Space Invaders

  • LA RADA

Informazioni Evento

Luogo
LA RADA
Via alla Morettina 2 secondo piano della Centrale Swisscom, Locarno, Italia
Date
Dal al

dal giovedì al sabato, dalle 14 alle 19 e su appuntamento possibile anche nei giorni festivi

Vernissage
30/03/2018

ore 18

Biglietti

ingresso libero

Generi
arte contemporanea, collettiva
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Esposizione collettiva Space Invaders, curata da Riccardo Lisi e dedicata prevalentemente a forme eterodosse e contemporanee di scultura.

Comunicato stampa

SPACE INVADERS

Nino Baumgartner, Karin Borer, Dario Cotti & Giacomo Galletti, Davide Dicorato,
Bastien Gachet, Simon Heusser, Sandro Pianetti, Alan Schmalz

vernissage: venerdì 30 marzo, ore 18 alla rada, Locarno
performance: sabato 7 e domenica 8 aprile, ore 14 alla fabbrica, Losone
nell’ambito di Performa festival (Shortcut 1-2, Nino Baumgartner)

Venerdì 30 marzo alle 18 si apre alla rada l’esposizione collettiva Space Invaders, curata da Riccardo Lisi e dedicata prevalentemente a forme eterodosse e contemporanee di scultura.
Quest’anno compie quarant’anni il videogioco arcade giapponese Space Invaders, oggettivamente molto semplice ma capace d’influenzare a livello mondiale l’immaginazione dei giovani dell’epoca, provocando pure in Giappone una forte carenza nella diffusione delle monete da 100 yen, impiegate per giocarlo.
In questo progetto espositivo si ritrovano alcuni elementi caratterizzanti la linea recente dello spazio indipendente locarnese: una selezione eterogenea di giovani artisti svizzeri (dai 25 ai 39 anni) provenienti dalle varie regioni linguistiche, il confronto tra modalità espressive differenti – sia nella scelta di materiali e tecnica, che nell’esito – e una propensione al rischio, a volte fin all’esagerazione, stavolta costituita dal fare occupare le sale non grandissime della rada da ben otto artisti, tra cui un duo.
Tra gli “space invaders” è presente anche un italiano, Davide Dicorato, mentre sono ticinesi Sandro Pianetti e il duo Dario Cotti/Giacomo Galletti. In Svizzera tedesca operano Nino Baumgartner, Karin Borer e Simon Heusser, mentre provengono da Ginevra Bastien Gachet e Alan Schmalz.
Dunque si tratta di un’esposizione assolutamente non minimal, comprendente installazioni di formato medio-grande assieme ad altre più piccole ed opere bidimensionali. Lo spazio verrà agito anche in maniera performativa, sia off the record - con la stampa da linoleum “espansa” effettuata dentro la rada da Simon Heusser mediante l’uso di uno schiacciasassi - che dal vivo, con le due performance Shortcut che Nino Baumgartner realizzerà nel weekend successivo al vernissage (sabato 7 e domenica 8 aprile, alle 14) con ritrovo alla fabbrica (Losone) nel contesto del Performa Festival, che collabora alla loro produzione. La partecipazione a queste performance è gratuita ma richiede di avere scarpe da trekking e 3-4 ore di tempo.

Questa esposizione fa parte del programma 2018 di esposizioni prodotte dalla rada e dedicate alla giovane scena svizzera, supportato da Pro Helvetia. Il programma è curato da Riccardo Lisi e ha come titolo un verso estraniante della fiaba Aunt Fanny, scritta nel 1837 dall’abate inglese R.H. Barham: A fat, little, punchy concern of sixteen.
La mostra durerà fino a sabato 21 aprile 2018 ed è aperta dal giovedì al sabato, dalle 14 alle 19 e su appuntamento possibile anche nei giorni festivi, sempre con ingresso libero.