Sotto la camicia…Ascolta! Il nemico non tace

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO MAZZANCOLLI - ARCHIVIO DI STATO
Via Cavour 28, Terni, Italia
Date
Il
Vernissage
03/10/2012

ore 17 Cortile interno dell’Archivio di Stato

Generi
performance - happening
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In occasione della chiusura dell’evento “Corpus Ceramicus – Limoni” del maestro Igor Borozan verrà presentata al pubblico una performance tratta dall’omonimo spettacolo teatrale di Stefano de Majo, in scena da due anni, dopo aver debuttato l’11 agosto 2010 di fronte ai rifugi bellici della passeggiata.

Comunicato stampa

In occasione della chiusura dell’evento “Corpus Ceramicus – Limoni” del maestro Igor Borozan verrà presentata al pubblico una performance tratta dall’omonimo spettacolo teatrale di Stefano de Majo, in scena da due anni, dopo aver debuttato l’11 agosto 2010 di fronte ai rifugi bellici della passeggiata, avendo riscosso consensi al Festival internazionale di Todi del 2010, ed essendo stato replicato lo scorso 23 giugno all’interno del Palazzone di viale Brin, di fronte ad un folto pubblico, che ha riempito il teatro urbano a cielo aperto, completo di platea-cortile e loggioni-ballatoi, che lo storico palazzo costituisce naturalmente.
In quell’occasione la piéce si avvalse della collaborazione del Maestro Igor Borozan che produsse appositamente una sua opera, evocando una gigantesca camicia di guerra privata del corpo e simbolo dei 108 bombardamenti subiti da Terni.

Le toccanti estrapolazioni dallo spettacolo che costituiranno la performance degli attori e dei musicisti, rappresenteranno così il dramma vissuto da un'intera città, che pagò a caro prezzo il suo alto sviluppo industriale tanto da renderla un primario obiettivo militare al pari di Dresda, Londra, Roma e Milano.
Ma è anche il dramma silenzioso dei giovani piloti statunitensi, espresso nei versi strazianti di Pinter, e nelle meste parole di Zimmerman.

Non solo mera rievocazione del dramma di una città martoriata come poche altre al mondo da ben 108 bombardamenti al tappeto, ma occasione per ergere la tragedia ternana a simbolo di un dramma più ampio, che deve essere tramandato a futura memoria, quello universale che tutti accomuna ieri come oggi, vinti e vincitori, cittadini e soldati, l’uomo… ed il suo stesso nemico, perché:
“ … vincesti la guerra, perdesti la pace. Uomo ascolta! Il nemico non tace.”