Silvestro Sammaritano – Palinsesti pittorici

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA DELLA TARTARUGA
Viale Somalia, 50/a Libreria Eli, Roma, Italia
Date
Dal al

10-13 e 16.30-19.30 Chiuso i festivi ed il lunedì mattina

Vernissage
28/10/2011

ore 18

Artisti
Silvestro Sammaritano
Curatori
Andrea Romoli Barberini, Marco Pezzali
Generi
arte contemporanea, personale
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Silvestro Sammaritano presenta in questa nuova mostra sedici opere inedite di vari formati, tutte dipinte negli ultimi anni. L’artista siciliano di nascita, vive e lavora a Milano.

Comunicato stampa

La Galleria della Tartaruga presenta l’ultima produzione artistica del Maestro Silvestro Sammaritano, circa sedici opere , alcune di grandi dimensioni, dipinte negli ultimi anni, più alcune opere appena meno recenti. Così Andrea Romoli Barberini descrive in catalogo la pittura dell’artista: “L’appropiazione alla base delle opere di Silvestro Sammaritano, di fatto è soltanto virtuale, quindi, si tratta piuttosto di una scelta, che si determina nell’esperienza del quotidiano per “consumarsi” nella sfera della pura immagine, come atto pienamente consapevole e, a suo modo, critico e militante, perché condizionato dalla volontà di generare un risultato visivo realizzato con la più rigorosa tecnica pittorica.
La prima cosa che colpisce e che colloca immediatamente questi manufatti nell’ambito delle sperimentazioni contemporanee è data dai soggetti. Da quelle particolari composizioni di frammenti, sapientemente tratte dal presente, parti residuali di messaggi non più riconducibili ai significati d’origine, che si assemblano, sovrappongono e sedimentano caoticamente sui cartelloni pubblicitari o sui muri delle città.
E se la scelta dei soggetti presi dalla realtà (l’appropriazione di Sammaritano), per forza della pittura, si limita all’immagine, rimanendo pertanto nell’antico alveo dell’interpretazione mimetica delle discipline tradizionali, è ancora grazie alla pittura che queste opere assumono un portato di senso diverso e distante da certe passate soluzioni scaturite tra l’informale e il Pop, che pure avevano attinto dallo stesso bacino (ci si riferisce a certo nouveau réalisme e alla sua appropriazione fisica del decollage urbano e non dimeno agli artisti che hanno celebrato il mondo della grafica pubblicitaria).”