The Soul Expanding Ocean #1: Taloi Havini / Territorial Agency

Informazioni Evento

Luogo
OCEAN SPACE
Campo San Lorenzo, 30122, Venezia, Italia
Date
Dal al
Vernissage
03/05/2021

no

Artisti
Taloi Havini
Curatori
Chus Martinez
Uffici stampa
CASADOROFUNGHER
Generi
arte contemporanea
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TBA21–Academy apre al pubblico ad Ocean Space la mostra The Soul Expanding Ocean #1: Taloi Havini insieme al secondo capitolo di Territorial Agency: Oceans in Transformation.

Comunicato stampa

Dal 3 maggio TBA21–Academy apre al pubblico ad Ocean Space la mostra The Soul Expanding Ocean #1: Taloi Havini insieme al secondo capitolo di Territorial Agency: Oceans in Transformation

Dal 7 maggio parte anche il secondo ciclo di conversazioni itineranti per la città a cura di Barbara Casavecchia e Pietro Consolandi, dal titolo Microecologie lagunari. Venezia come modello per il futuro? Ospite del primo appuntamento sarà Lara Endrizzi, studiosa di biologia marina

Venezia, 30 aprile 2021 – A partire da lunedì 3 maggio, e fino al 17 ottobre 2021, Ocean Space aprirà di nuovo al pubblico con la grande installazione sonora Answer to the Call (2021) di Taloi Havini, curata da Chus Martínez e commissionata da TBA21−Academy per la Chiesa di San Lorenzo. La riapertura di Ocean Space vedrà anche il secondo capitolo di Territorial Agency: Oceans in Transformation, mostra a cura di Daniela Zyman, che invece sarà visitabile fino al 29 agosto 2021. Con la riapertura di Ocean Space, riprendono anche le attività per il pubblico, in particolare dal 7 maggio ogni due venerdì alle 17.30, fino a luglio, si terrà il nuovo ciclo di conversazioni itineranti a cura di Barbara Casavecchia e Pietro Consolandi che accompagneranno i visitatori alla scoperta delle isole della laguna di Venezia e dei loro delicati ecosistemi.

Taloi Havini è nata nella Regione Autonoma di Bougainville, nell’Oceano Pacifico sud-occidentale. Alla fine del 2020, Havini ha preso parte a un viaggio di ricerca per la mappatura del fondale della Grande Barriera Corallina australiana assieme allo Schmidt Ocean Institute. La risposta a questa esperienza è passata attraverso l’eredità delle epistemologie Hakö di navigazione nel tempo e nello spazio che attingono a un metodo sonico di chiamata e risposta. La nuova commissione artistica di TBA21–Academy ad Havini, Answer to the Call (2021), è un invito a intraprendere un viaggio in uno spazio di profondo ascolto assieme all’artista.

Havini vive attualmente in Australia e la sua opera poliedrica spazia dalla scultura, alla cinematografia e fotografia fino alle installazioni immersive. La sua arte indaga a fondo le tematiche della rappresentazione, degli habitat, del retaggio e della trasmissione delle conoscenze indigene. Durante la sua permanenza a bordo della nave oceanografica, R/V Falkor, dello Schmidt Ocean Institute, Havini ha osservato i metodi batimetrici di invio e ricezione di impulsi sonori dall’imbarcazione, misurando la velocità del suono per produrre inedite mappature di dati visivi ad alta risoluzione dei fondali oceanici.

Analogamente, Answer to the Call, un’opera sonora a 22 canali, utilizza un’antica tecnica compositiva che crea un dialogo fra queste diverse modalità conoscitive attraverso un metodo di chiamata e risposta. Utilizzando la sua lingua Hakö e gli strumenti che evocano i suoi antenati navigatori, Havini va oltre la misurazione sonica dello spazio e della distanza, affermando la presenza di una comprensione molto più profonda e ciclica dell'oceano, dello spazio e del tempo. La traccia si evolve includendo fonti d’archivio quali le registrazioni subacquee della mappatura sonar eseguita

sulla R/V Falkor, canti di viaggio nell’oceano e un pezzo strumentale composto dal noto musicista di Bougainville, Ben Hakalitz.

