Tutto torna!

Nuove acquisizioni e restituzioni alle collezioni della Reggia di Caserta.
Comunicato stampa
Dal 22 ottobre al 24 novembre è aperta al pubblico la mostra Tutto torna! Nuove acquisizioni e restituzioni alle collezioni della Reggia di Caserta. Curatrici Tiziana Maffei e Valeria Di Fratta.
L'esposizione nelle retrostanze della Sala del Trono mette in luce le opere rientrate da diversi luoghi di cultura o acquisite negli ultimi anni alle collezioni del Museo del Ministero della Cultura.
La restituzione di beni è un processo fondato sulla collaborazione con altri istituti che risponde alla logica di ridare coerenza narrativa e integrità storica al patrimonio del Complesso vanvitelliano. La mostra racconta il percorso di riconsegna di dipinti, oggetti d'arredo e statue che, pur appartenendo alla Reggia di Caserta, si trovavano in prestito altrove.
Sono tornate al loro posto dal Palazzo reale di Napoli due sculture appartenenti alla Collezione Farnese: Talia e Melpomene, Muse della Commedia e della Tragedia; è stato riallestito il grande quadro Cimabue scopre le abilità di Giotto del pittore Tommaso de Vivo, concesso nel 2014 alla Prefettura di Caserta; sono rincasate, dopo aver fatto il giro del mondo, le due tele Allegoria della Sapienza e Allegoria della Storia, rispettivamente di Carlo Brunelli e Desiderio De Angelis.
Il Museo ha nuovamente esposto, poi, dopo settant’anni, il Centrotavola con vedute dei Palazzi Reali di Napoli, Capodimonte e Caserta, di Raffaele Giovine, omaggio della città di Napoli al re Ferdinando II. Infine nelle sale è esposta la serie dei ritratti borbonici con gli ovali raffiguranti Carlo di Borbone, Maria Amalia di Sassonia, Ferdinando IV e Maria Carolina d’Asburgo di Lorena, provenienti dal Museo di Capodimonte.
Le nuove acquisizioni della Reggia di Caserta ricostruiscono la realizzazione dell'apparato decorativo e figurativo del Palazzo reale, avviato da Luigi Vanvitelli e portato avanti dal figlio Carlo.
La prima in ordine di tempo è stata, alla fine del 2023, la coppia di modelli preparatori realizzati intorno al 1787 dal pittore siciliano Mariano Rossi per la volta della Sala di Alessandro. I due bozzetti raffigurano la Prosperità e la Forza. Appartenuti per oltre un secolo alla famiglia siciliana dei Messina, i dipinti furono molto probabilmente portati dallo stesso pittore in Sicilia al seguito del re Ferdinando nel 1801. Furono poi ceduti alla famiglia degli Imbornone e di lì trasferiti in eredità alla famiglia Messina.
La seconda acquisizione è Apoteosi della dinastia borbonica, opera di Fedele Fischetti del 1772. Destinata in origine alla Sala del Baciamano (corrispondente all’attuale Sala del Trono), essa permette di comprendere il progetto originario per l’affresco della volta voluto da Luigi Vanvitelli. Di fatto Fischetti non eseguì mai tale decorazione. Essa fu intrapresa solo diversi decenni dopo, per volontà di Ferdinando II di Borbone, da Gennaro Maldarelli che realizzò la Cerimonia della posa della prima pietra della Real Palazzo di Caserta. L'olio su tela è stato acquistato presso la casa d'aste Kunsthaus Lempertz di Colonia, grazie al finanziamento della Direzione Generale Musei.
Nel 2025, infine, il Museo ha recuperato un'altra significativa testimonianza del coinvolgimento di Fedele Fischetti nel programma decorativo degli Appartamenti reali della Reggia di Caserta. Si tratta dello studio preparatorio per gli affreschi della volta del Gabinetto degli Stucchi della regina Maria Carolina. Il disegno acquerellato rappresenta Venere adornata dalle tre Grazie, in omaggio alla stessa regina e alle sue virtù. L'opera è stata comprata presso la galleria Pandora Old Master Paintings di New York.
"Il patrimonio è uno strumento della narrazione del Museo e le acquisizioni sono una testimonianza della storia della Reggia di Caserta - afferma il direttore della Reggia di Caserta Tiziana Maffei - Il lavoro in questi anni è stato orientato al recupero, valorizzazione e conservazione degli spazi del Complesso vanvitelliano ma anche alla salvaguardia e all'arricchimento delle sue collezioni. Accrescere il patrimonio dell'Istituto è una responsabilità che richiede competenze interdisciplinari. Un impegno tecnico corale per il settore della cultura".
L'esposizione è visitabile negli orari di ordinaria apertura degli Appartamenti reali con biglietto/abbonamento al Museo. Chiusa nelle giornate di gratuità.