XIX festival di Carloforte Dall’Isola dell’isola di una penisola
Attori, musicisti, artisti visivi invaderanno le vie, le piazze e gli angoli più nascosti della piccola comunità di Carloforte, nell’isola di San Pietro, per dare vita a una vera festa che trascinerà turisti e residenti.
Comunicato stampa
Con le sue diciannove edizioni è il festival più longevo di Carloforte. Come sempre con la direzione artistica di Susanna Mannelli e l’organizzazione di Riziero Moretti per Botti du Schoggiu, da giovedì 3 a domenica 6 settembre ritorna Dall’Isola dell’Isola di una Penisola. E fra le piazze, i carrugi e gli angoli meno conosciuti del centro abitato, attori e musicisti proporranno spettacoli per adulti e piccoli.
All’interno del programma da qualche anno il festival ha generato Visioni, una mini rassegna che nasce dall’esigenza di cercare un luogo teatrale più intimo. “Un luogo – come dice la direttrice artistica Susanna Mannelli - che possa creare una relazione e un ascolto maggiore tra lo spettacolo e gli spettatori e che nello stesso tempo sia sostenuto e contestualizzato dal festival nel suo insieme, che al contrario è d’impatto più immediato, entra nelle case della comunità - a volte senza chiedere permesso - e si nutre di tanto pubblico un po’ meno attento ma molto curioso”.
Quest’anno si snoderanno in tre angoli diversi del Giardino di note tre spettacoli che affrontano e si confrontano con il “matrimonio” inteso nel senso più ampio della nostra tradizione mediterranea. Quello impossibile di Viola di mare (improbabile ancora oggi); quello per procura di Marinare e quello combinato di Giovanna detta anche primavera.
IL PROGRAMMA
Si inizia dunque giovedì 3 settembre con un doppio appuntamento. A partire dalle ore 20, nello spazio del Giardino di Note i francesi Swing Deluxe per il terzo anno tornano da Parigi con il loro repertorio che spazia dal cabaret russo ai canti tsigani, e brani tratti dallo swing internazionale, creando nei loro spettacoli un’atmosfera festosa e spensierata. Questa la formazione: Hagop Dermidjian (voce e chitarra), Clement Brussovsky (chitarra e cori), Fanny Cabaret (contrabasso e cori), e il sardo Matteo Gallus (violino).
Si prosegue alle ore 21.30, ma al palco centrale di Porta Leone, con Gretel e tutti gli altri, spettacolo per ragazzi e famiglie, scritto e diretto da Susanna Mannelli e interpretato da Marcella Pellerano. Il celebre racconto dei Fratelli Grimm è per la tradizione un racconto di iniziazione, un viaggio nella paura, un viaggio che tutti i bambini o ragazzi fino alla maturità devono intraprendere per conquistare la propria autonomia. Una produzione Botti du Schoggiu.
Seconda giornata venerdì 4 settembre che si apre, come sempre, con gli “aperitivi musicali” dei parigini Swing Deluxe che questa volta si esibiranno nella via XX settembre.
Si prosegue alle ore 20 nel Giardino di Note con Marinare, spettacolo teatrale con Cristina Vetrone, voce e organetto diatonico e Enza Prestia, voce, tamburo, bombo e chitarra. Regia e dialoghi di Germana Mazzeo, musiche di Cristina Vetrone e Enza Prestia. Ogni emigrazione genera un corpo venoso nuovo, fatto di geografie e molteplici storie. Una di queste è marinare, piccolo racconto in musica a due voci che ripercorre le tappe più importanti dell’avventurosa vita di due spose per procura. Marinare è un omaggio fatto a tutti i popoli che camminano e alla meravigliosa forza delle donne.
Musica e ironia invece negli spettacoli dell’Armeria dei Briganti che tornano a Carloforte con il loro nuovo spettacolo Il complesso di R. Sul palco del Giardino di Note (inizio ore 23) Renzo Cugis (voce e chitarra manouche), Samuele Dessi (chitarre elettriche, acustiche e manouche, ukulele, melodica, tastiere e cori), Andrea Lai (contrabbasso, basso e cori), Diego Deiana (violino, fisarmonica e cori), Mario Marino (batteria, percussioni e cori), Andrea Murru (chitarra manouche e classica, mandolino e cori), Stefano Piras (chitarra manouche e cori).
Il concerto propone brani originali e rielaborazioni dal repertorio di genere soprattutto francese (Sanseverino, Jamait, Vian, Reggiani) con testi originali in italiano, classici del jazz manouche di Django Reinhardt con inedite parti cantate, ma anche musica classica, e canzoni della tradizione popolare.
Terza giornata, sabato 5 settembre. Il programma è aperto, come sempre dagli “aperitivi musicali” dei parigini Swing Deluxe che si esibiranno alle 12.45 questa volta nella via Roma con il loro repertorio che spazia dal cabaret russo ai canti tsigani, e brani tratti dallo swing internazionale, creando nei loro spettacoli un’atmosfera festosa e spensierata.
