Zapruder – Fine della specie / End of Species
Un happening lungo 12 ore, destinato alla sala cinematografica come luogo di azione per il quale Zapruder ha invitato una serie di autori a “intervenire” su porzioni del film di Ejzenštejn Que viva México!.
Comunicato stampa
a cura di ZAPRUDERfilmmakersgroup
Fine della specie sarà un lungo happening (circa 12 ore) sulla fuga dell'opera dal genere, dal formato e dal contemporaneo. Una programmazione dedicata alla inafferrabilità e inattualità dell'arte, più spesso irriducibile alle definizioni di genere e ambito. Zapruder, collettivo romagnolo di videoartisti fondato nel 2000 da David Zamagni, Nadia Ranocchi e Monaldo Moretti, ha invitato una serie eterogenea di autori (artisti, filmmakers, registi di teatro, musicisti) ad agire all'interno della sala cinematografica durante la proiezione di un film. La pellicola in questione è Que viva Mexico! di Ejzenštejn. Film di per sé sintomatico poiché l'attribuzione dell'opera all'autore è quantomeno parziale e controvertibile. Il regista infatti fu costretto a interrompere le riprese anzitempo e non venne mai in possesso del girato. Gli artisti saranno chiamati a individuare una porzione del film (anche la stessa) su cui intervenire, in sala, durante la proiezione. Non è certo se si arriverà a vedere l'intero film, e qualunque siano le scelte dei dieci autori non si tratterà certo dello stesso film.