We want Prometheus free

Informazioni Evento

Luogo
OGR TORINO
Corso Castelfidardo 22 , Torino, Italia
Date
Dal al

29 ottobre 2021 | ore 14.30
12 e 19 novembre 2021 | ore 14.30
3 dicembre 2021 | ore 14.30
19 gennaio 2022, evento speciale
in occasione del convegno per il decennale del progetto formativo Operatori museali e disabilità, organizzato da Fondazione CRT in collaborazione con Fondazione Paideia

Vernissage
29/10/2021

ore 14

Generi
performance - happening
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Una performance multisensoriale per un’esperienza inclusiva.

Comunicato stampa

OGR Torino e Fondazione CRT presentano We want PROMETHEUS free, una performance inclusiva per un percorso innovativo di resa accessibile di Vogliamo tutto. Una mostra sul lavoro tra disillusione e riscatto, in programma negli spazi espositivi di OGR fino al 16 gennaio.

Il progetto sperimentale promosso da OGR Torino e Fondazione CRT arricchisce la visita in mostra con un’esperienza multisensoriale e immersiva, in cui i visitatori – ciascuno con le proprie esigenze – sono coinvolti in maniera partecipativa nella fruizione dei contenuti delle opere. Musica e danza si intrecciano nella performance diretta da Mario Acampa e ispirata al mito del ribelle Prometeo. A partire dal testo della tragedia di Eschilo, dal fuoco e dalla tecnica rubati agli dei per essere donati agli uomini, We want PROMETHEUS free mette al centro la condizione umana e la sua continua tensione tra realtà e ricerca della felicità. Sulle note di Enrico Gabrielli e Sebastiano De Gennaro, le coreografie dei ballerini della Compagnia EgriBiancoDanza sono origine di una catena, richiamo simbolico sia alla catena che inchioda Prometeo, che a quella di montaggio; una catena che al tempo stesso può trasformarsi in elemento che unisce e crea nuovi legami, senza esclusioni. La voce cantante è di Francesca Biliotti. Il suono e il movimento al centro dell’atto performativo sono i due fattori che garantiscono un’esperienza inclusiva, a cui tutti possono accedere con un coinvolgimento cognitivo ed emozionale personale.

A partire dal 29 ottobre, lo strumento performativo affiancherà i consueti facilitatori della visita – quali contenuti audio e LIS, mappe tattili e kit didattici – durante tour guidati rivolti a organizzazioni dedicate ai temi dell’inclusione e dell’accessibilità e a enti culturali impegnati in attività di audience engagement. Tra loro, Fondazione CRT, in collaborazione con il Dipartimento Curatoriale di OGR Torino, coinvolge in un’ottica di massima co-progettazione Fondazione Paideia, Tactile Vision, Istituto dei Sordi di Torino, Ente Nazionale Sordi, Stranaidea, ma anche Fondazione 107, Almanac Inn, T.A.A.C., Creo, The Sharing: organizzazioni che saranno chiamate a prender parte al percorso sperimentale in modo attivo e partecipativo. L’efficacia dell’esperienza sarà infatti valutata attraverso un questionario di gradimento finalizzato a definire insieme e a migliorare il senso del proprio agire per e nella comunità.

Con la performance “We want Prometheus free” nell’ambito della mostra “Vogliamo Tutto” Fondazione CRT e OGR inaugurano un nuovo filone di “riparazione” sociale alle OGR di Torino con l’obiettivo di dare un senso concreto e profondo alla parola inclusione - afferma il Segretario generale di Fondazione CRT e CEO di OGR Massimo Lapucci -. Attraverso un’experience multisensoriale e immersiva le persone potranno fruire pienamente di una mostra non “nonostante" le proprie disabilità, ma ognuno attraverso le proprie abilità, dimostrando che le diversità sono espressione delle nostre libertà fondamentali e in quanto tali bisognose di tutela, attenzione e valorizzazione."

I risultati della collaborazione saranno presentati in OGR Torino il 19 gennaio 2022, in occasione del convegno per il decennale di Operatori museali e disabilità, il progetto nato dalla collaborazione tra Fondazione CRT e Fondazione Paideia per incrementare le conoscenze e implementare le competenze relazionali e professionali degli operatori dei servizi culturali attraverso una formazione specifica, che favorisca l’inclusione e l’accoglienza dei visitatori grazie all’abbattimento di barriere – non solo architettoniche – affinché i luoghi d’arte siano realmente aperti a tutti.