Simona Bramati – Di fronte al dolore degli altri

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA PUCCINI
Via Lazzaro Bernabei 39, Ancona, Italia
Date
Dal al

18,00-19,30. chiuso il lunedì e 1 maggio

Vernissage
27/04/2013

ore 18

Artisti
Simona Bramati
Generi
arte contemporanea, personale
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“Natura, morte, energia, mitologia, rinascita. Sono solo alcuni dei temi di cui l’arte di Simona Bramati si nutre, all’interno di una poetica complessa che trae le sue origini da una forte indipendenza creativa, libera da ogni convenzione e logica commerciale.

Comunicato stampa

“Natura, morte, energia, mitologia, rinascita. Sono solo alcuni dei temi di cui l’arte di Simona Bramati si nutre, all’interno di una poetica complessa che trae le sue origini da una forte indipendenza creativa, libera da ogni convenzione e logica commerciale.
Simona conduce una vita solitaria in mezzo alle colline marchigiane, circondata da una natura che racconta di Raffaello, di Lotto, e dalla quale nascono le visioni che la inducono a dare immediatamente sfogo all’impeto della sua creatività. Ma seppur immersa nel mare verde della campagna, Simona non rimane estranea a ciò che accade nel mondo: una cruda realtà contemporanea irrompe violentemente dalle sue tele trascinando con sé temi drammatici come quello della violenza sulla donna. La forte partecipazione emotiva ad un fatto di cronaca ha portato l’artista a dedicare gran parte della sua ricerca a questo tema e ad informarsi in maniera approfondita sulla pratica della lapidazione: questa tortura atroce viene rappresentata dalle urne decorate dagli occhi di quelle donne che Simona incontra durante la sua esistenza e che ama ritrarre per catturare i sentimenti più intimi e profondi. Gli occhi raccontano più di quanto ogni testo o voce può fare, scrutano la realtà, sia essa fisica o pittorica dove di fronte ad un corpo senza vita si arrendono all’inevitabilità della morte.
Le opere di Simona celano due tipi di realtà: una intima e privata e una sfortunatamente condivisa e alla quale lei dà voce, dona un grido.
Ma dietro le tinte fredde e scure, che trascinano dietro di loro l’ammirazione verso la pittura simbolista ed espressionista, si nasconde una visione tutt’altro che negativa della vita e della morte: l’auspicio che non esista distruzione, ma solo trasformazione.”

Giulia Naspi