Si può produrre identità? – Giulio Delvè

Informazioni Evento

Luogo
XENOS - ARTE CONTEMPORANEA
Viale Petrarca 60r 50129 , Firenze, Italia
Date
Il
Vernissage
05/02/2014

ore 18,30

Artisti
Giulio Delvè
Generi
incontro - conferenza
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In occasione della residenza e dell’intervento di Giulio Delvè a Firenze, nell’ambito del progetto di arte pubblica Si può produrre identità?, xenos arte contemporanea e Spazi Docili [Docile Spaces] sono lieti di annunciare il talk con Giulio Delvè.

Comunicato stampa

Spazi Docili Si può produrre identità?

Intervento #2 Giulio Delvè

In occasione della residenza e dell’intervento di Giulio Delvè a Firenze, nell’ambito del progetto di arte pubblica Si può produrre identità?, xenos arte contemporanea e Spazi Docili [Docile Spaces] sono lieti di annunciare il talk che avrà luogo il 5 febbraio alle 18.30.
Sarà questa l’occasione per presentare il progetto e gli interventi già realizzati e introdurre gli artisti e le attività dei prossimi mesi.
Ci soffermeremo poi sulla pratica artistica di Giulio e sul suo lavoro a Firenze, di cui mostreremo i primi materiali. Ci confronteremo infine con il pubblico sulle questioni che ci stanno più a cuore: intervento sul territorio, genius loci, arte pubblica di taglio relazionale, riuso, uso dei linguaggi estetici…
L’intervento di Giulio Delvè si svolgerà nell’area vicina alla nicchia di via Borgognona nelle giornate dal 3 al 6 febbraio: l’artista inviterà viandanti e abitanti a farsi fare un calco in gesso dei palmi delle loro mani. Tale azione costituirà lo spunto per entrare in contatto con la comunità locale e coinvolgerla nel lavoro. Come atto conclusivo nella nicchia sarà installata una composizione di tali calchi assemblati a creare un’unica lastra scultorea.
La residenza avrà luogo presso il Vivaio del Malcantone dal 2 al 7 febbraio 2014.
Il progetto Si può produrre identità? ha avuto inizio nel novembre 2013 con l’azione performativa di Fabrizio Ajello presso la nicchia del giardino di Borgo Allegri e proseguirà con gli interventi di Christian Costa (marzo), Brychan Tudor (aprile) e Jo Nelson (maggio).
Dopo la conclusione del lavoro a Firenze, inizierà una fitta fase di presentazioni e mostre documentarie attraverso le quali confrontare il progetto con diverse scene artistiche europee ed iniziare la preparazione per la seconda edizione.

Giulio Delvè
La scultura di Giulio Delvè prende non di rado le mosse da oggetti trovati – o, meglio, scelti - e in seguito smontati, riallestiti, ricreati. Ciò che in tali oggetti interessa all’artista è la loro provenienza da gruppi sociali specifici e il loro legame con rituali di identificazione o con narrazioni condivise.
L’obiettivo della ricerca artistica di Delvè è dunque rappresentato, in ultima analisi, da tali narrazioni, che egli tenta di raccogliere e ri-raccontare, e di cui finisce con il mettere in luce ciò che esse rivelano della comunità che le ha inventate.
Le sculture di Delvè narrano perciò una dimensione di gruppo: sia perché il loro uso è necessariamente dipendente da un’azione collettiva che allo spettatore raccontano, sia perché esse acquistano valore simbolico unicamente in quanto espressione di una comunità specifica che in tali oggetti si riconosce.

Descrizione sintetica del progetto
Il progetto Si può produrre identità?, ideato e curato da Fabrizio Ajello e Christian Costa di Spazi Docili [Docile Spaces], verte sulla realizzazione di un ciclo di interventi di arte contemporanea in una serie di nicchie del centro storico di Firenze da parte di artisti italiani e stranieri. I lavori esposti dovranno dialogare con l’ambiente circostante e proporre nuove maniere d’uso di tale tipologia di spazi.
Nessun intervento altererà in maniera permanente o andrà a danneggiare gli spazi concessi.
Per secoli nicchie ed edicole sono state percepite e “vissute” come sedi privilegiate del sacro e dell’identità, vere e proprie soglie spazio-temporali, come luoghi magici, dinamici, funzionali per la vita delle persone in transito e per gli abitanti dei luoghi circostanti. Spazi in cui sacro e rappresentazione del sacro, polemica politica e punto di vista cittadino, messa in scena teatrale e metateatrale si sono incontrati per lungo tempo. Oggi, in molte città italiane e nelle loro periferie, le edicole sono state inglobate nell’intricato tessuto urbano, spesso dimenticate in angoli ciechi di palazzine ormai moderne, svuotate delle presenze divine per divenire nidi privi di vita. Alcune di esse racchiudono ancora affreschi sbiaditi o ex voto difesi da vetrate, molte altre sono ormai solo cavità nude, abbandonate alle intemperie e all’inquinamento.
Questa non è una collettiva dispersa per il centro di Firenze.
Gli artisti coinvolti sono abituati a lavorare in ambiti pubblici e hanno accettato un processo di forte negoziazione e discussione del loro intervento.
Con questo progetto desideriamo ribadire un modello di arte pubblica conscio del territorio in cui si interviene, capace di coinvolgere le comunità che abitano tali luoghi e di esprimerne le urgenze.
Con questa prima serie di interventi si vuole iniziare un discorso di riuso e rivitalizzazione delle aree neglette della città di Firenze da continuarsi nel tempo attraverso nuove edizioni di questo progetto e attraverso un fitto programma di azioni artistiche negli spazi pubblici.

Spazi Docili [Docile Spaces]
Spazi Docili [Docile Spaces] è un progetto di arte pubblica ideato e curato da Fabrizio Ajello e Christian Costa. Entrambi ci occupiamo di arte pubblica da più di dieci anni. Siamo coinvolti anche in altri progetti a lungo termine di arte pubblica quali: Progetto Isole (Palermo, dal 2005) e N.EST (Napoli, dal 2007).
Abbiamo mostrato il nostro lavoro - insieme e non - in esposizioni collettive e personali in vari Paesi (Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Francia, Regno Unito, Cina, Cile, USA, Russia, Grecia, Olanda, Germania, etc) e in progetti/eventi quali la Biennale di Venezia, il World Expo, la Biennale di Liverpool, l’European Culture Congress, etc.
Spazi Docili [Docile Spaces] nasce durante il 2008.
In questi anni ha prodotto indagini sul territorio (focalizzate principalmente su ex Meccanotessile, monastero di Sant’Orsola, area dell’Osmannoro e vari altri segmenti della città di Firenze), workshop, mostre, residenze artistiche (organizzate come curatori), talk. Non ci interessa infatti la semplice produzione di ‘opere’ da immettere nel mercato dell’arte quanto l’attivazione di processi partecipati capaci di creare un legame vivo ed entusiasmante tra pubblico e pratica artistica.
[email protected] / www.spazidocili.org
facebook / SpaziDocili
youtube.com / spazidocili

xenos arte contemporanea
xenos arte contemporanea è uno spazio espositivo dedicato alle arti ed ai linguaggi della contemporaneità. Si dedica alla promozione di artisti nazionali ed internazionali, scambi artistici, residenze per artisti e curatori. Promuove e sviluppa attività trasversali, indagine sociale, antropologica e d’intercultura, progetti di rete, di collaborazione a più livelli, di sperimentazione di mezzi e strategie, tra realtà culturali nazionali ed internazionali.

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In collaborazione con Comune di Firenze, Arcus, Il Vivaio del Malcantone

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