Scrittori. La fotografia incontra la letteratura
La mostra, un progetto di Contrasto realizzato in collaborazione con la Fondazione Musica per Roma, presenta ventisette ritratti di grandi dimensioni dei maggiori scrittori internazionali del Novecento, scattati da grandi fotografi.
Comunicato stampa
Inaugura il 13 marzo, nell’ambito di Libri Come, presso i foyer dell’Auditorium Parco della Musica di Roma la mostra Scrittori. La fotografia incontra la letteratura.
La mostra, un progetto di Contrasto realizzato in collaborazione con la Fondazione Musica per Roma, presenta ventisette ritratti di grandi dimensioni dei maggiori scrittori internazionali del Novecento, scattati da grandi fotografi.
In visione fino al 21 aprile, la mostra è un’occasione per ripensare ai legami tra letteratura e immagine, per dare corpo e visione alla scrittura e ai suoi principali interpreti. Ogni ritratto, intenso, penetrante, spesso celebre o magari insolito, è accompagnato da una citazione dell’autore fotografato.
La mostra è un progetto realizzato a partire da Scrittori, il libro a cura di Goffredo Fofi pubblicato da Contrasto: una selezione di 250 ritratti di scrittori, dai primi del Novecento ad oggi realizzati da grandi fotografi e commentanti in altrettanti testi originali. La selezione degli scrittori è di Goffredo Fofi, la ricerca iconografica di Franca de Bartolomeis.
Nei casi più belli, è accaduto che gli scrittori – ma non solo loro, è ovvio – abbiano scoperto qualcosa di sé che ignoravano, o su cui non avevano abbastanza riflettuto, nell’immagine che di loro ha dato un fotografo che sapeva vedere. Per questo, molte delle fotografie del volume ci permettono di capire meglio e di più non solo chi era uno scrittore che ci è caro (o che detestiamo, perché no?) ma anche la misura delle sue opere, quanto dei suoi rovelli vi si è trasferito. Quanti grandi scrittori – o scrittori che hanno lasciato il segno! E quanti grandi fotografi – che hanno saputo guardarli, capirli, e consegnarli alla storia o, più semplicemente, alla nostra curiosità e al nostro ricordo.
Goffredo Fofi