Solid Rock

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA GLANCE
Via San Massimo 45, Torino, Italia
Date
Dal al
Vernissage
27/09/2012

ore 19

Artisti
Alana Lake, Christopher Russell
Curatori
Patrizia Bottallo
Generi
fotografia, arte contemporanea, doppia personale
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Galleria Glance è lieta di presentare la doppia personale della fotografa inglese Alana Lake (1981,Londra) e il pittore americano Christopher Russell (1983, vive e lavora a San Francisco). Le opere in mostra sono il risultato della loro residenza in Piemonte di quattro mesi presso LO SCRIGNO DELL’ARTE.

Comunicato stampa

Galleria Glance è lieta di presentare la doppia personale della fotografa inglese Alana Lake (1981,Londra) e il pittore americano Christopher Russell (1983, vive e lavora a San Francisco). Le opere in mostra sono il risultato della loro residenza in Piemonte di quattro mesi presso LO SCRIGNO DELL’ARTE.
Il progetto mette in relazione due giovani artisti e le loro espressioni, pittura e fotografia. Opere intense, intrise di “spiritualità sublime e intima immensità”. Due ricerche parallele e apparentemente molto lontane hanno trovato diversi punti di incontro fino a creare, in alcuni casi, opere che dialogano in mirabile armonia. Alana Lake e Cristopher Russell sono i due artisti che sono stati selezionati e hanno partecipato alla prima edizione del programma di residenzialità promosso da Lo Scrigno dell’Arte, nuovo spazio artistico internazionale a Monchiero, nel cuore delle Langhe, diretto da Patrizia Bottallo.
Le opere in esposizione sono state realizzate dagli artisti da aprile a luglio di quest’anno in un antico monastero del Seicento, convertito in nuovo spazio espositivo e art living hotel dal gruppo Marachella. Questo luogo, nella prima metà del Novecento, ospitò per anni lo studio del pittore Eso Peluzzi.
Durante la loro permanenza in Piemonte, gli artisti hanno visitato luoghi pregni di storia e tradizioni, ricchi di suggestioni e profonda spiritualità come il Sacro Monte di Oropa. Tutte queste esperienze sono narrate nelle opere esposte, un percorso che traduce in immagini le sensazioni e le emozioni che hanno vissuto e ispirato Alana Lake e Cristopher Russelldurante il loro soggiorno. La mostra è collegata all’evento “TEMPORARY SHOWII” che inaugurerà il 5 ottobre allo Scrigno Del’arte, Monchiero Alto 3 (Cn).
Alana Lake, fotografa e videoartista inglese, con un master post laurea alla Royal Academy of Art di Londra, ha esposto in importanti musei tra i qualiil MOCA e la RA of Art di Londra e in spazi pubblici e gallerie private in Londra, Helsinki, Zurigo, Milano e Torino.
Usa il mezzo fotografico come strumento di apertura mentale, le sue opere fotografiche sono caratterizzate da una matura pulizia formale. Ciò che traspare dalla ricerca sviluppata durante la residenza presso Lo Scrigno dell’Arte è un profondo senso mistico. Gli oggetti, i soggetti, gli ambienti fotografati non sono ritratti fedelmente ma avulsi dall’appartenenza ad un luogo. Il suo sguardo non ha un taglio documentaristico, ma applica una sorta di lente filtrata che estrae e traduce tutto con un senso altro. I suoi video sono composti da immagini frutto di uno sguardo interiore, quasi come ne volesse catturare un ricordo, documentandone l’essenza. Sia nelle installazioni fotografiche che nei video si coglie un profondo senso di attesa e sospensione spazio-temporale che induce a riflettere sul senso dell’esistenza; i luoghi ritratti diventano territori senza tempo in cui ci si perde per poi ritrovasi, luoghi di evasione e scoperta.
L’artista attinge grande ispirazione dalla letteratura e dalla filosofia. Durante il soggiorno in Italia, attratta dalla strabiliante simbiosi tra arte, natura e religione, ha intrapreso un viaggio verso alcuni luoghi sacri, tra cui il Sacro Monte di Oropa . Ma il suo non è stato un pellegrinaggio religioso ma un cammino laico e introspettivo di scoperta interiore da cui sono scaturiti panorami e suggestioni, intrisi di illuminazione spirituale, quasi mistica. Dopo questo viaggio, si è concentrata su quella che lei definisce ’”immensità intima”, tema presente nel libro di Gaston Bachellard “La poetica dello spazio”. In questo libro Bachelard individua con queste parole uno spazio dove la nostra esperienza trova la sua dimora, il “guscio” entro cui riparare e ritrovarsi.
'Immensità intima' per Alana è un percorso ricco di scoperte in cui ci si confronta, misurandosi con il mondo: “mi sono sentita molto piccola, poi grande, ho vissuto una vera e propria alchimia di emozioni”. Oltre alle opere fotografiche l’artista durante la residenza ha prodotto alcuni video. Tra cui “b_LACK”, nel quale riprende se stessa, occhi coperti con mani o minerali, geometrie solide, protuberanze che non permettono di identificare l’identità della figura, né ad essa di osservare il mondo. Rappresenta una realtà visionaria, rielaborata dalle emozioni e dalla memoria, immagini filtrate dall’occhio della mente e riproposte con un nuovo equilibrio compositivo. Pochi elementi riflettono una grande chiarezzadi idee. Visioni che dimostrano autonomia espressiva e diventano pure proiezioni mentali.

Cristopher Russell, è il pittore della luce brillante e irreale, dai suoi quadri traspare una sorta di irradiamento solare. Durante la residenza l’artista perde la vista per un breve periodo, e nonostante il problema si sia risolto fortunatamente dopo un breve ricovero in ospedale e degli sia tornato ad acquistare appieno la vista, questa esperienza ha segnato profondamente la sua produzione. Russell individua nel paesaggio naturalistico la propria ideale ambientazione, interessato alla spiritualità collega i cicli della natura alla scienza e al complesso mondo tangibile, ricercando la “spiritualità sublime”: “Cerco di avere equilibrio tra simbolismo e naturalismo”. Le cromie ben studiate ed equilibrate caratterizzano una visione al limite della monocromia, valorizzandone i toni e i contrastati. Russell richiama spesso soggetti naturali come le montagne, vette innevate maestose e imponenti, simbolo di grandezza e forza; i cristalli, simboli di ancestrale ricchezza naturale; la foresta, raffigurazione della natura selvaggia; i canyon, forse un cenno della natura dei suoi luoghi d’origine (i deserti del sud-ovest degli Stati Uniti). E’ chiaro il rapporto tra la natura e la presenza umana. Le sue figure sono ridotte a minuscole sagome immerse e perse nella neve. L’uomo diventa un elemento di misura che sottolinea il pensiero dell’artista: “Mi rendo conto che siamo solo una piccola parte di qualcosa di molto più grande di noi”. E come l’alpinista va in cerca di orizzonti fino a raggiungere le vette più alte, Russell cerca di recuperare ciò che sfugge a tutti noi, la possibilità di rallentare i ritmi, riscoprendo sensazioni, luoghi e azioni che ci riportano a percezioni universali.

Patrizia Bottallo