La serata inizia alle ore 20, nel Giardino di Note, con il lavoro teatrale Giovanna detta anche Primavera, di e con Valentino Mannias. Giovanna racconta l’autore, non è uno spettacolo ma una storia che mi ha raccontato mia nonna affinché sposassi la persona giusta. Giovanna, una sedicenne bellissima, la più bella di Serramanna, vive una storia d’amore fantastica con Paolo, un suo coetaneo interrotta dalla chiamata alle armi. Nel frattempo torna dal fronte in congedo Carlo, un ufficiale che vedendo Giovanna se ne innamora e decide arbitrariamente di sposarla sfruttando la sua posizione sociale. Musiche di Giaime Mannias e Luca Spanu.
A partire dalle 22 ci spostiamo nel Palco Centrale di Porta Leone per un doppio, emozionante spettacolo di nuovo circo. Inizia la compagnia sardo spagnola Celso y Frana, composto da Francesca Lissia e Celso Pereira che propone Espera – Aspetta, uno spettacolo che racconta lo scorrere del tempo, l'unica cosa che ci aspetta. Perché la natura muore e rinasce con le stagioni, noi viviamo allo stesso modo. Un mondo fatto di infinite piccole storie, scene di una vita che non si ripeteranno mai esattamente uguali.
Espera é uno spettacolo di circo, dove l'acrobatica e la manipolazione di oggetti diventano un linguaggio energetico e poetico che coinvolge tutto il pubblico.
A seguire, alle 22.30, la compagnia Cie Rasoterra, composta da Alice Roma e Damiano Fumagalli, presentano Panni Sporchi: un uomo. Una donna. E una bici. Lui e lei sono piccoli e grandi. Sono insieme bambini e adulti. Saggie folli. Teneri e violenti. Un gioco pazzo e sensuale in un mondo che sta per finire.
Si chiamano Rakija e sono sette giovani musicisti sardi che studiano e lavorano in vari paesi d’Europa. Saranno i protagonisti, dalle 23.30 nel Giardino di Note, di una nottata di balli al suono scatenato di musica klezmer, tzigana e balcanica, in un mix esplosivo e raffinato allo stesso tempo. Sul palco Stefania Secci (voce) Matteo Gallus (violino) Matteo Sedda (tromba) Riccardo Sanna (fisarmonica) Fabrizio Lai (chitarra) Maurizio Congiu (contrabbasso), Emanuele Pusceddu (batteria e percussioni).
Grande chiusura domenica 6 settembre. Dopo il consueto “aperitivo musicale” delle 12.45 nel Lungomare Corso Cavour, con gli Swing Deluxe, scatenati interpreti di musica manouche alla maniera di Django Reinhardt, si inizia con il teatro nel Giardino di Note (ore 21.30) con lo spettacolo Viola di mare, coprodotto da Rovine Circolari e Arti e Spettacolo, di e con Isabella Carloni. Viola di mare racconta la storia di una donna, Pina, che alla fine dell’’800, in un’isola siciliana, si innamora di un’altra donna e per poter vivere questo amore proibito, sfuggendo alla furia di suo padre e alla grettezza del paese, accetta di vivere travestita da uomo per il resto della sua vita. Assistente alla regia Mariella Lo Sardo, musiche di Alfredo Laviano, costumi di Stefania Cempini.
Dalle ore 23 festa di chiusura con Gli Swing Deluxe nel Giardino di note.
LA MOSTRA
Il suggestivo spazio del Giardino di note ospita, per tutta la durata del festival a partire dalle ore 21 la mostra Retablo degli olivi, opera in argilla di Costanza Ferrini, Salim Dada, Golan Haji, Jora, struttura in ferro di Bruno Meloni. Si possono ascoltare nell'argilla i mormorii del mantra degli olivi sotto la pioggia e il tremore della linfa. Il puro colore dell'argilla cotta rivela i segni delle lingue sepolte che continuano a nutrire le vive. La femminilità degli olivi e la terra seguitano a riflettere la luce ed accogliere le ombre.
IL RISTORO
il ristoro della XIX edizione è parte integrante del programma artistico. Tutte le sere al giardino di note dalle 21.00 in poi si potrà degustare ogni giorno un piatto diverso della tradizione carlofortina accompagnato da vini di qualità grazie al catering curato dallo chef Secondo Borghero e dallo staff del Tonno di Corsa.
I LUOGHI DEL FESTIVAL
Il giardino di note è il giardino del Forte Santa Teresa che si trova in via Santa Teresa, sulla destra salendo dalla capitaneria, sulla sinistra scendendo da porta leone. Ospita la rassegna Visioni, i concerti, la mostra e il ristoro.
Palco centrale - Porta Leone nello slargo della via Santa Teresa nei pressi di Porta Leone, ospita gli spettacoli Gretel e tutti gli altri, Espera e Panni sporchi.