Vanna Nicolotti – Esprit de gèomètrie
Sorretta da una solida formazione accademica, arricchita dal dialogo e dal confronto con i protagonisti dell'arte contemporanea, Vanna Nicolotti porta avanti fin dagli esordi degli anni '60 una ricerca personale con coerenza e metodo analitico dove è presente il senso dell'impegno costante, l'onestà intellettuale e la sua dirittura morale.
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Informazioni
- Luogo: PALAZZO RENZO PIANO
- Indirizzo: Via Bovio, 6 - Novara - Piemonte
- Quando: dal 23/02/2013 - al 10/03/2013
- Vernissage: 23/02/2013 ore 17-20
- Autori: Vanna Nicolotti
- Curatori: Vincenzo Scardigno
- Generi: arte contemporanea, personale
- Orari: feriali 15-18 | festivi 10-12 / 15-19 | lunedì chiuso
Comunicato stampa
Sorretta da una solida formazione accademica, arricchita dal dialogo e dal confronto con i protagonisti dell'arte contemporanea, Vanna Nicolotti porta avanti fin dagli esordi degli anni '60 una ricerca personale con coerenza e metodo analitico dove è presente il senso dell'impegno costante, l'onestà intellettuale e la sua dirittura morale. Tutte le sue opere sono connotate da equilibrio compositivo, rigore esecutivo, assenza di decorazione e abbellimenti ridondanti. E' una pittura astratta, aniconica, caratterizzata da un forte impulso alla sintesi formale e alla riduzione della sintassi pittorica
Sono opere colme di significati non solo plastici e cromatici, ma anche concettuali, o meglio speculativi: ci riconsegnano trasfigurato lo spettacolo del profondo elaborato con la curiosità di chi intende scrutare l'eterno mistero dell'essere ed è mosso dal desiderio di andare nel fondo delle cose. Vanna Nicolotti pensa l'arte come riflessione analitica, come pratica mentale, che esegue con perizia tecnica e disciplina combinatoria. La sua pittura e le sue calcografie sono un elogio alla profondità contro la superficialità, in ogni sua lavoro ritroviamo una sorta di gioco prospettico che ci rimanda alla pienezza della vita interiore, al mistero dell'inconscio, al segreto dell'universo che è vuoto e pieno allo stesso tempo. Procede nella sua analisi con estrema naturalezza e semplicità come già certificato nelle opere grafiche realizzate negli anni 70/80. Sono testimoni di un periodo storico che ha visto l'artista impegnata in una lotta contro la tirannia e gli abusi del potere, a sostegno delle vittime della ferocia militare e dell'indifferenza umana. Dunque l'arte intesa non come consolatoria fuga dell'immaginazione, ma come impegno sociale. E' proprio il suo rigore e la sua disciplina metodologica che ci spingono a fare nostra la riflessione del filosofo seicentesco Blaise Pascal e ad analizzare le sue opere secondo la sua teoria dell'esprit de finesse, che non è nient'altro che la spinta alla conoscenza realizzata col linguaggio del cuore, del sentimento e dell'empatia, è la lingua dell'anima e della sfera affettiva, ebbene noi la troviamo ben presente nella ricerca dell'artista e a ragione sosteniamo che essa integra e completa l'esprit de gèomètrie che è invece la conoscenza analitica che si ottiene con procedimenti razionali, matematici ed è ciò, che di primo acchito, colpisce la nostra fantasia di fronte a questi elaborati. I due spiriti coesistono e si compenetrano. Nei quadri recenti di Vanna Nicolotti si trovano uniti entrambi questi procedimenti: da una parte vi è l'impulso a fermare la bellezza della radiazione luminosa e a custodirla dentro la geometria di un cristallo e dall'altra il desiderio di liberare, con entusiasmo e grazia, spazi di colore puro e pulsante che la magia della luce ci riporta ai campi dell'infinito e dell'incorporeo, perché l'essenziale è invisibile agli occhi.
Giovanni Cordero
Torino 31 gennaio 2013
