SianiReportagePrize

Informazioni Evento

Luogo
DISTURB
Corso Nazionale 131 ( primo piano), 84018 , Scafati, Italia
Date
Il
Vernissage
16/03/2014

ore 19,30

Contatti
Email: sianireportageprize@gmail.com
Sito web: http://www.sianireportageprize.com
Generi
serata - evento
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La programmazione culturale proposta dal collettivo Di.St.Urb per il 2014 inizia con una serata dedicata al SianiReportagePrize.

Comunicato stampa

SIANI REPORTAGE PRIZE 2013 – KRISIS

Video di : Napoli-Pescara 5-1 di Ugo Di Fenza, vincitore edizione 2013; La nuova Europa di Gianluca Cecere, Christian Elia e Nicola Sessa, menzione speciale 2013; Mi chiamo Ariton di Eduardo Castaldo; Aganaktismeni - indignados di Pietro Menditto, Piero Ricca.
Scatti fotografici di: Baldieri Ferdinando Nicola, In-cultura vincitore edizione 2013; Russo Silvia, Euromercato 1978 – 2013, menzione speciale 2013.
Domenica 16 marzo ore 19.30

La programmazione culturale proposta dal collettivo Di.St.Urb per il 2014 inizia con una serata dedicata al SianiReportagePrize. Scelta sorretta da una comune attenzione, per l’analisi del concetto di Crisi e dei fenomeni attraverso i quali essa realmente si manifesta nel nostro presente; tematiche che peraltro costituiscono uno dei motivi ispiratori di Di.St.Urb fin dalla sua costituzione. Giunto alla sua seconda edizione, il concorso ideato dalla Phoebus Edizioni - nella persona di Pasquale Testa e la direzione artistica di Salvatore Manzi - è dedicato al giovane reporter Giancarlo Siani, giornalista del quotidiano “Il Mattino” di Napoli che, all’età di 26 anni, il 23 settembre 1985, fu ucciso sotto casa mentre era ancora al volante della sua Mehari. Il giovane Siani pagò con la propria vita la ricerca della verità, contrastando le ingiustizie e le trame politiche e sociali della camorra campana, ed in particolare quelle del clan Gionta di Torre Annunziata, la città in cui il giornalista svolgeva con passione ed amore il suo lavoro di corrispondente.
“SianiReportagePrize ha l’obiettivo di promuovere e premiare la libera espressione e la libera indagine attraverso lo strumento prezioso del reportage, modalità che approssima il giornalismo alla creatività e alla produzione artistica. Il tema di questa seconda edizione KRISIS, la crisi, non esprime solo una condizione negativa, ma rimanda al cambiamento, alla trasformazione. Certamente la crisi è una situazione, più o meno lunga, di disagio, di malessere, che è sintomo o conseguenza di mutamenti profondi, eppure, per arrivare ad avere uno sguardo meno angosciato per comprendere che il problema serio è il come gestirla, occorre percepire la potenzialità positiva in essa insita. La crisi, in verità, è vitale: è sintomo di adattamenti e cambiamenti che ci sono richiesti per vivere […] La missione di SianiReportagePrize è di dare il potere a tutte le persone, in tutto il mondo per testimoniare attraverso uno scatto o un clip la vita reale di ogni comunità […] La Libertà di informare i cittadini, in ogni parte del mondo, è diventato di sicuro un Bene Comune ed universale [...]”.

Di.St.Urb. (Distretto di studi e relazioni urbane/in tempo di crisi), spazio dedicato alle arti visive si pone l’obbiettivo di attirare ed aggregare un ampio e diversificato gruppo, costantemente in fieri, di artisti, di critici e curatori, nonché di intellettuali afferenti ad altri ambiti e discipline interessati al confronto con i linguaggi dell’arte, adottando una prospettiva globale, ma prestando la massima attenzione anche al territorio. Prima ancora che area espositiva, funzione che pure gli è assolutamente propria, esso va dunque inteso come un cantiere in cui soggettività differenti per formazione e vocazione concorrono nell’articolazione di un discorso sempre suscettibile di nuovi apporti e sconfinamenti, ma anche costantemente fedele a due linee-guida ben definite. Esse sono sintetizzabili nei termini di un’arte come esercizio di strenua messa in questione della sua stessa natura, nonché come pratica votata al continuo confronto con la dimensione socio-politica, il che, allo stato attuale, si traduce inevitabilmente nell’intreccio con i nodi costituiti dai molteplici volti - economico, ecologico, politico, sociale - della crisi mondiale in corso, che è in definitiva crisi irreversibile dei paradigmi sui quali da oltre due secoli si fonda la civiltà occidentale.