Tavola rotonda Associazione Dimore Storiche

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO COLONNA
Piazza Dei Santi Apostoli 66, Roma, Italia
Date
Il
Vernissage
13/05/2014

ore 9.30

Contatti
Email: roberto.adriani@mslgroup.com
Generi
incontro - conferenza
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Le dimore storiche parte integrante del patrimonio storico-architettonico italiano e risorsa rilevante per l’economia del territorio. Se ne parlerà in occasione delle tavola rotonda promossa da A.D.S.I.-Associazione Dimore Storiche Italiane.

Comunicato stampa

Roma, 07.05.2014 – ADSI-Associazione Dimore Storiche Italiane, l’associazione che riunisce i proprietari di dimore storiche presenti in tutta Italia, ha promosso per il 13 maggio prossimo una tavola rotonda a Roma sul tema “Il ruolo dei beni culturali nell’attuale sistema giuridico ed economico italiano”.

Nel corso dell’incontro, che si terrà nella mattinata a Palazzo Colonna dalle ore 9,30, saranno affrontati i diversi aspetti della valorizzazione del patrimonio culturale italiano, di cui le dimore storiche rappresentano una parte rilevante, e che rappresenta per il nostro Paese una risorsa fondamentale e non “replicabile”.

Dall’incidenza attuale dei beni culturali sulla “ricchezza” del Paese alla possibilità di farne volano ulteriore di crescita e occupazione, dalla collaborazione fra pubblico e privato alla tutela dei beni vincolati, dalla protezione del paesaggio alle ricadute economiche e occupazionali generate dalle dimore storiche, nel confronto fra l’Italia e altri paesi europei: tutti i temi saranno dibattuti da un panel di altissimo livello, con l’obiettivo di mettere a fuoco spunti e proposte che possano contribuire alla ulteriore valorizzazione della Bellezza del nostro Paese.

Moroello Diaz della Vittoria Pallavicini, Presidente di ADSI, ha dichiarato “Il nostro Paese è ad un punto di svolta: finalmente si è raggiunta una piena consapevolezza della rilevanza anche economica che il nostro patrimonio culturale ha e può avere ancor più per il futuro. E’ tuttavia necessario adottare rapidamente soluzioni che consentano di garantire la tutela di questo enorme patrimonio, al tempo stesso consentendone una valorizzazione che ne rispetti la specificità”.
“Nel contesto attuale solo una reale capacità di “fare sistema”, fra gestione pubblica e proprietari privati, fra istituzioni centrali e sovrintendenze, fra politica e impresa, può garantire le risorse e liberare le capacità necessarie per trasformare un enorme potenziale in un’opportunità concreta di sviluppo”.

Nel corso della tavola rotonda interverranno:

• Pier Paolo Baretta, Sottosegretario Ministero dell’Economia e delle Finanze
• Ilaria Borletti Buitoni, Sottosegretario Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
• Carlo Calenda, Viceministro Ministero dello Sviluppo Economico
• Rodolphe de Looz-Corswarem, Presidente European Historic Houses
• Gian Luca Galletti, Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
• Louis Godart, Consigliere Patrimonio Artistico Presidenza della Repubblica
• Giampiero Maracchi, Presidente Osservatorio dei Mestieri d’Arte
• Corrado Passera
• Antonio Patuelli, Presidente Associazione Bancaria Italiana
• Sergio Rizzo, Corriere della Sera
• Corrado Sforza Fogliani, Presidente Confedilizia
• Nicolò Zanon, Ordinario di Diritto Costituzionale e membro del Consiglio Superiore della Magistratura

Moderatore: Nicola Porro, Vice Direttore de Il Giornale

ADSI Associazione Dimore Storiche Italiane
L’Associazione Dimore Storiche italiane, Ente morale riconosciuto senza fini di lucro, è l’associazione che riunisce i titolari di dimore storiche presenti in tutta Italia.
Nata nel 1977, l’Associazione conta attualmente circa 5000 soci e rappresenta una componente significativa del patrimonio storico e artistico del nostro Paese.
L’Associazione promuove attività di sensibilizzazione per favorire la conservazione, la valorizzazione e la gestione delle dimore storiche, affinché tali immobili, di valore storico-artistico e di interesse per la collettività, possano essere tutelati e tramandati alle generazioni future nelle condizioni migliori.
Questo impegno è rivolto in tre direzioni: verso i soci stessi, proprietari dei beni; verso le Istituzioni centrali e territoriali, competenti sui diversi aspetti della conservazione; verso la pubblica opinione, interessata alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del Paese.