Vincenzo Foppa – I tre crocifissi

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO DIOCESANO
Corso Di Porta Ticinese 95, Milano, Italia
Date
Dal al

martedì - domenica: 10 - 18 (la biglietteria chiude alle 17.30)
Lunedì chiuso (eccetto festivi)

Vernissage
18/03/2013

ore 19

Contatti
Email: info@museodiocesano.it
Biglietti

Intero € 8 Ridotto e convenzioni € 5 Scolaresche € 2 Comitive e gruppi (min 15 max 25) € 6

Artisti
Vincenzo Foppa
Uffici stampa
CLP
Generi
arte antica, personale
Loading…

Il Museo Diocesano di Milano ospita I tre crocifissi, lo straordinario dipinto di Vincenzo Foppa (1427 ca. – 1516 ca.), proveniente dall’Accademia Carrara di Bergamo, attualmente chiusa per importanti lavori di ristrutturazione.

Comunicato stampa

Dal 19 marzo al 2 giugno 2013, il Museo Diocesano di Milano ospita I tre crocifissi, lo straordinario dipinto di Vincenzo Foppa (1427 ca. - 1516 ca.), proveniente dall’Accademia Carrara di Bergamo, attualmente chiusa per importanti lavori di ristrutturazione.

Tradizionalmente datata al 1456, o riferita al 1450 in base alla recente rilettura dell’iscrizione da parte della critica, la tavola è considerata una delle opere più importanti di Vincenzo Foppa, agli esordi del suo percorso. Un arco di ispirazione classica, ripreso da modelli padovani, introduce la scena e si spalanca su un passaggio incantato, di sapore ancora tardogotico, in cui castelli e paesi conducono lo spettatore fino all’orizzonte vibrante di luce. I corpi dei tre crocifissi, modellati da un sapiente chiaroscuro e prospetticamente impostati, rivelano una precoce attenzione del pittore verso le importanti novità che Donatello proprio in quel momento stava elaborando a Padova, aprendo anche per la Lombardia una nuova stagione artistica.

Il dipinto di Foppa offre così l’occasione per approfondire il tema del Rinascimento lombardo, di cui il pittore fu uno degli esponenti più importanti, anche per la conquista di una nuova spazialità. L’esposizione fornisce anche lo spunto per visitare gli affreschi della Cappella Portinari, realizzati dal maestro bresciano tra il 1464 e il 1468, nella basilica di Sant’Eustorgio, attigua al Museo.

Milano, gennaio 2013