The Bounty Killart – A Te la Palla

Informazioni Evento

Luogo
ALLEGRA RAVIZZA - ART PROJECT
Via Gorani 8, Milano, Italia
Date
Dal al

13/14 aprile, ore 13.00 - 21.00

 

Vernissage
12/04/2024

ore 18

Artisti
The Bounty KillART
Generi
design, personale
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In mostra il primo oggetto di design del collettivo The Bounty Killart.

Comunicato stampa

La creatività e l'estetica de The Bounty Killart incontra per la prima volta l'Arte della Tavola: realizzato in pregiata ceramica, A Te la Palla ingloba in se stesso un imperdibile ed elegante servizio di piatti e ciotole assemblati in modo da comporre una raffinata scultura da centrotavola realizzata in collaborazione con la storica azienda veneta Este Ceramiche Porcellane, una delle più antiche manifatture d'Europa.

La medesima visione e attenzione per la tecnica hanno da subito creato una forte intesa tra il collettivo torinese e la rinomata ditta, divenendo il motore per questa nuova e straordinaria collaborazione. 

 

In edizione limitata e numerata, la scultura dileggia il celeberrimo personaggio di Ercole intrecciando l'estetica antica, il mito classico e l'ironia seria e scherzosa tipica delle creazioni de The Bounty Killart: costretto a reggere momentaneamente il mondo in sostituzione di Atlante, Ercole, avviluppato nel suo mantello in pelle di leone, è raffigurato in ginocchio, paradossalmente schiacciato dal leggero peso della grande palla semi-sgonfia che sta portando sulle spalle, e con in bocca un panino da Fast Food che grava sulla sua respirazione. Con il capo chino l'aitante eroe, celebre per aver superato dodici prove impossibili, è palesemente stanco, affaticato, i muscoli in tensione rivelano lo sforzo a cui è sottoposto, ma la composizione non perde di eleganza e accuratezza nei dettagli, complice anche la raffinatezza della ceramica che lo plasma.

 

Proprio come nello spiritoso "Dialogo d'Ercole e di Atlante" (1824) tratto dalle Operette morali di Giacomo Leopardi, anche il globo terrestre de The Bounty Killart è raffigurato sgonfio e afflosciato, riflesso della degenerazione in cui stalla il genere umano oggi come ai tempi del poeta italiano:

 

 

     Ercole: Come può stare che sia tanto alleggerita? Mi accorgo bene che ha mutato forma, e che è diventata a uso delle pagnotte, e non è più tonda, come era al tempo che io studiai la cosmografia per fare quella grandissima navigazione cogli Argonauti: ma con tutto questo non trovo come abbia a pesare meno di prima.  

     Atlante: Della causa non so. Ma della leggerezza ch'io dico te ne puoi certificare adesso adesso, solo che tu voglia torre questa sulla mano per un momento, e provarne il peso. 

     Ercole: In fe' d'Ercole, se io non avessi provato, io non poteva mai credere. Ma che è questa novità che vi scuopro? L'altra volta che io la portai, mi batteva forte sul dosso, come fa il cuore degli animali; e metteva un certo rombo continuo, che pareva un vespaio. Ma ora quanto al battere, si rassomiglia a un oriuolo che abbia rotta la molla; e quanto al ronzare, io non vi odo un zitto. 

 

 

Il titolo A Te la Palla prende spunto proprio da questo breve scambio di battute tra i due personaggi mentre giocano a palla con il globo terrestre e si interrogano sulla sua condizione attuale rispetto al passato:

 

     

     Atlante: A te la palla. Vedi che ella zoppica, perchè l'è guasta la figura. 

     Ercole: Via dalle un po' più sodo, chè le tue non arrivano. 

     Atlante: Qui la botta non vale, perchè ci tira Garbino al solito, e la palla piglia vento, perch'è leggera.

     Ercole: Cotesta è sua pecca vecchia, di andare a caccia del vento.

     Atlante: In verità non saria mal fatto che ne la gonfiassimo, che veggo che ella non balza d'in sul pugno più che un popone.

     Ercole: Cotesto è difetto nuovo, che anticamente ella balzava e saltava come un capriolo.  

 

 

    

In occasione del Salone del Mobile milanese, venerdì 12 aprile siamo lieti di invitarVi all'evento di presentazione di A Te la Palla, la scultura-centrotavola che, insieme alla collezione di piatti e ciotole che la compone, imbandirà una tavola fastosa allestita nella sede di via Gorani 8 a Milano. 

 

Ad accompagnare questa tavola sfarzosa saranno presenti alcune delle storiche produzioni e collaborazioni della ditta Este Ceramiche Porcellane con i più celebri designer quali Alessandro Mendini e Gino Marotta. 

 

Per l'occasione inoltre verrà esposto un importante tappeto di Jan Kath, uno dei designer di tappeti più ricercati al mondo, gentilmente concesso in prestito dalla Galleria Alberto Levi di Milano