Tony Cragg | Vue D’ensemble

Informazioni Evento

Luogo
TUCCI RUSSO
Via Stamperia 9, Torre Pellice, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Dal mercoledì alla domenica, ore 10 – 13 | 15 – 18:30

Vernissage
05/10/2025

ore 11

Artisti
Tony Cragg
Generi
arte contemporanea, personale, collettiva

Due mostre che si apriranno nella sede di Torre Pellice, in occasione dei 50 anni della galleria.

Comunicato stampa

Vue d’ensemble:
immaginari in dialogo
(parte III) Tony Cragg
GE(SCHICHTE)

Inaugurazione: Domenica 5 ottobre 2025, ore 11 – 17
Fino al 1° marzo 2026
Dal mercoledì alla domenica, ore 10 – 13 | 15 – 18:30

Galleria Tucci Russo, 50mo anniversario ottobre 1975 – ottobre 2025
50 anni! Era al di là delle mie capacità riassumere in un’unica esposizione la storia di una vita, di esperienze vissute e di come l’arte sia stata in grado sin dalla prima mostra del 1975 di Pier Paolo Calzolari di cambiare il mio modo di vedere il mondo e il mio pensiero. Da qui l’idea di diluire nell’arco dei tre anni passati sino al presente, delle visioni che ho riassunto da un lato nelle tre collettive titolate Vue d’ensemble: immaginari in dialogo rispettivamente (Parte I) (Parte II) e (Parte III).
Le opere hanno dialogato tra loro in modo alternato nelle varie esposizioni dando sempre una visione di un momento diverso del lavoro di ogni singolo artista.
Contemporaneamente sono state affiancate le mostre personali sia negli spazi di Torre Pellice che nella sede di Torino, in ordine temporale, di Jan Vercruysse, Conrad Shawcross, Robin Rhode, Marisa Merz, Daniel Buren, Alfredo Pirri, Gilberto Zorio, Richard Long, Christiane Löhr, Gianni Caravaggio, Mario Airò, attualmente in corso a Torino, e Tony Cragg con la mostra GE(SCHICHTE) che inaugurerà il 5 ottobre in contemporanea con la parte III di Vue d’ensemble.
Ho vivida memoria della prima mostra con Tony Cragg nel 1984, di quando Tony dopo un lungo e velocissimo (7 ore da Wuppertal a Torino) viaggio in macchina è arrivato per la prima volta nell’allora sede di Corso Tassoni e mi piace pensare che il titolo scelto dall’artista per l’esposizione presente sia anche un omaggio alla galleria in questa particolare occasione. In tedesco GE intende un insieme, una totalità, e SCHICHT significa strato, un insieme di strati, metaforicamente una sovrapposizione di eventi, cose successe, diventa una storia: GESCHICHTE. Dopo aver soddisfatto questo mio personale desiderio penso però più concretamente al suo lavoro. STACK (Schicht – strato) è un titolo che lo accompagna sin dalle sue prime opere che, composte da elementi sovrapposti, presentano una visione tassonomica del mondo, e lui stesso ha affermato di considerare gli oggetti creati dall'uomo come “chiavi fossilizzate di un tempo passato che è il nostro presente”. Allo stesso modo, le composizioni di oggetti disposte sul pavimento e sulle pareti che ha iniziato a realizzare negli anni '80 sfumano il confine tra paesaggi artificiali e naturali: creano il contorno di qualcosa di familiare, in cui le parti che lo compongono sono in relazione con il tutto. Cragg intende la scultura come uno studio di come i materiali e le forme concrete influenzano e modellano le nostre idee ed emozioni. La figura umana è l'esempio principale di qualcosa che sembra in definitiva organico e suscita risposte emotive, pur essendo fondamentalmente una composizione geometrica estremamente complessa di molecole, cellule, organi e processi. Il suo lavoro non imita la natura e il nostro aspetto, ma si concentra piuttosto sul perché abbiamo questo aspetto e perché siamo come siamo.
Le opere in mostra, da Riot (1987) fino alle più recenti, Incidents, Stand, Hedge, Rem, questa facente parte della nuova serie Dream Sleepers, mostrano il continuo interrogarsi dell’artista sull’energia insita nella materia sia essa organica o inorganica, quindi sul mondo.
Le mostre sono accompagnate, in una sala dedicata, da una serie di proiezioni che raccontano la nostra storia, mia e di Tucci, insieme agli artisti dal 1975 ad oggi.
Lisa (Tucci) Russo