Con la mostra The Soul Expanding Ocean#1: Taloi Havini, l'artista invita il pubblico a riflettere su questi aspetti. Taloi ha creato una scenografia teatrale composta principalmente da tonalità blu indaco, acquamarina e blu oltremare, che evocano le diverse profondità dell’acqua e creano un legame fra il pubblico e Buka, terra natia dell’artista a Bougainville. All’interno dello spazio, una piattaforma centrale a isola riproduce la forma di Buka, circondata da 22 diffusori acustici a tre livelli d’interazione. Su questo palcoscenico, Havini sovverte la comune prospettiva associata all’esplorazione scientifica, invitando l’ascoltatore a ritrovarsi sull’isola immersa nelle mutevoli maree del suono. Circondato da un imponente sipario dai drappeggi ondeggianti blu oltremare, sullo sfondo, il pubblico, che verosimilmente mai visiterà il Pacifico, viene catapultato al centro della conversazione creata da Havini, diventando esso stesso protagonista dedito alla ricerca della conoscenza attraverso l'ascolto attivo e profondo. Come l'oceano, questa conversazione sarà rinfrescata nel corso della mostra man mano che entrerà nuovo pubblico, e un programma di conversazioni avrà luogo. L’antico proverbio “Io sono perché appartengo agli altri” è una convinzione fondamentale cui Answer to the Call dà vita.

The Soul Expanding Ocean #1: Taloi Havini è a cura di Chus Martínez, la curatrice di Ocean Space recentemente nominata da TBA21−Academy per il biennio 2021-2022, dopo aver diretto il programma dell’Academy The Current, al quale ha partecipato Havini. Questo programma triennale di borse di studio intende rafforzare l’amicizia fra artisti, scienziati, attivisti e politici. L’amicizia è un concetto chiave poiché implica una reciprocità fra diversi professionisti basata sull’affetto, sull'impegno profondo a rimanere in contatto e seguire da vicino il lavoro reciproco. Pertanto, The Soul Expanding Ocean, il programma espositivo che TBA21–Academy ha avviato con la nuova opera commissionata ad Havini, dovrebbe essere visto come il prosieguo di questo sforzo collettivo per comprendere gli oceani attraverso i sensi, analizzare le possibilità con partecipazione e proporre scenari futuri in cui conoscenza e immaginazione si intrecciano.

La riapertura di Ocean Space segnerà anche il lancio del secondo capitolo di Territorial Agency: Oceans in Transformation, a cura di Daniela Zyman. L'attuale progetto di Territorial Agency, commissionato da TBA21–Academy, esplora nuove possibilità di connessione tra gruppi di ricerca che si occupano degli oceani in un'epoca di rapidi cambiamenti, mettendo assieme scienza, arti e politica attraverso la condivisione di immagini, serie di dati e narrazioni. Il secondo capitolo di questa mostra di ricerca continua a illustrare la complessità dei processi dell’oceano globale nell’Antropocene. Al contempo, nel corso dell'ultimo anno, ha sollevato nuove questioni e interrogativi in collaborazione con una comunità di ricerca aperta di studiosi e professionisti dell’oceano. Questi momenti di condivisione hanno risentito dell’epidemia, dell'avanzamento di un “clima” di razzismo, di manovre antidemocratiche e di rigurgiti anti-ambientalisti che hanno caratterizzato buona parte dell'anno passato. Tali forze senza precedenti hanno plasmato Oceans in Transformation con nuovi materiali e argomenti, contribuendo a proposte tangibili su come affrontare la destabilizzazione e i pericoli causati dall’innalzamento dei mari, dalla devastazione ecologica degli oceani e dalla fragilità e volatilità dell'economia, derivanti dall’imprevedibilità e dalle imponenti trasformazioni dell'ambiente marino.

