Vanni Cuoghi – De Gustibus
Per l’occasione, Vanni Cuoghi realizza col suo tipico stile ironico e delicato, fantastico e surreale, quindici opere simili a una fantasiosa mise en scène teatrale delle ricette di Francesco Sposito, stella della gastronomia campana, che ha saputo coniugare la sperimentazione e la ricerca dei prodotti con una intelligente rivisitazione dei piatti della tradizione.
Comunicato stampa
Arte e cucina: un binomio perfetto in cui si fondono due elementi che fanno grande la cultura italiana nel mondo. De Gustibus è il titolo della mostra personale di Vanni Cuoghi che sarà inaugurata sabato 10 maggio alle ore 19 presso la galleria Nicola Pedana Arte Contemporanea di Caserta. Si tratta, invero, di un progetto, curato dal critico d’arte Ivan Quaroni, che vede l’artista, grande appassionato di cucina regionale, trarre ispirazione dalle ricette di Francesco Sposito, chef della Taverna Estia di Brusciano, in provincia di Napoli, che ha guadagnato i titoli di giovane Stella Michelin d’Europa, di più giovane Jre (Jeunes Restaurateurs d’Europe) nel 2009 e di miglior cuoco emergente Gambero Rosso nel 2010.
Per l’occasione, Vanni Cuoghi realizza col suo tipico stile ironico e delicato, fantastico e surreale, quindici opere simili a una fantasiosa mise en scène teatrale delle ricette di Francesco Sposito, stella della gastronomia campana, che ha saputo coniugare la sperimentazione e la ricerca dei prodotti con una intelligente rivisitazione dei piatti della tradizione.
Traendo spunto anche da quel capolavoro della letteratura gastronomica che è il Cuoco Galante di Vincenzo Corrado, pubblicato a Napoli nel 1773, Vanni Cuoghi traduce le invenzioni di Sposito in una carrellata di immagini gaudenti, ambientate in ipotetiche e visionarie feste di fidanzamento e di matrimonio, in gioiose cene galanti, in cui l’artista abbina il gusto ricco e sontuoso dell’immaginario gastronomico napoletano con uno stile liberamente ispirato ai costumi carnascialeschi del Settecento. Per l’artista è un ritorno alle origini del suo linguaggio, dominato dall’ironia e dall’affabulazione.
Con una grammatica visiva semplice e raffinata, capace di mescolare citazioni folk e suggestioni pop, con un occhio sempre attento alla storia dell’arte, Vanni Cuoghi immagina le ricette di Sposito come una festosa narrazione per immagini, che si snoda attraverso una teoria di gioiosi e surreali tableau vivant, dove i piatti del giovane chef - dal Bignè al nero di seppia, farcito con ricotta su salsa di peperoni al Risotto al limone con crudo di gamberi e vongole veraci, dai Fagottini di pasta ai pistacchi di Bronte con burrata e piccoli ortaggi fino al Tonno rosso con peperoncini verdi e pomodori alla vaniglia – si trasformano negli episodi di una fiaba gustosa, dove gli ingredienti diventano personaggi, personificazioni delle gioie della nostra più alta tradizione culinaria.
Il catalogo che accompagna la mostra, curato da Ivan Quaroni ed edito dalla Galleria Nicola Pedana Arte Contemporanea insieme alla Grafica Nappa di Aversa, si presenta come una sorta di visionario ricettario, dove i dipinti di Vanni Cuoghi e le ricette di Francesco Sposito invitano i cultori a sperimentare un nuovo e più creativo approccio all’arte e alla gastronomia. L’esposizione sarà visitabile fino al 30 giugno 2014.
BIOGRAFIE
Vanni Cuoghi - artista
Nasce a Genova nel 1966.
La sua pittura rappresenta personaggi che paiono usciti da un libro d’illustrazioni per l'infanzia, cui, però, sembrano aver levato il lieto fine.
Ha partecipato a numerose mostre in Italia e all'estero tra cui si ricorda nel 2008 "Maestri di Brera" presso il Liu-Haisu Museum di Shangai e la Biennale di San Pietroburgo.
Nel 2009 partecipa con il gruppo Italian Newbrow alla Biennale di Praga a cura di Giancarlo Politi e Ivan Quaroni.
