The Bounty Killart – Gli ammutinati del Bounty

Informazioni Evento

Luogo
MARCOROSSI ARTECONTEMPORANEA
Via Giuseppe Garibaldi 18a, Verona, Italia
Date
Dal al

da martedì a sabato 10,00/12,30 15,00/19,30

Vernissage
05/10/2017
Artisti
Bounty Killart
Curatori
Luca Beatrice
Generi
arte contemporanea, personale
Loading…

A Milano e Verona saranno esposte le opere dei torinesi THE BOUNTY KILLART, seconda parte dell’ampio progetto presentato in anteprima a Pietrasanta in primavera.

Comunicato stampa

A Milano e Verona, dal 5 ottobre all’ 11 novembre, saranno esposte le opere dei torinesi THE BOUNTY KILLART, seconda parte dell’ampio progetto presentato in anteprima a Pietrasanta in primavera.
Il collettivo di giovani artisti nato nel 2002 su iniziativa di Jacopo Marchioretto, Rocco D’Emilio, Dionigi Biolatti e Marco Orazi, studenti, a quel tempo, dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, rappresenta una curiosa anomalia nel panorama italiano. Le loro opere rivisitano in chiave nichilista, ironica, irriverente e provocatoria l’arte antica, neoclassica e rococò.
Soprattutto negli ultimi anni hanno all’attivo importanti mostre personali e collettive, in Italia e all’estero, tra le quali Oggi il kitsch, a cura di Gillo Dorfles, Triennale di Milano, 2012, L’Air ne fait pas la chanson, Tunnel Riva Monaco, Jackpot!, Galleria Allegra Ravizza, Lugano 2014. Nello stesso anno hanno partecipato alla Biennale Giovani di Bologna curata da Renato Barilli, a Resilienze 2.0 a cura di Caterina Fossati e Luciana Littizzetto a Torino; nel 2015 hanno partecipato a Holy Mistery, rassegna organizzata in occasione dell’Ostensione della Sindone e a Simulacra OPEN AIR DI SCULTURA al Pala Alpitour/Isozaki. Nel 2016 espongono le loro sculture dissacranti accanto alle storiche ceramiche di Palazzo Madama, sempre a Torino, nella mostra Terra. I segreti della porcellana.
Il progetto Gli ammutinati del Bounty, curato da Luca Beatrice, cita il celebre film di Lewis Milestone del 1962, protagonista uno straordinario per quanto decadente Marlon Brando, ispirato a una storia vera accaduta nel 1789. E in fondo ammutinati lo sono i Bounty, incuranti delle regole, capaci di stravolgere immagini del passato, inserendovi evidenti segni del nostro presente e delle nostre follie.
The Bounty Killart lavorano prevalentemente con la scultura, misurandosi con diversi materiali, gesso, resina, marmo, fusioni in alluminio e bronzo tra busti, vasi, bassorilievi, statue.
Le prime opere del progetto, compresa una nuova installazione site specific, disegni e incisioni, sono state esposte a Pietrasanta nel mese di aprile. Dal 5 ottobre, a Milano e Verona, altri lavori completeranno il nuovo ciclo Gli ammutinati del Bounty, raccolto in un catalogo monografico curato da Luca Beatrice.
Parallelamente alle personali in Galleria, due importanti presenze pubbliche di opere dei The Bounty Killart: a Verona, due busti raffiguranti Vittorio Emanuele II e la Bella Rosina, intitolati Love is the answer 1 e 2, dialogheranno con le opere antiche del prezioso Museo Miniscalchi Erizzo, mentre a Milano, il nuovo allestimento alla Bocconi Art Gallery, previsto per il 13 novembre, vedrà esposta, assieme a opere di grandi artisti contemporanei internazionali, una loro grande scultura interattiva, intitolata Da grande vorrei fare la Rokstar.