La mostra sarà visitabile fino al 29 agosto 2021 e, sarà ulteriormente attivata in occasione della Biennale di Architettura di Venezia che aprirà il 22 maggio 2021. In tale occasione Territorial Agency presenterà

al padiglione centrale Sensible Zone, un progetto spin-off dedicato all’innalzamento del livello dei mari. Sarà inoltre presentata al pubblico ad Ocean Space la pubblicazione OCEANS Rising, un’ampia integrazione alla ricerca condotta da Territorial Agency sui rapidi cambiamenti degli oceani e sul complesso dialogo che ne è scaturito fra accademici, attivisti e oceanologi.

Ritorna il secondo ciclo di conversazioni itineranti della serie Venezia come modello per il futuro?
Microecologie lagunari è il titolo del secondo ciclo di conversazioni itineranti in giro per la città della serie Venezia come modello per il futuro?, a cura di Barbara Casavecchia e Pietro Consolandi.
Questo nuovo capitolo muove oltre i confini urbani della città di Venezia, verso le isole e i margini della sua laguna, per posare piedi e sguardo sui paesaggi creati dall’interazione tra molte specie, non solo umane: dalle dune di sabbia all’humus degli orti, dalle barene abitate da in cui prosperano piante e uccelli selvatici ai fondali popolati da molluschi e minuscoli pesci.
La pratica del camminare e parlare insieme crea spazi di ascolto e condivisione, aiutandoci a immergerci in un ecosistema.
Microecologie lagunari. Venezia come modello per il futuro? è parte del programma di studio di TBA21–Academy The Current III: The Mediterraneans: “Thus waves come in pairs” (after Etel Adnan) guidato da Barbara Casavecchia.

Venerdì 7 maggio ore 17.30 ad Ocean Space (18.15 al Lido, davanti la chiesa di Santa Maria Elisabetta)
Lara Endrizzi - Tra le dune: riscopriamo ecosistemi dimenticati, Oasi San Nicolò, Lido
La prima conversazione itinerante ci porta all’oasi di tutela di San Nicolò, all’estremità settentrionale del Lido di Venezia, per osservare insieme un’area dunale e comprendere in che modo il suo ecosistema sia chiamato a rispondere alle esigenze di tutti i suoi abitanti, dalle erbe, agli uccelli, agli umani di passaggio verso la spiaggia. A guidarci è la storia di un’inedita alleanza contro le cornacchie di due specie di uccelli in via d’estinzione, il fratino (Charadrius alexandrinus) e fraticello (Sternula albifrons), che nidificano in quest’area litoranea, il cui paesaggio è stato modificato dai cantieri per la costruzione del MOSE. Ad accompagnarci, la studiosa di biologia marina Lara Endrizzi.

Venerdì 21 maggio ore 18.00 ad Ocean Space
Marco Bravetti - Una dispensa viva per una comunità in fermento, Castello
Con Marco Bravetti, fondatore di TOCIA! - cucina e comunità, sviluppiamo un discorso tra il gastronomico, il politico e il filosofico. La fermentazione e la trasformazione di ciò che diventa cibo, l’atto di cucinare e condividere un pasto, diventano un elemento fondamentale per capire cosa voglia dire coabitare con altre forme di vita in un ecosistema, prendendosene cura. Partendo dalla scalinata della Chiesa di San Lorenzo, ci spingeremo a Spiazzi, nel sestiere di Castello, dove il Foodlab di TOCIA! è stato ospitato negli ultimi mesi e ha messo radici.

Venerdì 28 maggio ore 17.30 ad Ocean Space
Amina Chouairi - Memorie di sabbia. Le barene nella laguna centrale
Le barene hanno sempre avuto il ruolo di salvaguardare la laguna di Venezia: proteggendola dal vento e attenuando le maree, sostenendo la sua biodiversità e assorbendo anidride carbonica. Tuttavia, nella seconda metà del '900 hanno iniziato a scomparire. Che cosa rimane di loro nella laguna centrale, oltre ai ricordi dei veneziani? Il fango e la sabbia sul fondale della laguna hanno ancora memoria dell'ecosistema

che li ricopriva fino a poche decadi fa? Possiamo immaginare uno sviluppo che preveda la ristorazione delle barene, rendendole un elemento operativo per il futuro di Venezia? Amina Chouairi, architetto del paesaggio, ci conduce attraverso un viaggio tra il passato e il futuro a partire dalla sua tesi "The Operating Venetian Lagoon - The Agency of Barene", premiata come Best Graduate 2020 della Facoltà di Architettura dell'Università Tecnica di Delft (TU Delft).