A New York partecipa, nel 2010, a "Il Nuovo Profilo Italiano" presso Scope Art Fair.
Nel 2011 partecipa alla LIV Biennale di Venezia, nel Padiglione Italia curato da Vittorio Sgarbi. Le sue opere sono state pubblicate in monografie edite da Silvana Editoriale (Novus Malleus Maleficarum, 2011) e Umberto Allemandi Editore (Aion. Di giochi, giardini e altre delizie, 2013) e nei volumi Laboratorio Italia. Nuove tendenze in pittura (Johan & Levi Editore, 2008) e Italian Newbrow. Cattive Compagnie (Umberto Allemandi editore, 2012), entrambi curati da Ivan Quaroni.
Da sempre appassionato di cucina, Vanni Cuoghi ha curato per diversi anni una rubrica sul web magazine Lobodilattice, intitolata “Al di là del bere e del mare”, in cui proponeva escursioni artistiche e culinarie in diverse regioni italiane. Nel 2010 ha realizzato alla Galleria Bianconi di Milano una doppia personale con lo chef Davide Oldani, per il quale ha realizzato nella Bottega Gatti di Faenza 10 piatti in ceramica sul tema La vendetta, un piatto da gustare freddo.
Francesco Sposito - chef
Muove i primi passi in cucina, non ancora sedicenne, al fianco di papà Armando. Finiti gli studi classici e dopo un approccio con l'Università, decide di approfondire
l'affascinante mondo della cucina ed è così che cominciano le sue prime sperimentazioni. La voglia di continuare a crescere e l'esigenza di sapere lo portano a girare per alcune cucine di grandi Chef Italiani e Francesi. Nel 2002 l'incontro con Igles Corelli che sarà il suo maestro, colui che farà esplodere la passione e il talento che ha dentro. A cavallo fra il 2005 e il 2006 assume la responsabilità della cucina e mette in essere le sue idee. La cucina deve essere uno strumento moderno, un laboratorio, nel quale le novità favoriscono la trasformazione degli elementi della sua terra.
Nel 2008 arriva l'importante riconoscimento da parte della Guida Michelin che gli assegna la prima stella. Nel 2009 entra a far parte della famiglia dei Jeunes Restaurateurs d'Europe.
Nel 2010 è il migliore Chef Emergente d'Italia da parte della Guida del Gambero Rosso. Nel 2012 riceve un duplice riconoscimento: è il giovane dell'anno per la Guida dell'Espresso e per la Guida BMW Italia, per le quali è considerato il più promettente talento della cucina Italiana.
Ivan Quaroni – critico d’arte e curatore
Nasce a Milano nel 1970. Ha collaborato con le riviste Flash Art e Arte. Nel 2008 ha pubblicato il libro Laboratorio Italia. Nuove tendenze in pittura (Johan & Levi editore, Milano). Nel 2009 ha curato la sezione «Italian Newbrow» alla IV Biennale di Praga. Nello stesso anno è stato tra i curatori di «SerrOne Biennale Giovani di Monza». Nel 2010 ha pubblicato il libro Italian Newbrow (Giancarlo Politi editore, Milano). Nel 2012 è stato tra i curatori della Biennale Italia Cina e ha pubblicato il volume Italian Newbrow. Cattive Compagnie (Umberto Allemandi, Torino). Dal 2009 conduce seminari e workshop sul Sistema dell’Arte Contemporanea presso il Crab (Centro Ricerche dell’Accademia di Brera) e l’associazione culturale CircoloQuadro di Milano. Ha curato oltre 150 mostre in spazi pubblici e gallerie private, scrivendo per importanti artisti, tra cui Allen Jones, Ronnie Cutrone, Ben Patterson, Victor Vasarely, Paolo Icaro, Marco Lodola, Salvo e Arcangelo. Esperto di Lowbrow Art e Pop Surrealism, ha scritto testi critici per gli artisti Gary Baseman, Clayton Brothers, Zio Ziegler e Jeremyville. Dal 2012 è curatore del Premio Griffin, promosso da Colart Italia, holding che raccoglie i marchi Windsor & Newton, Conté à Paris, Liquitex.
L’Ufficio Stampa
Maria Beatrice Crisci