Versiliesi sulle rive dell’Arno

Informazioni Evento

Luogo
CENTROARTEMODERNA
Lungarno Mediceo 26, Pisa, Italia
Date
Dal al

10-12,30/16,30-19,00 (feriali); Domenica 19 maggio 2013 17,00-19,30 (festivi telefonare) ; chiuso lunedì mattina.

Vernissage
18/05/2013

ore 18

Curatori
Massimiliano Sbrana
Generi
arte contemporanea, collettiva
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La mostra “Versiliesi sulle rive dell’Arno”, curata e ordinata da Massimiliano Sbrana, ospiterà per la prima volta a Pisa, nel secondo appuntamento con il progetto “Itinerari Artistici d’Italia”, le opere di 4 noti ed apprezzati artisti versiliesi.

Comunicato stampa

Si inaugura Sabato 18 maggio alle ore 18,00 presso il GAMeC CentroArteModerna di Pisa (sul Lungarno Mediceo al numero 26) la mostra "Versiliesi sulle rive dell'Arno", curata e ordinata da Massimiliano Sbrana, che ospiterà per la prima volta a Pisa, nel secondo appuntamento con il progetto "Itinerari Artistici d'Italia", le opere di 4 noti ed apprezzati artisti versiliesi ossia MAURIZIO CARGIOLLI, SILVANA FRANCO, VEZIO MORICONI, PIER LUIGI PUCCINI.

Maurizio Cargiolli nasce a Carrara nel 1963 e si avvicina alla pittura nel 1978 frequentando la studio di un noto pittore prima e poi il circolo culturale di Sarzana con le prime collettive. Dopo gli studi all'Accademia di belle arti di Carrara si trasferisce a Milano collaborando con una nota galleria. Nelle sue ultime opere il paesaggio della memoria anche se presente regredisce per l'imperiosa ricerca di uno spazio interiore libero da canoni estetici. Il suo risulta quindi non essere un mero esperimento ma una scelta ed un modo di veder secondo la forma essenziale del disegno misurato, intento a cogliere il particolare delle proprie emozioni.

Silvana Franco è nata a Troia (FG) nel 1950. Da qualche anno, sono cominciate “le stagioni versiliane” della pittrice e nei suoi dipinti si sono perfezionate le pennellate rapide in successione, i colpi di spatola senza ripensamenti, e le scelte cromatiche riflettenti il momento e il periodo dell’emozione sempre controllata. La spiaggia e gli spazi boschivi, i fossi, le Alpi Apuane in lontananza con le ferite marmoree delle cave, il lago di Massacciuccoli, di pucciniana memoria, i chiari delle paludi massarossesi e l’argento olivato delle colline, fanno parte di un inesauribile serbatoio cui l’artista attinge.

Vezio Moriconi (Camaiore 1971) si laurea all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Si forma poi con approfonditi studi sull’arte della scultura, muovendo i primi passi proprio in questa disciplina. La sua ricerca si muove fin dall'inizio quindi su binari paralleli della linguistica scultoria e pittorica che è dettata dal fatto che non tutto è scontato, ne tanto meno è suggerita da episodi occasionali, ma piuttosto dalla originalità della propria escursione interiore. Nel suo lavoro più attuale l'ironia si propaga repentina e colpisce inesorabilmente i "buffi personaggi" che abitano le sue opere che altro non sono che una trasposizione di noi stessi, nelle nostre piccole nascoste mostruosità, dei nostri ingenui travestimenti e delle nostre fragilità.

Pier Luigi Puccini (Lucca 1948) noto ed apprezzato illustratore di libri e manifesti ha da sempre trovato il suo campo di attività preferito nella la pittura, cui ha affiancato dal 1980 la scenografia e la grafica. Nell'arte di Puccini la narrazione resta elemento primario e fondamentale. Il suo linguaggio infatti, attingendo ad un espressionismo personalizzato, in cui la presenza di situazioni iperbolicamente esaltate, anche come tristi memorie generazionali, diventa emblema di una realtà di cui l'artista è, di volta in volta, ora osservatore dissacrante e aggressivo, ora protagonista discreto e ironico, ora artefice di armonie ritrovate.