Vincenzo Pattusi – Far Away so Close/Così lontano così vicino

Informazioni Evento

Luogo
ART PORT CORNER
, Olbia, Italia
Date
Dal al
Vernissage
19/05/2011
Contatti
Email: info@museoman.it
Sito web: http://www.museoman.it
Artisti
Vincenzo Pattusi
Generi
arte contemporanea, personale
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Far Away so Close / Così lontano, così vicino è il titolo dell’opera di Vincenzo Pattusi che segna l’esordio e suggella un accordo tra la Geasar e il MAN di Nuoro, nella convinzione che l’arte, con la sua pervasività, faccia sempre più parte della nostra vita, più che mai fuori dai confini del suo luogo per eccellenza, il museo, e fuori dai luoghi comuni, intesi sia in senso fisico che figurato.

Comunicato stampa

Far Away so Close / Così lontano, così vicino.
Da giovedì 19 maggio Aeroporto Olbia – Costa Smeralda, il nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea Art-Port Wall, in collaborazione con il
MAN_ Museo d’Arte Provincia di Nuoro
Far Away so Close / Così lontano, così vicino è il titolo dell’opera di Vincenzo Pattusi che segna l’esordio e suggella un accordo tra la Geasar e
il MAN di Nuoro, nella convinzione che l’arte, con la sua pervasività, faccia sempre più parte della nostra vita, più che mai fuori dai confini del suo
luogo per eccellenza, il museo, e fuori dai luoghi comuni, intesi sia in senso fisico che figurato.
In questa accezione l’aeroporto è visto non più come “non luogo” ma come luogo in comune, come centro di una comunità in transito che lo abita
anche se per pochi minuti o poche ore.
Il progetto misura la messa a fuoco, la capacità del nostro sguardo di distinguere ma anche di confondere, di concentrarsi su aspetti diversi di una
realtà che è sempre variabile e complessa. Ci invita a decidere, a scegliere, forse solo a preferire. Misura il nostro mutevole interesse per il primo
piano o per lo sfondo, ci guida alla scoperta di un dettaglio o semplicemente fa sintesi custodendo per un istante o per sempre la memoria di un
luogo. Non si butta via nulla meno che mai il passato che ci appartiene come il futuro che sogniamo.
Questa la collaborazione è un punto di arrivo di un processo cominciato l’anno scorso, con i nostri primi contatti per creare una nuova modalità di
comunicazione nel nostro terminal, e rappresenta anche un punto di partenza per lo sviluppo di partnerships che avvicinino il mondo aeroportuale
ad altri circuiti di qualità. La Geasar mette a disposizione una grande vetrina per riempirla di contenuti e consertirne la circolazione di idee e di
nuovi visioni anche attraverso l’arte.
Vincenzo Pattusi vive e lavora a Nuoro. Ha 33 anni e, dopo la laurea in Storia dell’Arte e il master in conservazione e restauro, ha cominciato la sua
collaborazione con il museo di Nuoro: si occupa dei laboratori didattici e della cura degli allestimenti. In contemporanea segue la sua passione
artistica, iniziata in strada insieme ai writers, producendo mostre personali e partecipando a collettive in gallerie d’Arte sarde e italiane. Partecipa
alla 54° Biennale di Venezia Regione Sardegna 2011.
La Geasar ha cominciato la sua attività espositiva con il progetto Art-Port Gallery, che ha visto la nascita dello spazio museale nell’aprile del 2010
con la prima mostra dedicata all’archeologia in collaborazione con la Soprintendenza per i beni archeologici per le Province di Sassari e Nuoro:
esposti eccezionalmente il frammento di una ruota dentata attribuita al Planetario di Archimede e i corredi funerari composti da ceramiche da tavola
provenienti dal sottosuolo della città di Olbia e riferibili alla storia antica.
Qualche mese più tardi è nato Art-Port Corner, che in questo mese di maggio è giunto all’ undicesima mostra di opere di artisti sardi. La parete
che li accoglie è inserita all’interno del self-service e ha l’obiettivo di stimolare le sensazioni visive dei clienti seduti al Kara Food.
L’ultima sezione, forse la più rilevante per dimensioni e prestigio, è l’ Art-Port Wall firmato nella sua prima mostra dal Museo d’Arte di Nuoro.
Quest’ultima si compone di sei riproduzioni stampate su tela del lavoro figurativo di Vincenzo Pattusi, allestite su cornici poste nella Hall centrale
che toccano la lunghezza di centotrenta metri lineari.