Viola Morini – I don’t care about existing

Informazioni Evento

Luogo
BOA SPAZIO ARTE
Via Barberia, 24, Bologna, BO, Italia
Date
Dal al

26 gennaio - 2 marzo 2024 | BoA Spazio Arte, Via Barberia, 24/A
26 gennaio, ore 18.00 | Vernissage
3 febbraio, ore 18.30-24.00 | Intervento sonoro site-specific a cura di Viola Morini, con contributi di
Paloma Pertot, Elisa Diaferia, Eva Vallania e Arda Aldemir, in occasione dell’apertura straordinaria per
Art City White Night 2024
La mostra è visitabile dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

Vernissage
26/01/2024

ore 18

Artisti
Viola Morini
Generi
arte contemporanea, personale
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Mostra personale di Viola Morini. A cura di collettivo goo.

Comunicato stampa

I don’t care about existing
Mostra personale di Viola Morini
A cura di collettivo goo
26 gennaio - 2 marzo 2024 | BoA Spazio Arte, Via Barberia, 24/A
26 gennaio, ore 18.00 | Vernissage
3 febbraio, ore 18.30-24.00 | Intervento sonoro site-specific a cura di Viola Morini, con contributi di
Paloma Pertot, Elisa Diaferia, Eva Vallania e Arda Aldemir, in occasione dell’apertura straordinaria per
Art City White Night 2024
La mostra è visitabile dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
BoA Spazio Arte e collettivo goo sono lieti di presentare I don't care about existing, prima mostra
personale di Viola Morini, nell’ambito di Art City 2024 in occasione di ARTEFIERA. In questa nuova
serie di opere, appositamente sviluppata per la mostra, Morini esplora la complessa relazione tra
processi di rappresentazione, conoscenza ed immaginazione. L'installazione site-specific I don't care
about existing (2024) accoglie i visitatori fin dalle vetrine dello spazio, trasformate dall'artista, con una
texture che richiama la morbida moquette che riveste gli interni. I testi impressi sulle vetrofanie
provengono dalla performance Not Listening (but) i hear you (2023) di Morini.
Al cuore dell'installazione si trovano otto vulcani di cartapesta, astrazioni e mappe visive delle relazioni di
Morini. Questi modellini organici invitano i visitatori a esplorare qualcosa di pericoloso e incontrollabile in
una forma tangibile e inaspettata. L'artista, accompagnata dalla musica composta da Arda Aldemir,
legge il testo di Not Listening (but) i hear you, un intervento sonoro che arricchisce l'installazione,
rendendola immersiva e multisensoriale. I disegni alle pareti fungono da complemento, offrendo un
nuovo piano immaginativo in cui i vulcani si spostano in ambienti e situazioni fantastiche. I vulcani di
Morini non sono semplici rappresentazioni di fenomeni naturali, ma diventano autoritratti attraverso cui
l'artista esplora il funzionamento delle relazioni, spostandosi dal personale all'esperienza condivisa e
collettiva. Rifacendosi alla pratica transfemminista, il vulcano diventa simbolo di autodeterminazione
interspecifica, sfidando le epistemologie tradizionali e promuovendo una riflessione sulla conoscenza
come strumento di creazione e alleanza.
La seconda sala ospita il lavoro Love is a radical concept (2022), una serie di dieci sculture pensate
come regali e presentate insieme per la prima volta. Queste opere partono dall'esperienza personale di
Morini, riflettendo sui rapporti umani al di là delle categorie relazionali tradizionali e mettendo in
discussione il modo in cui vengono definiti e gerarchizzati nella società. La pratica della
rappresentazione diventa così una forma di rielaborazione e astrazione, in cui la relazione diventa un
prisma attraverso cui osservare l'affettività in tutte le sue forme.
Con la mostra I don't care about existing gli spazi di BoA si trasformano in un ambiente immersivo che
accoglie gli spettatori, invitandoli in una dimensione di ascolto e riflessione. Attraverso le sue opere,
l'artista ci parla della conoscenza come espressione di un desiderio inesprimibile, dove conoscere
significa simultaneamente collezionare una collezione impossibile da completare e compiere un atto di
amore. Tuttavia, per Morini, questo amore deve essere libero da ogni volontà di controllo, un processo di
conoscenza e guarigione che crea comunità. Esistere, suggerisce l’artista, significa creare una relazione
con l'inafferrabile e l'inconoscibile, con la contraddizione insita nel desiderio. Esistere significa stare nella
bocca del vulcano.
Un ringraziamento speciale al nostro generoso sponsor Birrificio Emiliano
Viola Morini (1997, Milano) è artista visiva e performer. È laureata in Pittura presso l'Accademia di Belle
Arti di Brera e attualmente sta studiando al programma di laurea magistrale in Arti performative e studi di
genere presso l'Iuav. Lavorando attraverso forme di auto-theory, fantascienza e l’'immaginazione teorica
del Solarpunk, Morini esplora il tema dell'amore come forza di rinnovamento e critica alle costruzioni
capitalistiche. Le sue opere sono state esposte a Palazzo Monti (2020), Residenza La Fornace (2020),
Spazio Gamma (2021), Studio Golab (2022) e Last Tango (2023). Nel 2021 ha realizzato una mostra
personale con Giacomo Giannantonio presso Dimora Artica a Milano. Nel 2023, insieme a Giacomo
Giannantonio, ha realizzato un'installazione permanente intitolata Mud-Puddling per la residenza Pianeta
Fresco a Parma. Nel 2022 ha partecipato alla prima edizione del festival Two Hours Ago I Fell in Love a
Rimini. Nel 2023 ha lavorato come scenografa e performer per l'azienda Traslochi Emotivi nella
performance Deposta presso FOG, Triennale di Milano. Viola è anche co-curatrice di Venice Luggage
Deposit Studio.
collettivo goo si occupa di curatela, ricerca, organizzazione e produzione di mostre ed eventi culturali.
Fondato nel 2020 da Viktoria Chuminok, Beatrice Dell’Elce, Fabiola Fiocco e Giulia Pistone, il collettivo
ha presentato nello stesso anno la mostra personale dell’artista Puck Verkade Doing Lucy presso Spazio
&, nell’ambito di Art City e con il sostegno dell’Ambasciata dei Paesi Bassi, Associazione NuVo e
Birrificio Emiliano. Nel 2022 e il 2023 presso lo spazio espositivo di Senape Vivaio Urbano, con il
sostegno di Copisteria Asterisco e Vanilia & Comics ha curato e promosso It’s my party, mostra
personale dell’artista Agnese Spolverini (2022) e Video Poems, mostra personale di Silvia Mantellini
Faieta (2023). Dal 2023 collabora con BoA Spazio Arte.