Ugo La Pietra – Le case parlanti

Informazioni Evento

Luogo
MAAB GALLERY
via Nerino 3 20123 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì, ore 10.30 - 18

Vernissage
06/06/2019

ore 12

Artisti
Ugo La Pietra
Generi
arte contemporanea, personale

Le case parlanti, mostra personale di Ugo La Pietra (Bussi sul Tirino, 1938).

Comunicato stampa

“L’interno verso l’esterno diventa così, oltre che uno slogan a cui rimandare sinteticamente tutte le mie ricerche tese al superamento della barriera, che ancora esiste, tra spazio privato e spazio pubblico, anche un metodo progettuale per la buona salute di un’architettura che sembra cercare con scarsi risultati nuovi modelli a cui fare riferimento.”
Ugo La Pietra, in “Promemoria”, ed. Katà, Milano 1979/80

MAAB Gallery è lieta di presentare Le case parlanti, mostra personale di Ugo La Pietra (Bussi sul Tirino, 1938). Architetto, designer e artista, tra i fondatori del Gruppo del Cenobio nel 1962, sin dagli esordi della sua attività La Pietra è un attento scrutatore della realtà urbana e sociale che ha ampiamente affrontato nei propri lavori evidenziandone spesso incongruenze e ombre.
Negli spazi di via Nerino, il visitatore sarà accolto da dieci sculture in ceramica (Interno/esterno, 1982 – ed.1/4 – Ceranima, Sesto Fiorentino) e da una selezione di disegni, realizzati a tecnica mista e ad acquarello, che ben identificano quella corrente sperimentale definita “architettura radicale”, sviluppatasi negli anni Settanta, volta a riproporre un’architettura che fosse in grado di comunicare.
Dopo l’installazione del 1979, Un pezzo di strada nella stanza e un pezzo di stanza della strada, presentata alla Triennale di Milano, con queste opere La Pietra affronta nuovamente il tema del superamento della barriera tra sfera privata e pubblica, creando conflittualità benefiche tra i due ambiti e giungendo al superamento dell’anonimato caratteristico dello stile internazionale.
Nelle opere di La Pietra gli elementi che generalmente qualificano l’interno, quali tazze, bottiglie, vasi e tende, si riversano sulle facciate delle case connotandole con oggetti della quotidianità che vengono ripetuti e ingranditi generando un “catalogo inesauribile di manipolazione”.

“La casa comunica ancora!
Portiamo sulle facciate le tende, i vasi da fiori, le poltrone, le abat-jour, le sedie,
i tavoli e le credenze, le bottiglie…
L’interno che va all’esterno.
Si rompe il muro tra spazio privato e spazio pubblico”

La mostra sarà accompagnata da un catalogo bilingue (italiano e inglese) con testi critici di Marco Meneguzzo e Gianluca Ranzi.