complessa, sempre divisa in scritta e orale, ma con quattro diverse tipologie di quesiti per quel che riguarda la prima. Ossia: ordine generale – tra le altre discipline Diritto, Economia pubblica, normative legate al Ministero della Cultura – poi domande specifiche del settore scelto, a cui se ne aggiungono ulteriori di logica/ragionamento e sette problematiche “situazionali” relative all’ambito istituzionale e organizzativo ministeriale. Coloro che raggiungono sufficiente punteggio per la prova scritta saranno poi chiamati per la prova orale, che verterà sulle stesse materie dello scritto, con l’aggiunta della lingua inglese (livello A1) e delle competenze tecnologiche.
Come prepararsi al concorso Funzionari del MiC 2025
I consigli sulla preparazione del concorso per Funzionari sono analoghi a quello per assistenti. Occorre studiare con cura tutte le materie indicate, prestando attenzione agli aspetti normativi anche specifici. I libri suggeriti (sotto indichiamo i link principali) sono un buon punto di partenza e piuttosto completo. Per le materie specifiche mancanti il riferimento è anche in questo caso ai testi universitari. I quiz online rimangono un utile esercizio per capire la tipologia di domande e il livello di approfondimento richiesto. Per la conoscenza del Ministero della Cultura e delle sue leggi e discipline specifiche il suggerimento è di guardare bene il sito web e acquisire una buona conoscenza della sua struttura e dei beni specifici che ne fanno parte. Non è certo, ma tra le domande potrebbe essere proprio richiesto di parlare di qualcuno di essi.
Redazione
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