Sandro De Alexandris – 1964-2018

Informazioni Evento

Luogo
10 AM ART GALLERY
Corso San Gottardo 5, Milano, Italia
Date
Dal al

Dal martedì al venerdì, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30
Tutti gli altri giorni, solo su appuntamento

Vernissage
15/02/2019

ore 17

Artisti
Sandro De Alexandris
Curatori
Alberto Zanchetta
Generi
arte contemporanea, personale
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Un itinerario di oltre cinquant’anni, i cui fondamenti si trovano in quel particolare clima creativo delle neo-avanguardie dei primi anni ’60 del ‘900 che rimettevano in discussione, radicalmente, gli statuti linguistici della poesia e della pittura, così come della scultura e della musica.

Comunicato stampa

Dal 14 Febbraio all’11 Aprile 2019, a cinquant’anni dalla prima mostra dell’artista a Milano, curata da Luciano Inga Pin nel 1969, la Galleria 10 A.M. ART, nella nuova sede di Corso San Gottardo 5, propone una rivisitazione, sia pure per punti essenziali, del lavoro di Sandro De Alexandris. Un itinerario di oltre cinquant’anni, i cui fondamenti si trovano in quel particolare clima creativo delle neo-avanguardie dei primi anni ’60 del ‘900 che rimettevano in discussione, radicalmente, gli statuti linguistici della poesia e della pittura, così come della scultura e della musica.
La mostra antologica, dal titolo “1964 | 2018”, curata da Alberto Zanchetta, si snoda a partire da alcune rare opere del 1964, attraversando i tempi di ricerca che hanno segnato il percorso del lavoro di De Alexandris. Da una riflessione sul senso della pittura e sul suo processo di ridefinizione, rivolta alle coordinate tempo–spazio–luce che comporta il progetto di cancellazione e di radicale azzeramento, alla riflessione – ancora sul senso della pittura – che si sviluppa attraverso l’interrogazione di espansioni cromatiche, effusioni della luce, rivelazioni dello spazio–tempo interiore, luogo privilegiato del farsi dell’opera.
Le superfici piegate e sovrapposte, articolate a formare spazi di concentrazione visiva in stretto rapporto con lo spazio che le contiene, i TS e i Rilievi attraversati da linee di luce che ne definiscono la forma, con i t/n, opere in cui si realizza un radicale abbassamento percettivo, concretizzano la ricerca che ha segnato gli anni ’60 e ’70. Negli anni ’80, con le Sovrapposizioni, frammenti di pittura organizzati a definire il processo attraverso cui si forma la pittura stessa, si apre un percorso in cui naturalmente il colore, materia elementare che percorre la superficie, è sostanza estesa ad attraversare le trame dell’essere. Luogo privilegiato che dagli anni ’90 ad oggi si fa luce interiore, rivelazione del suo fluire.
Accompagna la mostra un catalogo bilingue (italiano-inglese), edizioni 10 A.M. ART, con testo critico di Alberto Zanchetta.

Sandro De Alexandris. Note biografiche
Nato a Torino nel 1939, esordisce nella città natale nel 1963 con una personale alla galleria Botero. L’anno seguente compie le prime ricerche sulla modulazione graduata di spazi bidimensionali. Nascono le serie delle Carte e degli Spessori Orizzontali, nude presentazioni di segni lineari schematici tracciati sulla carta tramite pressione o piegatura e quella del Bianco+Bianco, otto tavole di identico formato su cui sono disposte serie geometriche di piccoli cubi in rilievo. La serie Misure di spazio, tavole incise o lamiere attraversate da solchi e aggetti, sempre orizzontali, secondo una metrica calibratissima, viene esposta allo Studio UND di Monaco di Baviera nel 1967. Nello stesso anno è la personale allo Studio di Informazione Estetica di Torino, mentre già dall’anno precedente, e sino al 1969, progetta e realizza la serie delle superfici e dei Volumi TS, collocati a parete o a terra, di natura comunque ambientale, dalla forte presenza plastica, realizzati alternativamente in ferro, poliestere o laminati plastici. Nel 1968 sono le personali allo Studio 2B di Bergamo e al Centro Arte Viva Feltrinelli di Trieste mentre nel 1969 quelle alla Galleria Diagramma di Milano e alla Galerie Friederich Tschanz di Solothurn. Parallelamente ai lavori plastici, De Alexandris prosegue il processo di indagine per mezzo della carta con la serie dei Rilievi, superfici sovrapposte su tavola con i quali si presenta nelle personali di inizio anni Settanta. Nel 1970 è alla Galerie 66 di Hoffenheim, alla Galerie Historial di Nyon, alla San Fedele di Milano e alla Galerie 58 di Rapperswil.
L’anno seguente è alla Galleria Ferrari di Verona e alla Galleria dei Mille di Bergamo, mentre nel 1972 è alla Teufel di Coblenza. Nel 1973 espone alla galleria Peccolo di Livorno, dove torna tre anni più tardi anche nella sede di Colonia, mentre nel 1974 è alla Galleria Method di Bergamo, a La Polena di Genova, alla Galleria della Trinità di Roma e alla Adelphi di Padova. Nel 1974 nascono i primi lavori della serie t/n, cartoni tutti del medesimo formato 145x100 cm, graffiati da incisioni minime, fitte e ripetute, articolate sistematicamente secondo un andamento verticale, nei quali si attua un abbassamento percettivo estremo, e che presenta alla Galleria Martano di Torino nel 1977 e allo Studio Palazzoli di Milano nel 1979. Sempre nel 1979 esce, a cura di Paolo Fossati, la prima monografia dedicata al lavoro dell’artista. A partire dal 1981 realizza i Trittici, superfici tripartite orizzontalmente nelle quali all’abbassamento percettivo delle superfici graffiate si uniscono, in rapporto di tensione contrapposizione, campi di trasparenze cromatiche. Successivamente le Sovrapposizioni e Stratificazioni di superfici a caduta, carte e tele appartenenti a prove di pittura dei primi anni ’60, usate quali materiali di pittura, organicamente disposte per scansioni, contrapposizioni, consonanze cromatiche, trasparenze, conducono ad un coinvolgimento della pittura intesa come materia elementare che si concretizza nel 1994 con la serie, tuttora in essere, delle Stanze. Numerosissime negli anni Ottanta e Novanta le personali alla Galleria Mario Valente di Finale Ligure e alla Galleria Giancarlo Salzano di Torino. Nel 2004, a cura di Francesco Tedeschi, esce la seconda monografia dedicata all’artista.