Silvia Giambrone – Sub Rosa
Apre al pubblico Sub Rosa mostra di Silvia Giambrone negli Appartamenti Segreti di Palazzo Doria Pamphilj Roma, terza personale dell’artista prodotta da Studio Stefania Miscetti.
Comunicato stampa
Dal 3 dicembre 2025 al 29 marzo 2026 apre al pubblico Sub Rosa mostra di Silvia Giambrone negli Appartamenti Segreti di Palazzo Doria Pamphilj Roma, terza personale dell’artista prodotta da Studio Stefania Miscetti.
L’esposizione, realizzata con il supporto della Principessa Gesine Pogson Doria Pamphilj e di Don Massimiliano Floridi, porta nelle sale degli Appartamenti Segreti Doria Pamphilj una selezione di opere – sculture, lavori su carta, video – molte delle quali realizzate da Silvia Giambrone appositamente per questa occasione. Tra queste, il video della performance Perché poi sarà troppo tardi (Cinque visioni), tenutasi all’Ospitale di Santa Francesca Romana lo scorso 14 novembre, anch’essa prodotta dallo Studio Stefania Miscetti.
Il progetto mette in dialogo i lavori dell’artista con la natura, la storia, la ricchezza del luogo ospitante. Gli Appartamenti Segreti infatti, collocati al piano terra di Palazzo Doria Pamphilj, sono adibiti a residenza a partire dal Seicento. Oggi, pur essendo sede del museo, conservano la loro dimensione privata, non di rappresentanza, in grado di mostrare da una diversa prospettiva la storia della famiglia.
La mostra di Silvia Giambrone nasce dalla riflessione sull’intrecciarsi di storie personali e Storia, tra stratificazioni di tradizioni e convenzioni sociali, indagando così la costruzione dell’immaginario collettivo domestico.
Il titolo è la forma abbreviata del detto latino Sub rosa dicta velata est — ciò che viene detto sotto la rosa è segreto — e rimanda alla tradizione greco-romana secondo cui tutto ciò che veniva pronunciato intorno a un tavolo su cui era posto una rosa, simbolo di riservatezza consacrato al dio del silenzio, doveva restare confidenziale.
Silvia Giambrone, inserisce mimeticamente le sue opere negli Appartamenti segreti, insinuandole tra arredi, oggetti personali, immaginari simbolici della famiglia Doria Pamphilj. Le sue opere si rivelano al tempo stesso oggetti familiari e stranianti e la percezione di questa loro difformità genera nel visitatore una sottile inquietudine, un dubbio che riattiva lo sguardo e la memoria. Sono oggetti traditori che “mimetici nella dimensione estetica ma dissidenti nella funzione”, come li definisce Silvia Giambrone, si fanno portatori di senso in quanto non neutrali, anzi capaci di svelare e testimoniare storie e narrazioni.
L’iniziativa si inserisce nel programma dello Studio Miscetti, in continuità con la sua storia e la sua pratica: non solo interventi nello spazio della galleria, ma un incontro diretto con la città, con i suoi luoghi, le sue architetture e le sue storie. Un modo per attivare e far conoscere il patrimonio storico attraverso l’arte contemporanea, creando connessioni tra passato e presente, tra la dimensione intima del museo e quella collettiva dello spazio urbano.
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NOTE BIOGRAFICHE: Silvia Giambrone, Agrigento (1981) Lavora con performance, installazione, scultura, video, suono. La sua ricerca è incentrata sulle forme sotterranee di assoggettamento. Vince il Premio VAF 2019, il più importante riconoscimento per i giovani artisti italiani. È ambasciatrice di Kaunas Città Europea della Cultura 2022. Tra le sue mostre ricordiamo: W Women in Italian Design, Triennale Design Museum, Milano (2016); Corpo a corpo, La Galleria Nazionale, Roma (2017); Terra mediterranea: in action, NiMAC, Nicosia, Cipro (2017); Walleyes. Looking at Italy and Africa, Keynes Art Mile, Johannesburg (2019); VII Premio Fondazione VAF, Stadtgalerie Kiel, Germania (2019); Sovvertimenti, Museo Novecento, Firenze (2019); Nobody’s room. Anzi, parla, Museo del Novecento, Milano (2020); Hall of Shadows, Dior show FW2021, Castello di Versailles, Francia (2021); Reclaiming and Making: Art, Desire, Violence, Museum Of Sex, New York, NY (2022); INTERTWINGLED, La Galleria Nazionale, Roma (2022); Female Feedback Film Festival, Los Angeles / Toronto (2022); Tokyo Film Award (2023); Sexually explicit content, PAC, Milano (2023); Reise nach Italien, Goethe Institut, Roma (2023) e Istituto Italiano di Cultura, Berlino (2024); Giorni felici? Fondazione Merz Palermo (2024); La Passione, Fotogalleriet, Oslo (2024); Annotazioni video, Istituto Italiano di Cultura, Tirana, Albania (2025); Silenzi Eloquenti, Biblioteca Beato Pellegrino, Università di Padova (2025); Identities beyond borders, Istituto Italiano di Cultura, Berlino (2025).