Ut pictura poesis

L’esposizione celebra gli 80 anni di Giuseppe Conte e la sua amicizia con il maestro Paladino.
Comunicato stampa
Dall’ 8 Agosto al 10 ottobre, il Castello di Lerici ospiterà una mostra preziosa dal titolo:
“Ut pictura poesis”, ovvero “come in Pittura, così in Poesia”, citando Orazio. C’è un valore quanto mai attuale in questa asserzione che attraversa i secoli e giunge alla modernità, e che ancora può indicarci nuove strade, spunti e prospettive inesplorate di contaminazione: non solo per un consolidato reciproco arricchimento, ma anche per agevolare la fruizione di più linguaggi artistici, spiega Lucilla Del Santo, curatrice della mostra che continua: È una relazione biunivoca, quella tra letteratura - poesia e arte, che di frequente, come nel Libro d’Artista, ha dato vita ad opere ed esperienze straordinarie: parole e immagini a dialogo, per approdare ad una visione totale della cultura. In esposizione, alcune fra le più celebri “reinterpretazioni” del maestro Domenico Paladino di Opere letterarie caposaldo di tutta la letteratura mondiale, “a dialogo” con i componimenti di Giuseppe Conte, icona poetica del secondo novecento. La mostra nasce dalla volontà di festeggiare, non a caso nel Golfo dei Poeti, un compleanno importante: i secondi 40 anni di Giuseppe Conte, e si concretizza celebrando un’amicizia particolare e una collaborazione decennale: quella con Domenico Paladino, uno dei massimi artisti italiani contemporanei, e fra i più noti al mondo.
Nelle sale del castello si potranno ammirare i Libri d’Artista che ne sono scaturiti; 105 tavole originali del Don Chisciotte (incisioni, acqueforti, acquetinte, disegni al tratto, tecniche miste) e 47 tavole originali de “I canti dell’Innocenza e dell’Esperienza” di Domenico Palladino a dialogo con i componimenti di Giuseppe Conte e le sue personali traduzioni delle poesie di William Blake.
“Ma anche ricordi personali e reciproci, che hanno accompagnato questa lunga amicizia e comune sentire, oltre che quello che definisco un meraviglioso poema d’amore di Giuseppe Conte: Non finirò di scrivere sul mare, spiega ancora Del Santo che continua: Ho scelto questo componimento, poiché in
esso vortici lucenti di suoni e di rime ritengo racchiudano la sintesi del pensiero dell’autore, oltre che la grandezza della sua Poesia: la libertà dello spirito, una pietas mai retorica, l’energia civile e lirica del suo canto, l’amore indomito per la Natura, l’importanza della forza conoscitiva del mito di oriente e di occidente, l’accettazione delle contraddizioni dell’animo umano e del gioco di finzione e di verità della vita. Durante la Mostra (al mattino alle ore 11.00 e alla sera alle ore 18.30) in Sala Madì, verrà proiettato “QUIJOTE” il lungometraggio che ha visto Mimmo Paladino cimentarsi anche nella regia: si tratta di una rilettura dell’omonimo romanzo di Cervantes, un piccolo gioiello di cinema d’arte dove il teatro
d’avanguardia si fonde con l’arte contemporanea. Presentato alla sessantatreesima edizione
della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, vede Peppe Servillo e Lucio Dalla, nella sua ultima apparizione in video, protagonisti nei panni di Don Chisciotte e Sancio Panza, affiancati da un cast d’eccezione tra cui Alessandro Bergonzoni, Enzo Moscato e Ginestra Paladino. Infine, nella galleria del Castello, sarà presentato e proiettato in prima nazionale, come contributo permanente in mostra, il video arte della registra pluripremiata Samantha Casella, vincitrice dello Starlight International Cinema Award alla scorsa Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, su un’idea di Lamberto Fabbri, editore del Libro d’Artista su William Blake.
Poter ospitare una mostra che unisce le poesie di Giuseppe Conte, grande amico di Lerici ed anima di Ariel Festival, e le tavole del Don Chisciotte e di William Blake del maestro Domenico Palladino, esponente di spicco della transavanguardia italiana, è motivo di grande orgoglio per la nostra comunità. Lerici, patria del Golfo dei Poeti, ha un retaggio legato non solo alla poesia ma a tutte le espressioni artistiche. In quest’ottica, dopo la mostra dello scorso anno che celebrava Lord Byron, il castello ospiterà ancora una mostra che alla figura di un grande poeta affianca un maestro delle arti visive, nella speranza che questo format, fortemente legato alla nostra identità, possa proseguire nei prossimi anni - commenta Lisa Saisi, assessore alla cultura del comune di Lerici.
Sono orgoglioso di ospitare nel nostro storico Castello una mostra così straordinaria che celebra gli 80 anni di Giuseppe Conte e la sua profonda amicizia con Mimmo Paladino, nella comune passione per l’arte, la cultura e l’impegno civile: questa mostra è un omaggio all’amicizia, alla passione per le idee e per l’umanità. Ringrazio Giuseppe Conte per aver voluto condividere con la nostra comunità questo momento simbolico, ed il maestro Paladino per aver contribuito con entusiasmo e sensibilità artistica al progetto. Ringrazio inoltre Lucilla Del Santo, curatrice della mostra. Invito cittadini e visitatori ad approfittare di questa esperienza unica, nella certezza che questo evento contribuirà a rafforzare il nostro senso di appartenenza e ad arricchire il panorama culturale in Liguria, offrendo uno spunto di riflessione e partecipazione per tutti - chiosa invece il Sindaco di Lerici, Leonardo Paoletti.