Un Certain Regard

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA CART
Via Giuseppe Sirtori 7, Monza, Italia
Date
Dal al

Martedì – Sabato :15,30 – 19,30

Vernissage
19/05/2012

ore 18.30

Curatori
Giorgio Viganò
Generi
arte contemporanea, collettiva
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“Un certain regard” è un parziale tentativo di descrivere uno stato fluido, imprevedibile, un momento non solidificato di un’esperienza in divenire; con un occhio di riguardo al diverso, all’indecifrabile e non-convenzionale : una sfida ad appropriarsi di linguaggi differenti.

Comunicato stampa

Un Certain Regard : Opere di Stefano Arienti- Alessandro Biggio –
Francesco Fossati – Eva Marisaldi – Sabrina Mezzaqui –
Luisa Rabbia – Alberto Scodro – Patrick Tuttofuoco-

INAUGURAZIONE SABATO 19 Maggio 2012 ore 18,30

Dopo Duchamp non esiste una definizione di arte che valga una volta per tutte. L’arte muta e le trasformazioni sono così radicali da esibire anche opere che sembrano estranee al mondo dell’arte : numerosissime sono le forme assunte oggi dall’arte contemporanea e talvolta in contraddizione tra loro.
Rimane, al centro, il problema di commutare l’esperienza artistica (il vissuto e la visione personale) in rappresentazione, nella varietà dei mezzi, dei procedimenti e dei materiali : spesso le cose, nella loro essenza, non sono come appaiono e le spiegazioni non rivelano appieno il mistero.
Leggere “l’opera d’arte” vuol dire interpretare, comprendere, spiegare; non soffermarsi cioè solo all’immagine - spesso riconoscibile – ma entrare nei significati dell’opera e nell’insieme dei suoi elementi : colmare lo scarto tra ciò che vediamo e la trama dei propositi da cui è avvolta.
Il mistero dell’opera d’arte è costituito dalla sua realtà che insieme si svela e si nasconde , che racchiude un “quid” di indeterminatezza costituito da sensazioni, emozioni, allusioni, citazioni, visibile e invisibile. Un insieme di esperienze conoscitive, sensoriali ed emozionali che assicurano vitalità e concretezza all’opera, un’energia strisciante che sopravvive al momento creativo.
“ Un certain regard” è un parziale tentativo di descrivere uno stato fluido, imprevedibile, un momento non solidificato di un’esperienza in divenire; con un occhio di riguardo al diverso, all’indecifrabile e non-convenzionale : una sfida ad appropriarsi di linguaggi differenti. Analizzando il problema delle intenzioni, indagando la misura analitica del pensare, scoprendo il retroterra emozionale, letterario e filosofico e talvolta le relazioni tra arte e scienza : quasi una apologia del metodo.
Privilegiata in questa rassegna è la scelta di materiali anomali : carta, stoffa, ferro, legno, silicone, gesso, elementi naturali, creta e acqua.

A cura di Giorgio Viganò