Tra Dante e Shakespeare. Il mito di Verona

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA D'ARTE MODERNA ACHILLE FORTI
Palazzo della Ragione - Corte Mercato Vecchio, 6 37121 , Verona, Italia
Date
Dal al

da martedì a domenica
dalle 11 alle 19 (ultimo ingresso alle 18.30)
chiuso il lunedì

Vernissage
11/06/2021
Biglietti

I biglietti si possono acquistare online a questo link museiverona.com, prenotando anche l'orario di ingresso, oppure presso le biglietterie della Galleria o della Torre dei Lamberti. biglietto intero solo Galleria d'Arte Moderna: € 4,00 + € 0,40 prevendita online cumulativo Galleria d'Arte Moderna + Torre dei Lamberti: € 6,00 + € 0,60 prevendita online biglietto ridotto (gruppi oltre 15 persone, studenti dai 14 ai 30 anni, adulti over 60, apposite convenzioni) solo Galleria d'Arte Moderna: € 2,50 + € 0,25 prevendita online cumulativo Galleria d'Arte Moderna + Torre dei Lamberti: € 5,00 + € 0,50 prevendita online biglietto scolaresche: € 1,00 ingresso gratuito (anche chi ha diritto alla gratuità può prenotare online la visita al link museiverona.com) persone con età superiore a 65 anni residenti nel Comune di Verona bambini fino a 7 anni persone con disabilità e loro accompagnatore insegnanti accompagnatori di scolaresche tessera ICOM e AMACI Chi ha diritto all'ingresso agevolato o gratuito, dovrà esibire il documento che lo giustifica all'entrata (documento d'identità o altro a seconda del tipo di agevolazione).

Editori
SILVANA EDITORIALE
Curatori
Francesca Rossi, Tiziana Franco
Generi
arte antica, arte moderna
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L’esposizione costituisce uno dei fulcri dell’articolata mostra diffusa appositamente ideata per le celebrazioni del 2021, che prevede il duplice omaggio al Poeta e alla città di Verona, che gli diede “lo primo tuo refugio e ’l primo ostello” (Paradiso, XVII, 70).

Comunicato stampa

L’esposizione costituisce uno dei fulcri dell’articolata mostra diffusa appositamente ideata per le celebrazioni del 2021, che prevede il duplice omaggio al Poeta e alla città di Verona, che gli diede “lo primo tuo refugio e ’l primo ostello” (Paradiso, XVII, 70).

La città scaligera, infatti, non è semplicemente lo sfondo della vicenda dantesca, ma ne diventa essa stessa protagonista. Questa specificità, che la caratterizza rispetto alle altre città dantesche, viene valorizzata attraverso un itinerario cittadino che, tramite l’ausilio di una mappa cartacea appositamente realizzata, porta il visitatore alla riscoperta di ventun luoghi – tra piazze, palazzi, chiese, emergenze monumentali in città e nel territorio – direttamente legati alla presenza del Sommo Poeta, dei suoi figli ed eredi, e a quelli di tradizione dantesca. L’esposizione presso la Galleria d’ Arte Moderna costituisce un omaggio all'esilio veronese di Dante e al legame tra Verona e il Poeta che, nel corso dei secoli, continuò ad alimentarsi dando origine a una ricca produzione artistica.

Il progetto espositivo prevede una selezione di oltre 100 opere tra dipinti, sculture, opere su carta, tessuti e testimonianze materiali dell’epoca scaligera, codici manoscritti, incunaboli e volumi a stampa in originale e in formato digitale provenienti dalle collezioni civiche, dalle biblioteche cittadine, da biblioteche e musei italiani ed esteri.

La mostra copre un arco cronologico compreso tra Trecento e Ottocento e si sviluppa in due nuclei tematici principali:

il primo intende ricostruire il rapporto tra Dante, Verona e il territorio veneto nel primo Trecento;
il secondo si concentra invece sul revival ottocentesco di un medioevo ideale tra Verona e il Veneto

Se in apertura la mostra rievoca il leggendario e presunto incontro tra Giotto e Dante a Padova e consente di ripercorrere la cultura artistica scaligera nel grande snodo della rivoluzione giottesca, il percorso espositivo prosegue poi nell’affascinante racconto del profondo legame che unì Dante e Cangrande della Scala, al quale il poeta dedicò il Paradiso. Le ricche testimonianze legate alla figura dello Scaligero delineano il contesto in cui Dante trascorse gli anni dell’esilio fino alla creazione del suo poema. Testi decorati della Commedia, manoscritti e a stampa, accompagnano i visitatori dall’epoca di Dante alla fine del Settecento, attestando la costante attenzione che Verona e il Veneto rivolsero al Poeta e alla sua Opera.