Venerdì 11 giugno ore 17.30 ad Ocean Space
Michele Savorgnano e Sara Paolini - A piedi leggeri sulla terra: osservazioni ed interazioni permaculturali nel verde giudecchino, Giudecca
Una conversazione itinerante alla Giudecca per scoprire con occhi diversi luoghi attraversati ogni giorno. Grazie ai principi della permacultura, angoli nascosti, zone abbandonate e parchi degradati svelano potenzialità finora non considerate. Partendo da Campo S. Cosmo, dopo un primo momento di conoscenza reciproca, la camminata proseguirà attraverso un’esplorazione consapevole dell’isola, seguendo un percorso stimolato da giochi, racconti, esercizi, riflessioni.

Le attività, della durata di circa un’ora e mezza, sono gratuite previa prenotazione scrivendo a [email protected]. Il ritrovo dei partecipanti è alle 17.30 a Ocean Space, Chiesa di San Lorenzo. I partecipanti dovranno essere muniti della propria tessera IMOB per gli spostamenti nelle isole.

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Sede:
Ocean Space
Chiesa di San Lorenzo
Campo San Lorenzo, Castello 5069, 30122 Venezia, Italia
www.ocean-space.org

Orari di apertura
Mercoledì - domenica, 11.00-18.00
Ingresso gratuito
*Sabato, domenica e giorni festivi è obbligatoria la prenotazione online almeno qualche
giorno prima della visita. Si prega di visitare il sito www.ocean-space.org per le informazioni
più aggiornate al fine di organizzare la visita.

**Per accogliere il maggior numero di visitatori, nel rispetto delle attuali restrizioni COVID-19, la prima settimana di apertura Ocean Space sarà eccezionalmente visitabile dal lunedì alla domenica (3-9 maggio), dalle 11:00 alle 18:00 con ingresso gratuito.

Date di apertura:
The Soul Expanding Ocean #1: Taloi Havini
A cura di Chus Martínez
3 maggio–17 ottobre 2021
Commissionata da TBA21–Academy e coprodotta con lo Schmidt Ocean Institute, co-fondato da Wendy Schmidt.
Lo sviluppo di questo nuovo lavoro è stato sostenuto da un Artspace Studio Residency.

Territorial Agency: Oceans in Transformation
A cura di Daniela Zyman
3 maggio –29 agosto 2021
Commissionata da TBA21–Academy e coprodotta con Luma Foundation.

TBA21–Academy è un’organizzazione d’arte contemporanea e un ecosistema culturale che promuove un rapporto più profondo con gli oceani attraverso la lente dell'arte per ispirare cura e azione. Da dieci anni è un incubatore di ricerca collaborativa, produzione artistica e nuove forme di comprensione. Uniamo arte, scienza e altri sistemi del sapere, intersecando immaginazione e possibilità in relazioni rigenerative, che sfociano in mostre, ricerca e interventi politici.

Ocean Space è un nuovo centro planetario di catalizzazione per l’alfabetizzazione, la ricerca e il sostegno di tematiche oceaniche attraverso l'arte. Fondato e guidato da TBA21–Academy e grazie ad attività in costante crescita, negli ultimi dieci anni questa nuova ambasciatrice per gli oceani ha promosso un maggiore impegno e azioni collettive sulle tematiche oceaniche più urgenti. Inaugurato a marzo 2019, Ocean Space si trova nella Chiesa di San Lorenzo, a Venezia.

