XV edizione del Premio alla Bontà Hazel Marie Cole

Informazioni Evento

Luogo
CASTELLO DI DUINO
34011 Duino Aurisina (Trieste), Duino Aurisina, Italia
Date
Dal al

tutti i giorni ore 10 - 12 / 16 - 19.30

Vernissage
13/10/2014

ore 18

Curatori
Marianna Accerboni
Generi
arte contemporanea, collettiva
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XV Edizione della mostra di pittura La bellezza per la bontà – l’arte aiuta la vita.

Comunicato stampa

S’inaugura lunedì 13 ottobre 2014 alle ore 18 a Trieste alla Sala del Giubileo (Riva 3 Novembre 9) la XV edizione della mostra d'arte intitolata La bellezza per la bontà, l’arte aiuta la vita, organizzata a favore del Premio alla Bontà Hazel Marie Cole Onlus, istituito da Aldo e Donatella Pianciamore, e curata dall’architetto Marianna Accerboni, che introdurrà l’esposizione. Alla rassegna, visitabile fino al 24 ottobre e accompagnata da un esaustivo catalogo, prendono parte 23 artisti tra pittori triestini, di altre città italiane e stranieri. Da sabato 25 ottobre (inaugurazione ore 11.30) al 10 novembre l’esposizione si trasferirà al Castello di Duino.

Espongono Alda Baglioni, Annie Blanchi, Valerie Bregaint, Nora Carella, Cristina Castellarin, Bruna Daus, Fulvio Dot, Annamaria Ducaton, Carla Fiocchi, Silva Fonda, Holly Furlanis, Paolo Guglielmo Giorio, Lorenzo Loffreda, Paola Martinella, Roberto Micol, Giulia Noliani, Dante Pisani, Alice Psacaropulo, Erika Stocker, Roberto Tigelli, Nicola Tomasi, Serena Zors Breuer, Elvio Zorzenon.

Bontà e bellezza - scrive Accerboni - s’intrecciano in questa iniziativa, che premia la generosità e l’altruismo nel ricordo di Hazel Marie Cole, straordinaria figura di mecenate inglese, la quale fece di tali doti il proprio stile di vita. Al di là del precipuo fine benefico, la rassegna, giunta quest’anno alla quindicesima edizione, ha il pregio di riassumere attraverso le opere di 23 artisti, realizzate secondo tecniche diverse - dalla pittura a olio su tela o faesite, all’acrilico, alla tecnica mista, alla tempera su tavola, faesite, carta e tela; al collage, al gesso, all’acquarello, al pennarello, al pastello su carta; all’acquaforte, agli acrilici su tela, al disegno a matita - un panorama attraente e variegato del lessico artistico contemporaneo a Trieste, in Italia e all’estero. Inoltre, come in molte delle scorse edizioni, alla consueta e prestigiosa sede espositiva del Castello di Duino, si affianca anche quella della Sala del Giubileo.
Gli artisti presenti seguono per la maggior parte due percorsi creativi: i più sono orientati a un’interpretazione essenziale della realtà, arricchita sovente di suggestioni oniriche, fantastiche, simboliche, metafisiche e surreali, altri seguono invece il filone narrativo. Al primo gruppo appartengono il lessico luminoso e personalissimo, ricco di verve e di sorprese di Serena Zors Breuer, pittrice, scultrice e designer, attiva da decenni a Monaco di Baviera, che dipinge un mondo di sogno e libertà; le composizioni dolcemente surreali ed espressioniste del raffinato narrare di Roberto Tigelli; l’affascinante, coraggiosa e originale scelta cromatica ed espressiva di Erika Stocker Micheli, sostenuta da un intenso ed essenziale slancio centrifugo d’inclinazione espressionista; la fascinosa e magica arte di Annamaria Ducaton, dall’intenso pathos simbolista, venato di originali intuizioni cromatiche e compositive; l’affabulazione originale e coinvolgente di Silva Fonda, il ricco immaginario dell’architetto monfalconese Fulvio Dot, che, nell’opera esposta, ci consegna una Venezia incantevole, sospesa tra la raffinatezza del passato e il linguaggio contemporaneo; il racconto criptico di Dante Pisani; l’arte morbida, originale e fantastica di Bruna Daus Medin; il segno forte, vitale e deciso della francese Valérie Brégaint, della friulana Paola Martinella e di Alice Psacaropulo; il dinamismo della sperimentazione espressionista di Alda Baglioni e del poliedrico, valente linguaggio di Roberto Micol. Di gusto surreale è anche la particolare affabulazione fantastica e materica di Paolo Guglielmo Giorio.
Un cenno a parte meritano la rappresentazione pittorico-architettonica di altissima qualità di Nicola Tomasi e l’interpretazione delicata e convincente del milieu romano senza tempo, realizzata con pittorica immediatezza da Annie G. Blanchi.
Al filone neoromantico fa riferimento anche la delicata e intensa ricerca cromatica e luministica, che rappresenta la nuova sperimentazione dell’inesauribile vena creativa di Nora Carella. L’inclinazione neoromantica con le sue lievi e delicate “visioni” intrise di lirismo, rimane la cifra prediletta della pittura evanescente di Giulia Noliani Pacor. Il filone narrativo è abbracciato da Cristina Castellarin, che con grande capacità ed equilibrio affronta il tema del nudo femminile, dalla monfalconese Carla Fiocchi, che dipinge con delicato sentire un universo ricco di luce e di equilibrio, e dal triestino Lorenzo Loffreda, che con tocco equilibrato ed elegante racconta l’universo che ci circonda. Secondo l’indirizzo figurativo si esprime anche Holly Furlanis, autrice di una pittura di taglio decorativo dal brillante cromatismo.
La ricerca espressionista si volge all’astrazione con l’elegante taglio materico di grande bellezza cromatica di Elvio Zorzenon, dall’efficace incisività nel rapporto segno-colore.