Stones. Architetture dell’effimero | Uomini di pietra

Un’affascinante mostra che intreccia fotografia e installazione artistica in un racconto potente e poetico.
Comunicato stampa
Al Forte di Gavi prende vita STONES Architetture dell’effimero | Uomini di pietra, un’affascinante mostra che intreccia fotografia e installazione artistica in un racconto potente e poetico. Protagonisti: la fotografa Sara Protti, con il suo reportage sui cavatori toscani, e l’artista Raffaele Salvoldi, autore di una monumentale opera in marmo di Carrara.
Le immagini di Sara Protti restituiscono un viaggio visivo ed emotivo nel cuore del Monte Corchia, dove uomini e montagna vivono in un equilibrio antico fatto di gesti, sudore e silenzio. La forza e l’intimità di una simbiosi profonda: ogni scatto è un frammento di vita, un tributo alla dignità di chi lavora la pietra ogni giorno, tra la polvere e la luce.
A dialogare con la fotografia, l’imponente installazione site-specific in marmo di Carrara, alta circa cinque metri, costruita da Raffaele Salvoldi con blocchetti di marmo ricavati dagli scarti di lavorazione. Un’opera che trasforma ciò che è destinato a perdersi in un inno alla rinascita, riflettendo sull’impermanenza e sulla bellezza fragile delle cose.
Un’esposizione non solo da guardare, ma anche da attraversare. Un invito a fermarsi, ad ascoltare la pietra e il suo tempo, a lasciarsi toccare da un’arte che parla di radici, paesaggio e relazioni umane. STONES è un’esperienza da vivere, dove il confine tra arte e materia si fa sottile e la meraviglia prende forma.
C’è tempo fino a domenica 28 settembre per lasciarsi conquistare dalla mostra STONES che può essere visitata negli orari di apertura del Forte, indicati sul sito delle Residenze Reali Sabaude – Musei Nazionali Piemonte. L’ingresso è incluso nel biglietto per il Forte (prenotazione fortemente consigliata, obbligatoria le prime domeniche del mese a ingresso gratuito).
Sara Protti. Regista cinematografica italiana, si è laureata all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano in Design e in Arti Multimediali del Cinema e del Video. Nel 2016 ha diretto il cortometraggio Silvabella e, in collaborazione con UnzaLab e l’Accademia di Belle Arti di Brera, i cortometraggi in Super 8 Rosmarino – codiretto con Federica Zotti – e Il Girasole Piega a Occidente, in esposizione durante luglio 2019 in Cariplo Factory a Milano. Ha iniziato la sua collaborazione con We Are Dreamers Film dirigendo il documentario The Church of Light (2015), ha poi diretto Mora (2017) e il cortometraggio Chi Sogna di Notte Vede al Buio (2019), in concorso ai David di Donatello 2020; nel 2019 ha diretto il documentario Fuoco Dentro, in collaborazione con AIB Piemonte. Dal 2019 collabora con la compositrice e cantante Caterina Comeglio, realizzando i videoclip Scheletri a Ballare (2019) e La Mia Compagna Bionda (2022) e curando i contenuti audiovisivi e fotografici di promozione dell’album Isola (2022), distribuito da Hukapan Records. Accanto al direttore della fotografia Raffaele Salvoldi, sviluppa un format di video storytelling per le aziende, lavorando con brand come Gessi SpA, Salvatori e Lavazza. Dal 2021, inizia a lavorare come montatrice, curando l'editing per brand come Giorgio Armani, Patou, Universal Music Italia, Franzi, Cabana Magazine, Desmond&Dempsey e Carlo Sestini. Dal 2022 collabora con l’artista Raffaele Salvoldi per la creazione di contenuti audiovisivi relativi a mostre e installazioni e, dal 2024, è vice-presidente dell'Associazione Culturale
“La Città Immaginaria A.P.S.”.
Raffaele Salvoldi. Dopo aver iniziato come direttore della fotografia e aver svolto dieci anni di attività nel settore cinematografico e pubblicitario, collaborando con brand come Gessi, Lavazza, Discovery Channel, Armani, nel periodo del lockdown dovuto al Covid, realizza nel suo soggiorno alcune strutture con 1.000 mattoncini Kapla. Nel 2022 le sue opere vengono ospitate dal Comitato d’Amore per Casa Bossi all’interno delle sale affrescate dell’omonima residenza antonelliana a Novara, diventando presto un’attrazione per il pubblico, con un importante contributo alla valorizzazione dell’edifico. Nasce quindi la mission del suo progetto artistico: aggregare ed emozionare le persone all’interno di luoghi culturali, attraverso esposizioni che vedono nel vernissage il primo metro di una struttura e nel finissage la demolizione delle opere alla presenza del pubblico, evento che richiama centinaia di persone. Nel 2023 inizia la collaborazione con il brand Salvatori, che unisce due desideri: quello dell’artista di realizzare opere anche all’aria aperta o permanenti e quello di Gabriele Salvatori di dare nuova vita agli scarti di lavorazione delle pietre naturali. Alla Design Week 2023 di Milano viene presentata la prima installazione in marmo. Durante l’estate dello stesso anno sperimenta lo sviluppo verticale: nelle sale della Pinacoteca di Varallo raggiunge un’altezza di 9,30 metri, utilizzando 30.000 mattoncini Kapla, mentre sul greto del fiume Mastallone tocca i 7,40, con circa 6.000 mattoncini in marmo di Carrara. Da giugno a settembre 2024 realizza l’opera La Città Immaginaria nel Salone di Caccia del Castello di Agliè, in collaborazione con le Residenze reali sabaude – Musei nazionali Piemonte. Nel 2024 fonda l’Associazione Culturale “La Città Immaginaria A.P.S.”, di cui è presidente.