Tra le opere in mostra, da non perdere i tre disegni di Botticelli, prestigioso prestito del Kupferstichkabinett di Berlino. In particolare, Dante e Beatrice. Paradiso II, è stato scelto come immagine coordinata della mostra diffusa, che sviluppa graficamente il tema dell’itinerario dantesco nel Paradiso e lo traduce nel cammino del Poeta, guidato da Beatrice, lungo le strade di Verona, alla scoperta dei luoghi legati alla sua memoria.
Il secondo nucleo tematico sviluppa la riscoperta del mito di Dante nella grande stagione ottocentesca, come incarnazione dei nascenti ideali risorgimentali e allo stesso tempo esempio del tormento creativo del Poeta esiliato. È a questo punto del percorso espositivo che il visitatore potrà ammirare la fortuna iconografica dei personaggi danteschi, a partire da Beatrice e Gaddo, ma anche di altre figure femminili e delle tragiche vicende, legate al tema dell’amore e degli amanti sfortunati, di Pia de’ Tolomei e Paolo e Francesca. Proprio quest’ultimo tema introduce il mito di Giulietta e Romeo, giovani innamorati nati dalla penna di Luigi da Porto nel Cinquecento e resi celebri da William Shakespeare in tutto il mondo. Attraverso questo percorso si potrà cogliere il costituirsi dell’identità della Verona ottocentesca, che da un lato si alimenta della presenza storica e reale di Dante alla corte di Cangrande, dall’altro di quella immaginaria di Romeo e Giulietta, creati anch’essi nella cornice di un Trecento scaligero.

I due percorsi tematici, reale quello dantesco e immaginario quello shakespeariano, entrambi sullo sfondo – ancora reale e immaginario – di un medioevo scaligero, definiscono un tratto saliente della fisionomia urbana e culturale di Verona, ancor oggi ben riconoscibile: per questa ragione l’esposizione si lega in modo imprescindibile alla “mostra diffusa” che è la città stessa, nei monumenti e nelle testimonianze urbanistiche e architettoniche legate alla memoria di Dante e di Romeo e Giulietta.

La mostra si articola in sei sezioni:

Dante, Giotto e la cultura artistica veronese d’inizio Trecento
Dante e Cangrande
La Commedia tra Tre e Settecento: immagine e fortuna in ambito veneto
Il mito di Dante e della Commedia nell’Ottocento
Beatrice, Pia de’ Tolomei, il Conte Ugolino, Gaddo, Paolo e Francesca: immagine e fortuna dei personaggi danteschi
Shakespeare e il mito di Romeo e Giulietta a Verona e in Italia

Realizzata dal Comune di Verona, la mostra si inserisce nel progetto Verona, Dante e la sua eredità 1321-2021 promosso dal Protocollo d’Intesa interistituzionale, con il patrocinio e il contributo del Comitato nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.

Dante a Verona 1321-2021. Il mito della città tra presenza dantesca e tradizione shakespeariana, è il titolo del catalogo che accompagna la mostra diffusa, a cura di Francesca Rossi, Tiziana Franco, Fausta Piccoli. Pubblicato da Silvana Editoriale, è stato realizzato con il contributo della Fondazione Banca Popolare di Verona. Con una nuova formula editoriale, il catalogo scientifico accoglie interventi relativi a tutta la mostra diffusa, comprensiva di contributi di ricerca relativi alle mostre Tra Dante e Shakespeare: il mito di Verona presso la Galleria d’Arte Moderna “Achille Forti” e Dante negli archivi. L'Inferno di Mazur presso il Museo di Castelvecchio, e di schede di approfondimento sui luoghi danteschi presentati nella mappa.