Virginia Farina – Kosova

Informazioni Evento

Luogo
CAFE' DE LA PAIX
Via Collegio Di Spagna 5b, Bologna, Italia
Date
Dal al
Vernissage
14/06/2013

ore 18,30

Artisti
Virginia Farina
Curatori
Tomaso Mario Bolis
Generi
fotografia, personale
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La mostra che chiude la rassegna della stagione è affidata a Virginia Farina che presenta il ciclo fotografico “KOSOVA – LA MATERIA DELLA MEMORIA”, dedicato alle tragiche vicende di guerra di un paese così vicino e nello stesso tempo tanto lontano da noi; l’autrice ce lo descrive.

Comunicato stampa

Nuovo interessante appuntamento per “I caffè fotografici”, il ciclo espositivo nato dalla collaborazione tra l’Associazione Culturale Bologna Soqquadro ed il Cafè de la Paix, con il supporto tecnico di Fina Estampa.
La mostra che chiude la rassegna della stagione è affidata a Virginia Farina che presenta il ciclo fotografico “KOSOVA - LA MATERIA DELLA MEMORIA”, dedicato alle tragiche vicende di guerra di un paese così vicino e nello stesso tempo tanto lontano da noi; l’autrice ce lo descrive.

Da dove nasce una guerra? Di che cosa si alimenta un conflitto?
Viaggiando per i Balcani, per il Kosovo in particolare, mi sono interrogata spesso sul come fosse possibile che persone vissute per anni fianco a fianco improvvisamente diventassero nemici e cercassero di sterminarsi vicendevolmente. Non ho trovato risposta, solo altre domande che non possono non coinvolgere i meccanismi con cui ognuno di noi si relaziona all’altro, o meglio alla sua immagine.
Tra le tracce più evidenti del conflitto, accanto alle case sventrate e alle menti ferite, ho trovato proprio le immagini: le vecchie fotografie tombali dei serbi sepolti nel vecchio cimitero di Peja-Pec, deturpate da alcuni albanesi per cancellare anche l’ultima memoria della loro presenza sul territorio, e quelle degli albanesi scomparsi nei campi di concentramento, nelle fosse comuni disseminate per il paese, appese alla cancellata dell’Onu a Pristina per chiedere una qualche giustizia e slavate dal tempo, dalla pioggia e dal sole che hanno continuato a scorrere sull’assenza.
Sono immagini contrapposte eppure complementari, dove le due parti finiscono per incontrarsi proprio nella vulnerabilità, nella fragilità di una memoria che sfaldandosi nel tempo ritorna al mondo come materia.

Virginia Farina è nata a Oristano nel 1978, vive e lavora a Bologna.
Il suo percorso fotografico intreccia poesia e arti visive e si sofferma in particolare sul rapporto tra immagine e sacralità. È orientata verso una modalità “plurale” dell’arte per la quale l’artista funge da catalizzatore a un processo di creazione o di memoria collettiva.
Ha esposto in oltre trenta mostre personali e collettive in Italia e all’Estero.