Twenty Pounds of Therica
La mostra si pone quale risposta provocatoria alla Biennale di Venezia, quest'anno curata da Vittorio Sgarbi.

Informazioni
- Luogo: CONVENTO DEI SANTI COSMA E DAMIANO
- Indirizzo: Sestiere Giudecca, 619/a Venezia - Venezia - Veneto
- Quando: dal 01/07/2011 - al 25/09/2011
- Vernissage: 01/07/2011 ore 19 su invito
- Autori: Mimmo Paladino, Jean-Paul Riopelle, Jannis Kounellis, Enrico Castellani, Alighiero Boetti, Giosetta Fioroni, Joseph Beuys, Cy Twombly, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Anselm Kiefer, Piero Manzoni, Luigi Ontani, Sigmar Polke, Julian Schnabel, Marlene Dumas, Gino De Dominicis, George Baselitz, Jean-Michel Basquiat, Dadamaino, Mimmo Germanà, Jochen Gerz, David Hockney, Jörg Immendorff, Yves Klein, Markus Lüpertz, Gian Ruggero Manzoni, Gabi Minedi, A.R. Penck, Alexis Rockman, Ulrich Rückriem
- Generi: arte contemporanea, collettiva, disegno e grafica
- Orari: 10.00-18.00 chiuso il lunedì
- Sito web: myspace.com/pharmacyindustry
- Uffici stampa: STUDIO LUCIA CRESPI
- Editori: SKIRA
Comunicato stampa
La Pharmacy, promotrice e curatrice della mostra, è solita creare eventi al fine di porsi con provocazione contro operazioni culturali le quali, secondo i responsabili della stessa, vengono a sminuire il "concetto" di arte contemporanea, come la Biennale di Venezia di quest’anno, diretta da Vittorio Sgarbi
All'interno de La Pharmacy, antica sede di prodotti farmaceutici in quel di Mestre, sono ancora custoditi statue sansovinesche raffiguranti Galeno ed Esculapio, arredi, mosaici ottocenteschi, mortai, bilance, alambicchi, ampolle e vasi per contenere le spezie che andavano a formare anche la Triaca o Theriaca, antidoto per eccellenza per combattere i veleni (da ciò il titolo della mostra). Nel tempo, la Theriaca veneziana, il cui nome deriva da Therion, per indicare animali nocivi e velenosi, divenne famosa in tutto il mondo. La Pharmacy, allora, nel 1812, Manifatture Farmaceutiche Vendramin e Figli, grandi collezionisti d'arte, era considerata vero e proprio luogo di culto e di ritrovo di artisti, letterati, attori, politici e dei membri della Compagnie De Calza, ed è per questo motivo che gli eredi, da alcuni anni a questa parte, hanno voluto far tornare in vita questo luogo storico e, sostenendo eventi di prestigio, sono andati a ricreare quelle atmosfera del passato che resero quei locali, e i prodotti che la manifattura produceva, celebri in Europa e anche nel mondo. La mostra, lasciata Venezia, poi troverà collocazione, nei primi mesi del prossimo anno, presso la sede della Berlinische Galerie.
