Transavanguardia Grand Tour

Informazioni Evento

Luogo
ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA - PALAZZO CARPEGNA
Piazza Dell'accademia Di San Luca 77, Roma, Italia
Date
Il
Vernissage
02/03/2012

ore 17.30

Artisti
Franco Purini, Andrea Cortellessa
Curatori
Francesco Moschini
Generi
incontro - conferenza
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L’Accademia Nazionale di San Luca propone un dibattito sulla serie di iniziative curate da Achille Bonito Oliva, in concomitanza con i festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia, dal titolo”La Transavanguardia in Italia”.

Comunicato stampa

TRANSAVANGUARDIA/GRAND TOUR

Iniziativa all’interno del ciclo “Le mostre raccontate”

Introduce e coordina
Francesco Moschini

Intervengono
Achille Bonito Oliva, Stefano Chiodi, Andrea Cortellessa, Franco Purini

Venerdì 2 marzo 2012, ore 17.30

Accademia Nazionale di San Luca
Roma, piazza dell’Accademia di San Luca 77
tel. 06.6798850 06.6790324

Venerdì 2 marzo 2012 alle ore 17.30, l'Accademia Nazionale di San Luca propone un dibattito sulla serie di iniziative curate da Achille Bonito Oliva, in concomitanza con i festeggiamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia, dal titolo"La Transavanguardia in Italia".
Dopo la proiezione di due contributi audiovisivi che illustrano il progetto culturale della Transavanguardia: A. Valeri, Da un'intuizione teorica e S. D'ortenzi, Un segno aperto /1980 - 2012/ La Transavanguardia italiana, introdotti da Francesco Moschini, interverranno Achille Bonito Oliva, Stefano Chiodi, Andrea Cortellessa, Franco Purini.
"La Transavanguardia in Italia", ideata e coordinata da Achille Bonito Oliva, intende celebrare i Centocinquant’anni dell’Unità d’Italia attraverso un ciclo di sei mostre dedicato all'opera di Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Nicola De Maria e Mimmo Paladino. Avviata nel novembre 2011, con la mostra a Palazzo Reale di Milano, l'iniziativa si articola in successive tappe monografiche dedicate ai cinque artisti che con la loro opera definiscono altrettanti percorsi personali all'interno della Transavanguardia. Da dicembre 2011 opere di Sandro Chia all'ex-Foro Boario di Modena, di Nicola De Maria al Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, di Enzo Cucchi al MARCA di Catanzaro; di prossimo avvio le iniziative dedicate a Mimmo Paladino, che esporrà alla ex-GIL di Roma, e Francesco Clemente, le cui opere saranno in mostra nel Palazzo Sant'Elia di Palermo. La dislocazione geografica delle opere, collocate in diverse città rappresentative della storia e dell’identità italiana, evidenzia come la Transavanguardia, sin dal suo nascere, ha saputo puntare sull’identità della cultura italiana, inserendola a pieno titolo, e con una sua peculiare originalità, nel dibattito culturale internazionale degli ultimi quarant’anni, segnato dalla crisi delle ideologie del Novecento, dalla globalizzazione dei mercati e dall’affermarsi dei movimenti no global e glocal. Nello stesso tempo la Transavanguardia ha portato l’arte contemporanea nostrana a un livello di attenzione, da parte di collezionisti e musei stranieri, del tutto nuovo per la sua sollecitudine.

Teorizzata nel 1979 da Achille Bonito Oliva con un saggio su Flash Art e da questi presentata per la prima volta al pubblico alla XIII Rassegna internazionale d’arte di Acireale, la Transavanguardia ha la propria consacrazione ufficiale nella sezione Aperto ’80 alla 39ª Biennale di Venezia, segnando un punto di rottura con le ricerche minimaliste, poveriste, processuali e concettuali che avevano dominato gli anni sessanta e settanta. All’idealismo progressista delle neo-avanguardie il nuovo movimento risponde con il ritorno alla manualità dell’arte e alle sue tradizioni, antiche e moderne, con il recupero di un’immagine che non si priva del piacere dell’opulenza né dell’aura della rappresentazione. All’utopia internazionalista del modernismo e alla sua coazione al nuovo oppone il genius loci del singolo artista, ossia il territorio antropologico dell’immaginario individuale, nonché l’esercizio disinvolto del nomadismo culturale e dell’eclettismo stilistico, che si nutre di memoria del passato e di citazioni dalla storia dell’arte, contribuendo in tal modo al più generale processo di rielaborazione della Storia e della soggettività avviato negli anni ottanta dal pensiero post-moderno.
Coordinamento di Ilaria Giannetti e Luca Porqueddu