Santissimi

  • EXMA'

Informazioni Evento

Luogo
EXMA'
Via San Lucifero 71, Cagliari, Italia
Date
Dal al

Tuesday to Sunday from 9.00 to 13.00 and from 16.00 to 20.00.
Closed on Monday.
Every Thursday special opening until midnight

Vernissage
29/06/2018
Biglietti

Full price: € 5.00 Reduced: € 3.00 (over 65, under 26, groups of at least 10 people) Schools: school classes € 2.00 including guided tour Free: children under 6 years, disabled people with a guide, journalists. Guided tours and special visits by appointment only.

Artisti
Santissimi
Generi
arte contemporanea, personale
Loading…

Una realtà della giovane generazione artistica tra le più apprezzate nel contesto nazionale e internazionale: i SANTISSIMI – duo composto da Sara Renzetti (1978) e Antonello Serra (1977) – sono i protagonisti dell’estate all’EXMA.

Comunicato stampa

A loro è dedicata la nuova mostra dell’EXMA, che si conferma a Cagliari centro del contemporaneo, promuovendo la conoscenza presso il grande pubblico di ricerche attuali e innovative, cui si accompagnano molteplici e importanti riflessioni sul nostro presente.

Attraverso una rigorosa selezione di opere, l’esposizione, curata dalla direttrice artistica dell’EXMA Simona Campus, ricostruisce il percorso dei SANTISSIMI così come esso si è sviluppato a partire dal 2009, quando Renzetti e Serra, dopo gli anni della formazione a Firenze e le sperimentazioni individuali, hanno scelto di lavorare insieme, cominciando a plasmare il silicone come fosse carne, dando origine a piccole e grandi sculture in cui la perfezione di dettagli è assolutamente maniacale. Non interessa, però, ai Santissimi, l’iperrealismo fine a sé stesso, né la volontà di stupire, quanto piuttosto la possibilità di abbracciare fedelmente la varietà e la complessità dell’essere umano, attingendo a suggestioni che provengono dalla filosofia, dalla letteratura, dalla storia naturale, portando a sintesi pensiero e fisicità. Fondamentale il riferimento a Carmelo Bene, considerato padre ideale.

I soggetti delle sculture sono uomini, donne e bambini colti in un preciso momento: quello del passaggio tra la vita e la morte. “Corpi immobili eppure mai definitivamente statici – scrive nelle note introduttive alla mostra Simona Campus – come se fossero in transizione da una dimensione ad un’altra; come sorpresi in un’azione non ancora conclusa, quasi impreparati al mistero della fine; come se qualcosa potesse ancora accadere. Per questo la materia plastica sembra racchiudere e serbare la memoria di un’attitudine performativa”.