Sangre – ART is what you can get away with
Sangre si affaccia sul panorama artistico milanese per la prima volta e con la sua mostra personale di opere su tela con interventi pittorici, collage e tecniche miste, sarà ospite di Galleria STATUTO13.
Comunicato stampa
Sangre si affaccia sul panorama artistico milanese per la prima volta e con la sua mostra personale di opere su tela con interventi pittorici, collage e tecniche miste, sarà ospite di Galleria STATUTO13 nella prestigiosa Art District di Brera, a Milano, con un compendio di opere molto accattivanti.
Lo spettatore è catturato dall'ironia, di cui le opere sono ammantate, ed è espressa con l'ausilio di differenti personaggi – tra cui l'autore stesso – del mondo della politica, dell'arte e non solo.
La scelta del curatore tende a voler mutare quel passato cliché che intravedeva l'icona Pop ormai desueta o già troppo vissuta, tutto ciò avviene proprio grazie ad una moderna percezione, del tutto personale, che l'artista riesce a donare alle sue opere d'arte di chiara matrice dadaista: E' comunque doveroso intendere che i contenuti ascritti dall'artista Sangre sono sempre autentici, sentiti e sinceri, spesso politicamente/simpaticamente scorretti ma in ogni caso sempre volti a far riflette il fruitore che osserva le sue opere d'arte. In tale ambito riconosciamo la sua scelta tecnica che nasce già dal 2010 di avvalersi anche degli scarti della sovrapproduzione industriale e dell’uso delle nuove tecnologie nel suo processo creativo. Il concetto sta nel decontestualizzare un oggetto e ricontestualizzarlo, ascrivendogli altri significati e significanti (chiara azione “ready made”, ndr.) , dando così alla vita quel nuovo oggetto che è l'opera d'arte; questo è il fil rouge di tutta l'esposizione meneghina.
Le opere esposte in galleria STATUTO13, inserite nel capitolo “New Dada” dei recenti lavori artistici di Sangre, hanno una loro anima intellettuale e il desiderio di poter arrivare all'osservatore in modo diretto e spontaneo. La società contemporanea schiaccia l'occhio ai Media, ai Social Networks, ma l'artista Sangre sceglie sempre una linea fedele a se stessa, comunicando i propri ideali, i pensieri personali e sempre veicolati dalla propria personalità autentica; senza per forza voler guardare a correnti artistiche in modo imitativo.
Il concetto sta nel decontestualizzare un oggetto e ricontestualizzarlo, ascrivendogli altri significati e significanti (chiara azione “ready made”, ndr.) , dando così alla vita quel nuovo oggetto che è l'opera d'arte; questo è il fil rouge di tutta l'esposizione meneghina.
Le opere esposte in galleria STATUTO13, inserite nel capitolo “New Dada” dei recenti lavori artistici di Sangre, hanno una loro anima intellettuale e il desiderio di poter arrivare all'osservatore in modo diretto e spontaneo.
Il titolo della mostra – citazione riferita ad una nota frase di Andy Warhol – vuole dunque farci anche riflettere sull'utilizzo che è possibile destinare ad un'opera d'arte, che in questo caso può avere anche un valore sociale nei suoi intenti; è qualcosa che si può portare con sé o meglio ancora “ dentro di sé”. E' come un “bagaglio” metaforico.