The Grasshopper Lies Heavy
Lo spazio d’arte indipendente Die Sonnenstube presenta The Grasshopper Lies Heavy.
Comunicato stampa
Dal 26 settembre al 24 ottobre lo spazio d'arte indipendente Die Sonnenstube presenta The Grasshopper Lies Heavy la prima mostra nella Svizzera italiana di Guy Meldem, Lilina Salone e del collettivo Raubenproject.
Il libro The Man in the High Castle di Philip K. Dick descrive un futuro distopico in cui la Seconda Guerra Mondiale è stata vinta dalle potenze dell’Asse. In questa dittatura ormai quasi normalizzata, si narra di un libro clandestino, The Grasshopper Lies Heavy, che presenta una realtà controfattuale dove il nazismo ha invece perso. Il volume contiene un mondo leggermente differente dal nostro, un universo parallelo ma molto vicino. Questo quotidiano perturbante viene evocato dalle sculture di Guy Meldem, che partendo da uno studio della grande tradizione artistica Svizzera – nello specifico l'Arte Concreta – crea degli oggetti simili ai finti/veri manufatti indigeni americani, che nel libro di Philip K. Dick, dopo l'invasione di parte degli Stati Uniti da parte del Giappone, sono tra le forme artistiche d'elezione. Anche il Collettivo Raubenproject riflette sull'appropriazione e la creazione di veri falsi, i quattro artisti che lo compongono, di formazione fotografi, infatti si divertono a rubare e creare delle versioni sottilmente spostate di ciò che “funziona” nel mondo dell'arte, che siano i colori pastello, il lavoro su immagini d'archivio, riferimenti esoterici o foto di dittatori. Nei quadri di Lialiana Salone invece si intrecciano epoche storiche differenti e ipotesi di futuri possibili creando un mondo inquietante e surreale.
The Grasshopper Lies Heavy vorrebbe essere, in un periodo storico che sembra avere un debole per il “male assoluto” – pensiamo alle rappresentazioni quasi caricaturali dell'ISIS o del leader Nord coreano Kim Jong-un – una riflessione su un'idea di “dittatura” più ambigua e silenziosa, come quella di Brave New World di Aldous Huxley o di The Man in the High Castle.
Guy Meldem si è diplomato nel 2012 presso l'Ecole cantonale d’art de Lausanne, è stato selezionato nel 2012 per il premio Plattform, nel 2014 per gli Swiss Art Awards e nel 2015 ha vinto The Most Beautiful Swiss Books. Ha inoltre esposto in diverse istituzioni e spazi d’arte riconosciuti in Svizzera, quali Musée cantonal des Beaux-Arts, (Lausanne), Musée de l’Elysée, (Lausanne), CAC (Ginevra), Can (Neuchâtel), Manoir de Martigny (Martigny), Galerie le Milieu (Bern).
Il collettivo Raubenproject è attivi dal 2012 ed è composto da Tiziano Doria, Alessandro Ligato, Giovanni Mantovani, Gloria Pasotti. I suoi membri hanno esposto in Italia e all'estero in spazi quali: Castello Sforzesco (Milano), PAC (Milano), Triennale (Milano), Fabbrica del Vapore (Milano), Castello Pasquini (Rosignano), Aurora (Sao Paulo).
Liliana Salone di formazione architetto si è diplomata all'accademia di Belle Arti di Bologna. I suoi disegni sono stati pubblicati su varie riviste tra cui Lo Straniero e Hamelin. Ha pubblicato due Libri: Il beneficio dell’inventario per Giuda edizioni e Festina Lente, disegnato in collaborazione con Guido Volpi, edito da Modo Infoshop.