Trasparenze

Informazioni Evento

Luogo
TEMPLE UNIVERSITY
Lungotevere Arnaldo Da Brescia 15, Roma, Italia
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì
dalle 10.00 alle 19.00

Vernissage
12/02/2013

ore 19

Artisti
Gregorio Botta, Barbara Salvucci, John O’Brien, Linda Hudson
Generi
arte contemporanea, collettiva
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La mostra Trasparenze presenta i lavoro di quattro artisti, legati da una comune sensibilità verso la trasparenza, intesa come chiarezza e verità, tempo e esistenza, vetro e resina, sovrapposizione e inclusione.

Comunicato stampa

Lamostra Trasparenze presenta i lavoro di quattro artisti, legati da una comune sensibilità verso
la trasparenza, intesa come chiarezza e verità, tempo e esistenza, vetro e resina, sovrapposizione
e inclusione.Ma Trasparenze si riferisce anche al limpido legame tra gli artisti.
Gregorio Botta e John O’Brien si incontrano all’Accademia di Belle Arti di Roma che frequentano -
con indirizzi diversi - dal 1980 al 1984.Nel corso di scultura è nata un’amicizia nutrita d’arte che è
proseguita nel tempo anche quando O’Brien è tornato a vivere e lavorare in America.Pur seguendo
strade espressive differenti, il loro percorso li ha portati ad adoperare qualche voltamedia simili,
come il vetro usato in questamostra.A loro volta,Gregorio Botta invita Barbara Salvucci e John O’Brien
invita Linda Hudson. I lavori di Gregorio Botta, in vetro e piombo, sono dedicati al tema del tempo
e della scrittura: versi di Emily Dickinson incisi su lastre di piombo permettono la fuoriuscita
di acqua, come sangue da una ferita. La scrittura è dolorosa e fertile, impossibili e illeggibile.
John O’Brien presenta sette disegni dove gli elementi di Roma storica sono sovrapposti a elementi
dalla sua esperienza personale nella città.Questi immagini pongono il centro della città
in relazione alla periferia, e la città in relazione alla narrative personale dell’artista.
Barbara Salvucci viene rappresenta da una grande resina che racchiude resti di tessuti e un ramo
di rosa spinosa: il congelamento di unmomento, probabilmente doloroso, della esistenza umana.
Un grande cuscino di resina, poggiato su un letto di ferro, è agitato interiormente da oggetti oscuri,
come un sogno che si sta dipanando davanti ai nostri occhi. Infine due lenzuoli come sospesi
in forma di acquasantiera, offronomiele - invece di acqua - all’astante.
Gregorio Botta vive e lavora a Roma.Si laurea all’Accademia di Belle Arti di Roma.
Espone a Roma ( Il Segno e la Fondazione Volume),Napoli (studio Trisorio),Bologna (Galleria G7),
Verona (Galleria dello Scudo) e inmolte altre città.Sue personali sono state allestite anche in spazi
pubblici come iMagazzini del Sale in piazza del Campo a Siena, il Loggiato San Bartolomeo
di Palermo.Ha partecipato a due Quadriennali e a importantimostre collettive.Sue opere sono
nelle collezioni delMart di Rovereto, delMusma diMatera, della Bce di Francoforte, della Certosa
di Padula e in altre raccolte pubbliche e fondazioni.
John David O’Brien vive e lavoro a Los Angeles (USA).Si laurea dalla Accademia di Belle Arti
di Roma nel 1984.È artista in residenza alla Calcografia Nazionale dal 1982 al 1984.Riceve laMFA
dalla University of Southern California, Los Angeles nel 1989.Hamostre personali alla Kristi Engle
Gallery di Los Angeles nel 2008 e nel 2010.Partecipa amostre collettive Bushberg Project,Newark,
NJ, Los Angeles Valley College Art Gallery,Valley Glen,CA,Palazzo degli Scalzi,Sassoferrato
(Ancona),Villa Dora,San Giorgio di Nogaro, IT,ShoshanaWayne Gallery,SantaMonica,CA,Samson
Projects,Boston,MA,Center for the Arts,Eagle Rock, Los Angeles,CA e Angels Gate Cultural
Center,San Pedro,CA.
Barbara Salvucci vive e lavora a Roma.Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma in Pittura
nel 1994.Tra le numerosemostre segnaliamo nel 2003 “Inchiostro indelebile”,MACRO,Museo
d’Arte Contemporanea di Roma, la personale all’AuditoriumParco dellaMusica,Roma, nel 2004,
la personale “KM1234” a Budapest presso la Galleria Comunale Budapest Galéria nel 2010.
Nello stesso anno partecipa alla XIV Biennale di Arte Sacra Contemporanea,Museo Stauròs
a San Gabriele e nel 2011 alla 54° Biennale di Venezia Padiglione Italia.