Soon Yul Kang / Andrea Santarlasci – Light Poetry

Informazioni Evento

Luogo
LA NUOVA PESA - CENTRO PER L'ARTE CONTEMPORANEA
Via Del Corso 530, Roma, Italia
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì, ore 1030-13 e 15.30-19

Vernissage
18/02/2016

ore 19

Artisti
Andrea Santarlasci, Soon Yul Kang
Curatori
Vittoria Biasi
Generi
arte contemporanea, doppia personale
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L’esperienza personale ‘illuminata’ dalla storia è all’origine del progetto espositivo Light Poetry e dell’incontro creativo-rituale tra gli artisti Andrea Santarlasci e Soon Yul Kang, secondo un percorso consapevole del Novecento Occidentale in dialogo con la ritualità dell’Oriente.

Comunicato stampa

Mallarmé aveva paragonato la pagina scritta alla potenza del cielo stellato, aprendo la possibilità di comunione tra luce e poesia, che diviene l’aura artigianale, elaborata dalla ritualità dell’uomo, attorno al segno luminoso. L’esperienza personale ‘illuminata’ dalla storia è all’origine del progetto espositivo Light Poetry e dell’incontro creativo-rituale tra gli artisti Andrea Santarlasci e Soon Yul Kang, secondo un percorso consapevole del Novecento Occidentale in dialogo con la ritualità dell’Oriente vissuta come possibilità estetica di fronte all’inesprimibile racchiuso nell’apparizione della luce e della sua scrittura. La distanza che intercorre tra le due frontiere espressive è il segmento spazio-temporale in cui la luce organizza la propria tensione creativa.
Per Soon Yul Kang, la scrittura è il momento di arresto poetico e tragico di qualcosa che si svuota di soggettività per acquisire un ritmo che travalica, in modo non misurabile, i suoi confini. La parola ripetuta ritualmente segna il cammino storico che l’uomo deve percorrere quotidianamente, per conquistare la ferma mobilità interiore, come in una meditazione zen.
Per Andrea Santarlasci l’ombra è la costante apparizione aldilà del cono di luce come nel rapporto tra conoscenza e sua inesauribile conquista. La perdita del rapporto tra oggetto e ombra sospinge l’immaginazione sulla soglia della ricerca e della memoria.

I due progetti espositivi, con differenti percorsi, sono la riflessione sull'origine eterea del segno, che trasmigra dal corpo inafferrabile delle idee verso l'espressività terrestre, trovando il suo approdo e il suo confine sulle soglie del bianco e della luce; sul suo valore trans –culturale, che attraversa la storia di tutti i paesi con differenti configurazioni e veicola sistemi in continua mutazione.
(fino a venerdì 1 aprile 2016)