Schmidt Ocean Institute è stato fondato nel 2009 e offre a scienziati e istituzioni partner la possibilità di un'esperienza gratuita a bordo della propria nave oceanografica Falkor. L’Istituto intende far avanzare le frontiere della ricerca e dell'esplorazione oceanografiche attraverso innovazione tecnologica, supporto operativo e libera condivisione di informazioni. Il programma Artist-at-Sea dello Schmidt Ocean Institute, avviato nel 2015, offre ad artisti di diverse discipline l’opportunità di collaborare con scienziati e studiosi per trarre ispirazione dalla ricerca e condividere le complesse questioni oceaniche in modi nuovi. Da allora, la nave oceanografica Falkor, ha accolto 36 artisti con più di 100 opere esposte in 16 mostre e in 12 città diverse.

Taloi Havini (nata nel 1981, Regione Autonoma di Bougainville, Papua Nuova Guinea) attualmente vive e lavora a Sydney, Australia. Le opere di Havini sono spesso una risposta personale alle politiche del luogo che esplorano i siti contesi e le loro storie all’interno dell'Oceaniaattraverso la fotografia, la scultura, i video immersivi e le tecniche miste. Partecipa attivamente a progetti comunitari in Bougainville e Australia collaborando con professionisti contemporanei viventi. Le opere di Havini sono esposte in collezioni pubbliche e private, fra le quali Sharjah Art Foundation, Art Gallery of New South Wales, Queensland Art Gallery, Gallery of Modern Art, National Gallery of Victoria, KADIST, San Francisco, California, USA. Taloi ha conseguito un Bachelor of Arts (con lode) presso la Canberra School of Art, Australian National University e ha esposto le sue opere al Palais de Tokyo a Parigi, alla Sharjah Biennial 13 negli Emirati Arabi Uniti, alla terza Aichi Triennial di Nagoya, all’ottava e nona Asia Pacific Triennial of Contemporary Art Queensland Art Gallery e al GoMA di Brisbane.

Chus Martínez è direttrice dell’Art Institute alla FHNW Academy of Arts and Design di Basilea e, per il biennio 2021-22, è Curatrice di Ocean Space, a Venezia, il centro di catalizzazione di TBA21–Academy per la diffusione della conoscenza, la ricerca e l'attività di sostegno a favore delle tematiche oceaniche attraverso l’arte. Precedentemente, ha diretto il progetto The Current II (2018–20), promosso da TBA21–

Academy. The Current è l’ispirazione che ha portato ad Art is Ocean, un ciclo di seminari e conferenze presso l’Art Institute che analizza il ruolo degli artisti nel concepire nuovi modi per sperimentare la natura.
Territorial Agency è un’organizzazione indipendente che fa incontrare architettura, analisi, attività di sostegno e azioni per una trasformazione spaziale integrata dei territori contemporanei. È stata fondata dagli architetti Ann-Sofi Rönnskog e John Palmesino. L’impegno di Territorial Agency è volto al rafforzamento della capacità di trasformazione spaziale globale da parte delle comunità locali e internazionali in un’epoca di cambiamento climatico, l’Antropocene. Fra i progetti più recenti si annoverano il Museum of Oil con Greenpeace, ZKM Karlsruhe e la Biennale di Architettura di Chicago; l’Anthropocene Observatory con HKW Haus der Kulturen der Welt Berlin; il Museum of Infrastructural Unconscious; North anon; Unfinishable Markermeer; Kiruna. Insegnano all’AA Architectural Association School of Architecture di Londra.
Daniela Zyman è curatrice della mostra Territorial Agency: Oceans in Transformation, capo curatrice e direttrice artistica di Thyssen-Bornemisza Art Contemporary (TBA21). L’organizzazione ha come mission la commissione, la raccolta e la presentazione della migliore arte contemporanea attraverso un programma ambizioso di mostre ed eventi. Segue inoltre urgenti tematiche ecologiche, sociali e politiche. Zyman è entrata in TBA21 nel 2003 ricoprendo un ruolo decisivo nella definizione del programma di mostre e progetti. Tra il 1995 e il 2001 Zyman è stata capo curatrice del MAK (Museo di arte applicata e arte contemporanea di Vienna) e ha avuto il merito di fondare e programmare il MAK Center for Art and Architecture a Los Angeles.