The Missing Image

  • LA RADA

Informazioni Evento

Luogo
LA RADA
Via alla Morettina 2 secondo piano della Centrale Swisscom, Locarno, Italia
Date
Dal al

performance nelle sere del 3, 9, 10 e 11 agosto
La mostra è curata da Riccardo Lisi e durerà fino a sabato 8 settembre 2018, ma con orari particolari e differenziati: fino a sabato 11 agosto la mostra sarà aperta tutti i giorni, dalle 17 alle 22. Poi ci sarà una pausa fino a giovedì 23 agosto, quando l’esposizione riaprirà fino all‘8 settembre, dal giovedì al sabato, dalle 14 alle 19 e su appuntamento possibile anche nei giorni festivi.

Vernissage
03/08/2018

ore 18

Generi
fotografia, performance - happening, video
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La rada, a Locarno, inaugurerà l‘esposizione The Missing Image, ampia collettiva di videoarte, fotografia e performance.

Comunicato stampa

Venerdì 3 agosto alle ore 18, la rada, a Locarno, inaugurerà l‘esposizione The Missing Image, ampia collettiva di videoarte, fotografia e performance.

A Locarno per molti anni è stato facile entrare in un ambito artistico particolare, interstiziale tra varie discipline: la videoarte. Infatti vi è stato prima un piccolo, ma curato e partecipato festival di videoarte e poi il grande Festival internazionale del film ha esposto opere di videoarte in una sezione apposita e in bei „dispositivi“ ad ingresso libero, posti anche in luoghi inconsueti, come il lungolago di Ascona.
Purtroppo negli ultimi anni non è più così e alla rada si è ritenuto importante far ritornare un‘immagine mancante: quella della videoarte, ambito parallelo a quello del cinema di ricerca e d’artista, che comunque è presente nel Film festival.
Va aggiunto che la sede della rada è posta sul percorso che dalle sale principali di proiezione del Film festival portano a Piazza Grande e al centro di Locarno, e il grande pubblico presente – sia locale che internazionale – potrà così fermarsi di pomeriggio e sera alla rada, per vedere opere filmiche peculiari e altre opere, con ingresso gratuito.

In quest‘occasione si è cercato di recuperare esempi significativi della produzione video italiana del nuovo millennio - con opere di Marinella Senatore e Valerio Rocco Orlando - assieme ad autori emergenti: gli svizzeri Giorgia Piffaretti, If (Ivan Berdondini), Lisa Lurati, Marko Miladinovic e la performer e ricercatrice italiana sul tema della sessualità Titta Cosetta Raccagni.

Assieme a queste immagini in movimento saranno presenti immagini statiche, sempre molto particolari e con un notevole contenuto di ricerca: le fotografie realizzate dagli svizzeri Lisa Lurati, Bianca Pedrina e Gregory Hari e dai brasiliani Lina Kaplan Vieira e Paulo Wirz. Della fotografa basilese Bianca Pedrina sarà disponibile anche la sua sapida pubblicazione Photoprobleme.

Si è anche voluto inserire un elemento vitale tramite quattro performance dal vivo che si svolgeranno tutte nel periodo del festival.
L’inaugurazione di venerdì 3 agosto includerà un’azione del giovane e noto performer zurighese Gregory Hari, poi giovedì 9 un altro importante performer d’arte, l’italiano Sergio Racanati, realizzerà alle 22 un‘altra performance ideata appositamente per l’esposizione.
Venerdì 10 alle 22 la rada darà spazio alla proposta di un festival piccolo ma interessante, Cineconcerto Festival di Montecarotto, in provincia di Ancona, con il video Treep di Larry Luminari, con musica live.
Infine l’ultima serata del festival, sabato 11, vedrà alle 18.30 la performance audiovisiva di Andrea Marinelli, attivo in una ricerca musicale elettronica, che propone assieme a suoi visual basati su semplici lavagne luminose.
Tutte le performance e l’esposizione sono a ingresso libero.

La mostra è curata da Riccardo Lisi e durerà fino a sabato 8 settembre 2018, ma con orari particolari e differenziati: fino a sabato 11 agosto la mostra sarà aperta tutti i giorni, dalle 17 alle 22. Poi ci sarà una pausa fino a giovedì 23 agosto, quando l’esposizione riaprirà fino all‘8 settembre, dal giovedì al sabato, dalle 14 alle 19 e su appuntamento possibile anche nei giorni festivi.
L’esposizione è resa possibile dal contributo della Georg und Josi Guggenheim Stiftung.
Ringraziamo inoltre Tognetti Auto (Gordola ed Ascona).